ASCOLTA TUA MADRE

AIUTIAMO LE NOSTRE BAMBINE E BAMBINI A RALLENTARE, CAMMINANDO INISIEME A LORO, AL LORO PASSO....


Ho appena ricevuto il giornale mensile di “Frate Indovino” che leggo sempre molto volentieri e da cui traggo ogni tanto qualche spunto anche per il blog. Nel numero di Settembre mi ha particolarmente colpito questo articolo. Sarà perché ho una figlia di nove anni e il ‘fenomeno’ ce l’ho ogni giorno sotto gli occhi, ma come non essere in linea di massima d’accordo con l’articolo che segue?NON CEDIAMO AL LOLITISMOBambine che già alle elementari vestono indumenti attillati, che a otto anni chiedono la depilazione e a tredici la plastica al seno… Succede anche da noi: la pubertà precoce è in crescita, così come l’adolescenza anticipata, un fenomeno che sconcerta i genitori e allarma pediatri e psicologi, perché non è detto che tutta questa precocità non finisca poi per esigere il suo prezzo, da pagar caro, sia in termini fisici che in termini psicologici.Le cause? Tutta una serie di fattori genetici, ambientali e culturali: dall’inquinamento da Pcb agli estrogeni nella carne, alla dieta troppo ricca; dall’ansia da prestazione indotta dai genitori che vogliono figli perfetti ai messaggi erotizzanti dei mass-media… Un insieme di fattori che determina un’adolescenza culturale e psicologica, prima di quella biologica, in modo che l’adolescenza stessa non coincide più con la pubertà come avveniva per le passate generazioni, mentre il desiderio di uscire dall’infanzia, molto più forte oggi, è provocato da un ambiente sociale che induce la frenesia della crescita rapida per approdare più in fretta a una fascia di età superiore, bruciando, come si dice, le tappe.A preoccupare di più sono i fattori culturali che dipendono dagli adulti: padri e madri che si mostrano orgogliosi dei figli “più avanti della loro età”; madri che incoraggiano la vanità delle loro bimbe, mentre la nostra società sempre più ipersessualizzata, che associa qualsiasi oggetto al corpo femminile, manda alle bambine segnali continui, provocando il cosiddetto “effetto Barbie” (che in Francia tra l’altro, ha fatto insorgere centinaia di pediatri contro l’erotizzazione dei bambini nella pubblicità). Naturalmente però molto dipende dalle mamme, che spesso, purtroppo, sono le prime a “giocare con le Barbie”, nel senso che esibiscono ed erotizzano le figlie per valorizzare se stesse…Questa prematurità psichica, dicono gli esperti, è dannosa perché inaridisce i processi immaginativi, diminuisce il tempo del gioco, depotenzia i sogni: uscendo troppo presto dall’infanzia, si rischiano un’identità emotiva arida, un pensiero conformista, un’eccessiva ricerca del consenso sociale.Che fare allora per aiutare le nostre bambine a rallentare?Silvia Vegetti Finzi suggerisce alcune regole:    - adottare abitini sobri senza cedere al lolitismo;    - non regalare cosmetici e gioielli;    - sdrammatizzare l’eventuale sovrappeso e non colpevolizzare i cibi;    - evitare letture e spettacoli erotizzanti;    - rinviare l’acquisto del cellulare e comunque controllarne l’abuso;    - proibire che i propri figli chattino nella rete;    - non mostrarsi lusingati e divertiti quando le figlie alludono al “fidanzatino”;    - preferire sport di squadra non competitivi e accordarsi con le mamme dei compagni di classe per adottare atteggiamenti coerenti.    (Tratto da “Frate Indovino”, Settembre 2014)Io aggiungerei: parlare, parlare e parlare, le mamme ma anche i papà, parlare coi nostri figli motivando ogni nostra scelta, soprattutto quando ci troviamo a dover motivare quelle un po’ fuori dal coro del pensiero unico e della catechesi del mondo. Trasmettiamo ai nostri figli la gioia che si prova a non bruciare le tappe facendo vedere che l’eccesso uccide proprio le qualità che cerchiamo in ogni cosa, qualunque cosa.03Certe corse alla precocità possono dare un’illusione di conforto, ma quello che all’inizio è un tentativo di soddisfare bisogni (soprattutto indotti dalla società di oggi che ci vuole consumatori il prima possibile) inappagati, subito acquista una vita propria e pretende di più, dando meno in cambio.Il vero appagamento, la vera soddisfazione si trova nell’equilibrio e l’equilibrio lo si trova da adulti, al tempo giusto. Da adulti liberi che scelgono le cose e che le usano, non che si fanno manipolare da una società che sin da bambini induce desideri per “crescersi” i consumatori pronti per l’uso.C’è un tempo per ogni cosa… Lo dice anche la Bibbia no?    C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,    un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.    Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,    un tempo per demolire e un tempo per costruire.    Un tempo per piangere e un tempo per ridere,    un tempo per gemere e un tempo per ballare.    Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,    un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.    Un tempo per cercare e un tempo per perdere,    un tempo per serbare e un tempo per buttar via.    Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,    un tempo per tacere e un tempo per parlare.    Un tempo per amare e un tempo per odiare,    un tempo per la guerra e un tempo per la pace    (Qoelet 3,2-8)… e in questo elenco di attività, ognuna al momento giusto, alla fine, la PACE.- Alessandro - fermenticattolicivivi -