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XIX GIORNATA BAMBINI VITTIME DELLA VIOLENZA E DELLO SFRUTTAMENTO “NON SAPPIAMO PIÙ PIANGERE”


La Giornata si è aperta il  25 aprile, e si concluderà, come sempre, la prima domenica di maggio, ossia il 3. In quel giorno Meter sarà presente anche in Piazza San Pietro, pronta ad accogliere le parole di papa Francesco dopo il Regina Coeli. Il pianto è la manifestazione visiva che esprime le emozioni più intime dell’uomo; comunica la profondità del dolore e della gioia ed è portatore di una più o meno consapevole esigenza di condivisione; è indice di profonda commozione e di attiva partecipazione.L’incontro con il pianto dell’altro alimenta un fiume di lacrime che dagli abissi dell’umano emerge per percorrere, alla luce del sole, i sentieri dell’essere finito che si incontra, e a volte si scontra, con l’Infinito.Le lacrime sottolineano i passaggi più emozionanti della propria esistenza, evidenziando ciò che merita l’attenzione di chi si approccia alla lettura della nostra storia personale. Creano, quindi, relazione, incontro, fusione con l’Altro. Nel pianto c’è l’uomo, in ogni singola lacrima Dio.Nessuna lacrima sarà versata invano, poiché Dio raccoglie nel suo otre le lacrime (Salmo 56), trasformandole in un tesoro prezioso.Purtroppo, non vogliamo più piangere. Restiamo indifferenti di fronte al male presente nel mondo e che coinvolge soprattutto i più piccoli, deboli, fragili ed afflitti. Privi d’indignazione di fronte al rifiuto che molti oppongono alla vita, freniamo le nostre lacrime prima che Lui possa arrivare ai nostri cuori e impregnarli d’Amore.Non sappiamo più piangere perché, forse, non siamo più in grado di asciugarci le lacrime. Le nostre fragilità ci rendono deboli e le nostre paure impermeabili alle lacrime e al grido di dolore dei bambini.Pronti a lagnarci per ogni minima difficoltà che può toccare interessi privati e a commuoverci per le nobili cause di animalisti e ambientalisti, non vogliamo più piangere per le profonde ingiustizie di cui sono regolarmente vittime milioni di bambini in tutto il mondo. Un’indicibile tragedia, sotto i nostri occhi che non sembrano piangere più, indifferenti e narcotizzati di insensibilità.Dalle parole di papa Francesco scaturisce il senso e la ricerca della verità, della giustizia, della pace, del rispetto tra gli uomini. Una strada faticosa che non si limita ad essere una possibilità tra tante, che non può essere sostituita da percorsi alternativi, ma è indicata da un obbligo di svolta nella sua direzione.Non abbiamo altra scelta. Andiamo oltre la corteccia dell’incredulità, proiettandoci anima e corpo verso chi soffre o è minacciato nella sua innocenza. Restare a guardare o voltare lo sguardo dall’altra parte significa rendersi complici e contribuire passivamente a diffondere la cultura dell’abuso e dello sfruttamento.La sfida da accogliere passa anche attraverso percorsi educativi capaci di stimolare emozioni vere nell’altro, poiché non è possibile che “non sappiamo più piangere”. Non è possibile che la violenza, lo sfruttamento, l’indifferenza e gli abusi non possono essere superati e profeticamente denunciati affinchè non accadano più. Noi ci crediamo. Per questa ragione profonda continuiamo quest’opera amorosa e di impegno civile e religioso. Per tutti, di tutti. Perché io e tu siamo quel bambino che piange.BREVE NOTA STORICA GIORNATA BAMBINI VITTIMELa Giornata Nazionale dei bambini vittime (GBV) della violenza, dello sfruttamento e dell’ indifferenza viene celebrata sin dal 1995, su richiesta delle famiglie e dei gruppi di bambini della Parrocchia Madonna del Carmine, a seguito del tentato omicidio nei confronti di una bambina di 11 anni, dei racconti di alcuni episodi di abuso e del suicidio di un ragazzo di 14 anni.Lo strutturatasi della pedofilia a livello criminale e le conseguenziali pseudo-celebrazioni di “orgoglio pedofilo”’, imposero un ulteriore slancio alla Giornata Nazionale dei bambini vittime che, grazie all’impegno dei volontari di Meter ha assunto negli anni un carattere nazionale. Nel 2002, su sollecitazione istituzionale ed ecclesiale, la GBV è diventata un appuntamento e un forte richiamo in Italia e all’estero per la Chiesa, per la società civile e per le realtà politiche e culturali.I Vescovi, nelle loro Diocesi, hanno invitato le loro comunità ecclesiali a pregare e riflettere sulla condizione dell’infanzia. Parrocchie e Associazioni, anno dopo anno, si sono coinvolte in questo appuntamento che è diventato sempre più condiviso.Le alte cariche dello Stato (Presidente della Repubblica, Presidente del Senato e della Camera) nonché Ministeri ed Enti locali (Regioni, Province e Comuni) aderiscono da sempre all’iniziativa, inviando messaggi e celebrando momenti di ricordo e sensibilizzazione con il coinvolgimento di università, scuole e aggregazioni politiche, sindacali e culturali.Le Sedi Meter, presenti in diverse città italiane, e i referenti all’estero, sono impegnati a promuovere annualmente la GBV ogni anno, dal 25 Aprile alla prima domenica di Maggio, attraverso due fondamentali momenti celebrativi: il primo commemorativo, con preghiere e riflessioni; il secondo dedicato ai bambini e alle famiglie attraverso attività e incontri di riflessione e informazione.Uno “speciale saluto” è stato rivolto alla GBV da Papa Benedetto XVI e Papa Francesco, durante il Regina Coeli, nonchè l’invito rivolto agli educatori e a quanti si occupano di infanzia a tutelare i minori in difficoltà e le loro famiglie.associazionemeter -Per informazioni: gbv@associazionemeter.org