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3 GENNAIO 2016: SANTISSIMO NOME DI GESU'


«Santissimo Nome di Gesù, il solo in cui, nei cieli, sulla terra e sotto terra, si pieghi ogni ginocchio a gloria della maestà divina» Il nome Gesù fu dato al Messia da san Giuseppe dopo che l’angelo di Dio in sogno gli disse: “Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati” (Mt.1, 21-25). Il significato del nome Gesù è dunque quello di salvatore. Nel corso della vita pubblica di Gesù, i suoi discepoli, appellandosi al suo nome, guariscono i malati, cacciano i demoni e compiono miracoli. «La potenza del Nome di Gesù è grande, è multipla. È un rifugio per i penitenti, un sollievo per i malati, un aiuto nella lotta, nostro appoggio nella preghiera, perché ci ottiene il perdono dei pec­cati, la grazia della salute dell'anima, la vittoria contro le tentazioni, la potenza e la fiducia di ottenere la salvezza». (San Tommaso) Quanto è dolce da pronunciare il Santissimo Nome di Gesù per l'uomo! Questo solo Nome riavvicina il cielo alla terra, e non ce n'è uno più amabile o più potente. Così si esprime San Bernardo: "Il Nome dello Sposo è luce, cibo, medicina. Esso illumina quando lo si rende noto; nutre quando vi si pensa in segreto; e quando lo si invoca nella tribolazione, procura la dolcezza e l'unzione. Ma il Nome di Gesù non è soltanto luce, è anche cibo. Non vi sentite dunque riconfortati ogni qual volta richiamate al vostro cuore quel dolce Nome? Che altro c'è al mondo che nutra tanto la mente di colui che Lo pensa? Gesù è miele alla mia bocca, melodia al mio orecchio, giubilo al mio cuore; ed oltre a questo, una medicina benefica. Qualcuno di voi è triste? Che Gesù venga nel suo cuore, passi di qui nella sua bocca, e subito, alla venuta del Nome divino che è vera luce, scompare ogni nube, e torna il sereno. Qualcuno cade nel peccato oppure incorre, disperando, nei lacci della morte? Se invoca il Nome di Gesù, non comincerà subito a respirare e a vivere nuovamente? Qual è quell'uomo che, timoroso e preoccupato in mezzo ai pericoli, invocando quel Nome di forza non abbia sentito subito nascere in sé la fiducia e svanire la paura? Chi è colui, vi chiedo, che sbattuto e vacillante in balia dei dubbi, non ha all'istante - lo dico senza esitare - visto risplendere la certezza all'invocazione di un Nome così luminoso? Chi, nell'avversità, mentre era in preda alla sfiducia, non ha ripreso coraggio al suono di quel Nome di valido aiuto? O anima mia, tu hai un antidoto eccellente, nascosto come in un vaso, nel Nome di Gesù! Gesù, infatti è un nome salutare e un rimedio che non risulterà mai inefficace per nessuna malattia. Che esso sia sempre nel tuo cuore, e nella tua mano: di modo che tutti i tuoi sentimenti e tutti i tuoi atti siano diretti verso Gesù". Questa è dunque la forza e la dolcezza del santissimo Nome di Gesù! Gesù stesso rivelò alla Serva di Dio Suor Marie de Saint-Pierre, carmelitana di Tours (1843): “Il mio Nome è da tutti bestemmiato: gli stessi fanciulli bestemmiano e l’orribile peccato ferisce apertamente il mio Cuore. Il peccatore con la bestemmia maledice Dio, lo sfida apertamente, annienta la Redenzione, pronuncia da sé la propria condanna. La bestemmia è una freccia avvelenata che mi penetra nel Cuore. Io ti darò una freccia d’oro per cicatrizzarmi la ferita dei peccatori, ed è questa: “Sempre sia lodato, benedetto, amato, adorato, glorificato il Santissimo, il Sacratissimo, l’Adorabilissimo – eppure incomprensibile – Nome di Dio in cielo, in terra o negli inferi, da tutte le creature uscite dalle mani di Dio. Per il Sacro Cuore di nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento dell’altare. Amen.” Ogni volta che ripeterai questa formula ferirai il mio Cuore d’amore. Tu non puoi comprendere la malizia e l’orrore della bestemmia. Se la mia Giustizia non fosse trattenuta dalla Misericordia, schiaccerebbe il colpevole verso il quale le stesse creature inanimate si vendicherebbero, ma Io ho l’eternità per punirlo! Oh, se sapessi quale grado di gloria ti darà il Cielo dicendo una sola volta: "O ammirabile Nome di Dio! In spirito di riparazione per le bestemmie!" (con approvazione ecclesiastica)