ASCOLTA TUA MADRE

SUPPLICHE E PREGHIERE NEL TEMPO DEL TERREMOTO


O Dio creatore, noi crediamo che tu sei nostro Padree che ci vuoi bene anche se la terra tremae le nostre famiglie sono state sconvolte dall'angosciaNon lasciarci soli nel momento della sventura.Apri il cuore di molti nostri fratelli alla generosità e all'aiuto.A noi dona la forza e il coraggio necessari per la ricostruzionee l'amore per non abbandonare chi è rimasto senza nessuno.Così, liberati dal pericolo e iniziata una vita nuova,canteremo la tua lode. O Gesù, Dio di pace, gettate uno sguardo di misericordiasu questa terra infelice; mirate quante lacrime si versanonelle famiglie anche più innocenti.Se avete scritto nei vostri decreti questo dolore,ricordatevi che sian figli, che per questo vi fermastein mezzo a noi sull'altare.Pronunciate, o Signore, un'altra volta quella parola potenteche nel furore della tempesta fece tacere i venti,ricompose le onde agitate, rese tranquillo e sereno il cielo.Allora vedremo rifiorire questa terra e, mossi da viva gratitudine,verremo al vostro altare per ringraziarvi con fede più viva,più sicura speranza ed amore più riconoscente. Vergine Santa, conforto degli afflitti e madre di consolazione,a voi gridiamo dal fondo delle nostre tribolazioni:Abbiate pietà di noi poveri infelici, che a voi la domandiamo.O Maria, questo è il momento di mostrare, come è giusto il nome,con cui vi invochiamo nostra madre.Dimenticaste voi quelle ultime parole del vostro Gesù dalla Croce,quella voce moribonda, quegli estremi sospiri,coi quali a voi ci consegnava come figli?O cara Madre udite il gemito di noi poveri peccatori sì,ma figli vostri. Se voi non ci consolate,a chi potremo noi domandare soccorso?Deh voi dunque parlate di noi al vostro Gesù con quell'amoreche sempre lo vince.Nel vostro seno deponiamo le nostre lacrime:da voi aspettiamo la nostra consolazione;e quando pure sapessimo che voi ce la negaste,ancora rimarremo ai vostri piedi gridando:Madre, consolateci, che siamo vostri figli.  PREGHIERA DOPO IL TERREMOTOO Dio, stanotte abbiamo avuto paura, stanotte abbiamo visto la nostra estrema fragilità stanotte sono state strappate vite ai nostri affetti stanotte siamo rimasti impietriti dall’impotenza stanotte la nostra casa non era più il rifugio per la nostra intimità stanotte abbiamo gridato di paura stanotte siamo stati risparmiati. Ricordati di noi Signore Non guardare la nostra superbia Accogli tra le tue braccia i nostri fratelli rimasti sotto le macerie I nostri giovani cui sono stati distrutti i sogni I bambini che non siamo stati capaci di difendere Dacci un segno che il tuo amore non ci abbandona Facci nascere nel cuore solidarietà Non ci abbandonare a noi stessi Ascolta le suppliche che nostra madre Maria ti rivolge per noi Sii sempre tu la nostra forza Avvolgici nella tua risurrezione Mons. Domenico Sigalini