Come la maggior parte delle grandi tradizioni popolari, la "marianità" del mese di maggio non ha un "inventore" ma è piuttosto il risultato di una armoniosa fusione di tradizioni svariate. A questo proposito potremmo dire che l'abbinamento maggio-Maria è una felicissima forma di inculturazione, intesa nel suo significato più bello e più pieno: e cioè come incontro fra le più profonde e naturali intuizioni dei popoli e la Verità rivelata che porta a compimento quelle verità parziali che gli uomini - nei quali è pur sempre presente lo Spirito Santo - avevano abbozzato, come in una inconsapevole nostalgia di Gesù e di Maria.Vediamo quali elementi si sono fusi per far sì che maggio diventasse universalmente il “mese della Madonna”!Maggio è il mese dell'amore. Lo è fin dall’antichità. Non solo perché la bellezza della stagione suggerisce pensieri "romantici", ma anche per un motivo molto più concreto e pratico: dopo i rigori dell'inverno (ai quali, con la diffusione del Cristianesimo si aggiunsero i rigori della Quaresima) lo sbocciare della bella stagione (e, sempre con il diffondersi del Cristianesimo, del tempo pasquale) diventava l'occasione per organizzare feste popolari: occasione privilegiata per gli incontri fra giovani e quindi per il nascere di affetti e di progetti matrimoniali. La letteratura colta e popolare poi insisté molto su questo abbinamento fra maggio e amore, contribuendo così a rafforzarlo e a radicarlo nell'immaginario collettivo. Maggio è anche il mese delle rose. Per la verità adesso non lo è più, da quando l'innesto con una varietà di piccole rose orientali (sec. XIX) ha dato alle nostre rose la caratteristica che mancava, e cioè la rifiorenza. Adesso abbiamo rose da aprile a novembre, ma un tempo le rose erano proprie del solo mese di maggio, il che accentuava la loro preziosità e anche la particolare bellezza di questo mese: e anche questo è un elemento che predispone il terreno alla marianità di maggio. Ma ecco subentrare un fatto importantissimo, e cioè la grande "svolta medievale" della devozione mariana.La esaminiamo in tre passaggi:Nei primi secoli del Cristianesimo la Madonna era stata oggetto di grandi riflessioni teologiche: e fu giusto, perché la cristianità doveva avere ben chiaro il ruolo della Madonna, il suo legame unico e irripetibile con il Salvatore, la sua reale maternità e la sua perpetua verginità.Il Medio Evo, che pure fu epoca di grandi crudeltà, fu anche epoca di meravigliose intuizioni e di eccezionale passione religiosa. Fra le grandi intuizioni del Medio Evo ricordiamo (anche se questo non avveniva sempre, ovviamente...!) la straordinaria valutazione della donna. Pensiamo alla cavalleria, pensiamo al nostro Dolce Stil Novo: la donna era vista come creatura angelica, come tramite fra l'uomo e Dio, come "Signora" alla quale consacrare la propria vita in un rapporto d'amore che spesso era tutto ideale e spirituale. Ripeto, questo non era la norma, ma era un elemento molto presente, se non nella prassi, almeno a livello di convinzione. Per uno stupendo disegno della Provvidenza gli animi imbevuti di questa mentalità (magari anche solo a livello superficiale) finirono per orientare verso Maria questo concetto altissimo della donna, e così Maria divenne oggetto non più soltanto di riflessione teologica, ma di appassionato e delicato amore. I Santi (che sono sempre i grandi profeti di ogni secolo) cominciarono a rivolgersi alla Madonna come innamorati, fiorivano le cattedrali e le opere d'arte ispirate alla Madonna, per non parlare delle feste e del folklore... Sì, la Madonna fu veramente la regina del Medio Evo! Anzi, lo stesso appellativo Madonna nasce proprio in quest'epoca: Mea domina, Signora mia. Non per niente nelle altre lingue diventerà Notre Dame, Our Lady, Nuestra Señora...A questo punto fiorisce spontaneo l’abbinamento: maggio è il mese dell'amore, Maria è la donna amata per eccellenza: dunque Maggio è il mese di Maria! Dal Medio Evo in poi il fiorire progressivo di tradizioni in questo senso è stato insieme conseguenza e causa di questa bella equivalenza. E’ vero che ci sono voluti dei secoli per arrivare alle forme di devozione odierne. Ma le radici profonde sono qui, in questo abbinare Maria e amore.E' meraviglioso vedere questa armoniosa confluenza fra elementi naturali, sociali, teologici, affettivi... davvero ogni volta che avviene questo felice sposalizio fra cielo e terra, fra umano e divino, si ha un piccolo, scintillante corollario del mistero dei misteri, il mistero fondante della nostra fede e cioè l'Incarnazione.Come siamo andati lontano... partendo da una semplice domanda! In realtà, ogni volta che parliamo di qualcosa di bello è inevitabile che l'approfondimento porti a Dio, Bellezza infinita.Ma a questo punto sta bene anche qualche data!La prima documentazione scritta della marianità di maggio compare in una composizione del re-poeta Alfonso di Castiglia (morto nel 1284) e in uno scritto del beato Susone (morto nel 1336). Nel secolo XIV a Parigi il primo maggio si celebrava una paraliturgia mariana. Possiamo però supporre che nell’animo popolare la marianità di maggio fosse già ben presente: è con il Medio Evo tra l’altro che nasce il Rosario: siccome alla donna amata si offrono ghirlande di rose, ecco che a Maria si offrono ghirlande di Ave Maria. Il legame del Rosario con maggio (anche se non è l’unico che caratterizza questa preghiera mariana) è evidente, se non altro nella denominazione. Nel ‘500, forse per arginare il carattere pagano delle feste primaverili, i predicatori e i pastori d’anime incoraggiarono con forza il maggio mariano: tra essi spicca San Filippo Neri.Nel ‘600 fioriscono pubblicazioni specifiche sul mese di maggio, che nel ‘700 ha trovato una stabile caratterizzazione e una prassi comune fatta di preghiere, canti, pratiche devote da distribuire lungo il mese, testi di meditazione abbinati ai vari giorni. I Mesi di Maggio si moltiplicano ovunque, nelle stamperie come nella pratica della vita quotidiana !Il secolo XIX accentua la marianità di maggio e così pure la prima metà del ‘900.Oggi, dopo alcuni decenni di doloroso oscuramente della marianità di maggio e della devozione mariana in generale, sembra di assistere a un bel rifiorire dell’amore per la Madonna, con le debite conseguenze, maggio compreso. Una piccola curiosità: per verificare il rifiorire del mese mariano, basta fare quattro passi virtuali nel mondo sconfinato e variegato del web, dove le iniziative mariane si stanno moltiplicando all’infinito. E qui ritorna alla mente, come all’inizio di questa riflessione, la parola inculturazione, ancora in un senso bellissimo e valido. E concludendo ci accorgiamo di non avere risposto con precisione alla domanda: Quando è nato il maggio mariano? Ma non è possibile farlo con esattezza, ed è bello che sia così: perché abbinare maggio alla Madonna, non fu l'intuizione di un singolo, ma un'esigenza del cuore di tutto un popolo semplice e innamorato. - Movimento Gospa -
PERCHE' MAGGIO E' IL MESE DI MARIA
Come la maggior parte delle grandi tradizioni popolari, la "marianità" del mese di maggio non ha un "inventore" ma è piuttosto il risultato di una armoniosa fusione di tradizioni svariate. A questo proposito potremmo dire che l'abbinamento maggio-Maria è una felicissima forma di inculturazione, intesa nel suo significato più bello e più pieno: e cioè come incontro fra le più profonde e naturali intuizioni dei popoli e la Verità rivelata che porta a compimento quelle verità parziali che gli uomini - nei quali è pur sempre presente lo Spirito Santo - avevano abbozzato, come in una inconsapevole nostalgia di Gesù e di Maria.Vediamo quali elementi si sono fusi per far sì che maggio diventasse universalmente il “mese della Madonna”!Maggio è il mese dell'amore. Lo è fin dall’antichità. Non solo perché la bellezza della stagione suggerisce pensieri "romantici", ma anche per un motivo molto più concreto e pratico: dopo i rigori dell'inverno (ai quali, con la diffusione del Cristianesimo si aggiunsero i rigori della Quaresima) lo sbocciare della bella stagione (e, sempre con il diffondersi del Cristianesimo, del tempo pasquale) diventava l'occasione per organizzare feste popolari: occasione privilegiata per gli incontri fra giovani e quindi per il nascere di affetti e di progetti matrimoniali. La letteratura colta e popolare poi insisté molto su questo abbinamento fra maggio e amore, contribuendo così a rafforzarlo e a radicarlo nell'immaginario collettivo. Maggio è anche il mese delle rose. Per la verità adesso non lo è più, da quando l'innesto con una varietà di piccole rose orientali (sec. XIX) ha dato alle nostre rose la caratteristica che mancava, e cioè la rifiorenza. Adesso abbiamo rose da aprile a novembre, ma un tempo le rose erano proprie del solo mese di maggio, il che accentuava la loro preziosità e anche la particolare bellezza di questo mese: e anche questo è un elemento che predispone il terreno alla marianità di maggio. Ma ecco subentrare un fatto importantissimo, e cioè la grande "svolta medievale" della devozione mariana.La esaminiamo in tre passaggi:Nei primi secoli del Cristianesimo la Madonna era stata oggetto di grandi riflessioni teologiche: e fu giusto, perché la cristianità doveva avere ben chiaro il ruolo della Madonna, il suo legame unico e irripetibile con il Salvatore, la sua reale maternità e la sua perpetua verginità.Il Medio Evo, che pure fu epoca di grandi crudeltà, fu anche epoca di meravigliose intuizioni e di eccezionale passione religiosa. Fra le grandi intuizioni del Medio Evo ricordiamo (anche se questo non avveniva sempre, ovviamente...!) la straordinaria valutazione della donna. Pensiamo alla cavalleria, pensiamo al nostro Dolce Stil Novo: la donna era vista come creatura angelica, come tramite fra l'uomo e Dio, come "Signora" alla quale consacrare la propria vita in un rapporto d'amore che spesso era tutto ideale e spirituale. Ripeto, questo non era la norma, ma era un elemento molto presente, se non nella prassi, almeno a livello di convinzione. Per uno stupendo disegno della Provvidenza gli animi imbevuti di questa mentalità (magari anche solo a livello superficiale) finirono per orientare verso Maria questo concetto altissimo della donna, e così Maria divenne oggetto non più soltanto di riflessione teologica, ma di appassionato e delicato amore. I Santi (che sono sempre i grandi profeti di ogni secolo) cominciarono a rivolgersi alla Madonna come innamorati, fiorivano le cattedrali e le opere d'arte ispirate alla Madonna, per non parlare delle feste e del folklore... Sì, la Madonna fu veramente la regina del Medio Evo! Anzi, lo stesso appellativo Madonna nasce proprio in quest'epoca: Mea domina, Signora mia. Non per niente nelle altre lingue diventerà Notre Dame, Our Lady, Nuestra Señora...A questo punto fiorisce spontaneo l’abbinamento: maggio è il mese dell'amore, Maria è la donna amata per eccellenza: dunque Maggio è il mese di Maria! Dal Medio Evo in poi il fiorire progressivo di tradizioni in questo senso è stato insieme conseguenza e causa di questa bella equivalenza. E’ vero che ci sono voluti dei secoli per arrivare alle forme di devozione odierne. Ma le radici profonde sono qui, in questo abbinare Maria e amore.E' meraviglioso vedere questa armoniosa confluenza fra elementi naturali, sociali, teologici, affettivi... davvero ogni volta che avviene questo felice sposalizio fra cielo e terra, fra umano e divino, si ha un piccolo, scintillante corollario del mistero dei misteri, il mistero fondante della nostra fede e cioè l'Incarnazione.Come siamo andati lontano... partendo da una semplice domanda! In realtà, ogni volta che parliamo di qualcosa di bello è inevitabile che l'approfondimento porti a Dio, Bellezza infinita.Ma a questo punto sta bene anche qualche data!La prima documentazione scritta della marianità di maggio compare in una composizione del re-poeta Alfonso di Castiglia (morto nel 1284) e in uno scritto del beato Susone (morto nel 1336). Nel secolo XIV a Parigi il primo maggio si celebrava una paraliturgia mariana. Possiamo però supporre che nell’animo popolare la marianità di maggio fosse già ben presente: è con il Medio Evo tra l’altro che nasce il Rosario: siccome alla donna amata si offrono ghirlande di rose, ecco che a Maria si offrono ghirlande di Ave Maria. Il legame del Rosario con maggio (anche se non è l’unico che caratterizza questa preghiera mariana) è evidente, se non altro nella denominazione. Nel ‘500, forse per arginare il carattere pagano delle feste primaverili, i predicatori e i pastori d’anime incoraggiarono con forza il maggio mariano: tra essi spicca San Filippo Neri.Nel ‘600 fioriscono pubblicazioni specifiche sul mese di maggio, che nel ‘700 ha trovato una stabile caratterizzazione e una prassi comune fatta di preghiere, canti, pratiche devote da distribuire lungo il mese, testi di meditazione abbinati ai vari giorni. I Mesi di Maggio si moltiplicano ovunque, nelle stamperie come nella pratica della vita quotidiana !Il secolo XIX accentua la marianità di maggio e così pure la prima metà del ‘900.Oggi, dopo alcuni decenni di doloroso oscuramente della marianità di maggio e della devozione mariana in generale, sembra di assistere a un bel rifiorire dell’amore per la Madonna, con le debite conseguenze, maggio compreso. Una piccola curiosità: per verificare il rifiorire del mese mariano, basta fare quattro passi virtuali nel mondo sconfinato e variegato del web, dove le iniziative mariane si stanno moltiplicando all’infinito. E qui ritorna alla mente, come all’inizio di questa riflessione, la parola inculturazione, ancora in un senso bellissimo e valido. E concludendo ci accorgiamo di non avere risposto con precisione alla domanda: Quando è nato il maggio mariano? Ma non è possibile farlo con esattezza, ed è bello che sia così: perché abbinare maggio alla Madonna, non fu l'intuizione di un singolo, ma un'esigenza del cuore di tutto un popolo semplice e innamorato. - Movimento Gospa -