Padre Tomislav Pervan, ripensiamo all'inizio delle apparizioni. All'inizio i veggenti sapevano già qualcosa sulle apparizioni di Maria? No! Erano normali figli di contadini. Il più piccolo era Jakov, che aveva 10 anni, e gli altri erano appena adolescenti, tra i 15 e i 17 anni. Non sapevano nulla di Lourdes, nulla di Fatima o di altri luoghi di apparizioni. Con la prima apparizione furono strappati al loro normale ritmo di vita. Come hanno descritto i veggenti i tratti del volto di Maria durante l'apparizione? Videro una donna di bellezza celestiale. Molto gentile, molto buona e amabile. Il secondo giorno assistettero all'apparizione di Maria con Gesù Bambino in braccio. Cullava il bambino tra le braccia. I veggenti pensarono che l'apparizione sarebbe stata vista da tutti? No! Fin dall'inizio hanno capito che le altre persone non la vedevano. Credo che sia avvenuto per mezzo della grazia! Quali furono allora le reazioni nel villaggio, da parte del sindaco? Sindaco? Villaggio? Qui c'era solo qualche casa! La gente non era neanche considerata. Era un pezzo di terra verde. Il secondo giorno delle apparizioni giunsero violente reazioni da Citluk. I comunisti avevano intuito che cosa avrebbero potuto significare per loro le apparizioni e volevano soffocare subito tutto sul nascere. Portarono a Citluk un contadino (Marinko Ivankovic di Bijakovici) e lo interrogarono. Questi prese i ragazzi sotto la sua protezione. Dopo una notte lo lasciarono libero. Poi vennero fermati i veggenti. In realtà erano minorenni e non potevano essere arrestati senza genitori. Ciò nonostante, li portarono a Citluk. I ragazzi furono interrogati, esaminati, non furono torturati, ma spaventati e messi sotto pressione. Il lunedì seguente furono portati da un medico a Citluk e da uno psichiatra a Mostar, nuovamente senza alcuna autorizzazione. Ma i medici dichiararono che i ragazzi erano del tutto normali. I ragazzi venivano in chiesa? Sì, naturalmente. Era del tutto normale. Una volta i poliziotti inseguirono i ragazzi nei campi e li volevano arrestare. Allora i ragazzi cercarono rifugio in chiesa. All'inizio delle apparizioni P.Jozo Zovko era molto perplesso su come dovesse valutare quegli eventi e come dovesse comportarsi. Ma quando vide i ragazzi correre, sentì una voce che gli diceva: "Prendi i ragazzi sotto la tua protezione". Da quel momento credette all'autenticità delle apparizioni e la chiesa divenne un rifugio per i fanciulli. Poi, per mezzo loro, chiese alla Madonna se dovesse introdurre una Messa serale. Vedeva la grande folla di persone che si recava sulla collina delle apparizioni, mentre la chiesa rimaneva deserta. La Madonna disse di sì. E così avvenne il cambiamento: le persone andavano dalla collina in chiesa, e la chiesa si riempì. P.Jozo cominciò a predicare in modo molto profetico. I contenuti erano molto biblici: la conversione, i peccati, il diavolo. Per i comunisti questo fu troppo. Il 12 agosto 1981 arrivò da Sarajevo a Medjugorje un autobus della polizia con i cani pastore. I poliziotti circondarono tutto il paese e posero 13 sentinelle. Queste sentinelle furono impiegate fino al 1983. In quel periodo andai in pellegrinaggio a piedi da Humac a Medjugorje con i novizi. Dissi ai giovani: "Portate i documenti, saremo controllati". Quando giungemmo al ponte vicino all'ufficio postale, i funzionari chiesero: "Dove volete andare?". Rispondemmo: "In chiesa". Così ci diedero il permesso. Ma noi volevamo andare anche sulla collina delle apparizioni, anch'essa controllata da una sentinella che ci proibì di salire. Solo gli abitanti potevano, tutti gli altri venivano rispediti in chiesa dai poliziotti. Sembrava un'ironia che i poliziotti portassero le persone in chiesa. Per l'Assunzione di Maria, venni a Medjugorje in macchina. Dovetti parcheggiare molto lontano dalla chiesa perché non c'era più posto. C'erano almeno 30.000 persone e P .Jozo fece una predica infuocata e appassionante. A quel tempo non c'erano infrastrutture: né strade di accesso, né acqua, né bagni, niente. Nel villaggio c'era un solo albergo vicino alla scuola. Non c'era acqua potabile. Il parroco doveva portar ogni giorno alcuni contenitori di acqua da Ljubuski o da Mostar. A Citluk non gli davano nulla. Solo nel 1984 Medjugorje ebbe una conduttura idrica. Lunedì 17 agosto 1981, alle 8, arrivarono i poliziotti e perquisirono ogni angolo. Padre Jozo fu arrestato e condannato a 3 anni di carcere, di cui scontò 18 mesi a Foca. Si sente che Medjugorje è un luogo speciale. Molte persone vengono qui. Perché le apparizioni non vengono riconosciute dalla Chiesa? Che cosa lo impedisce? Innanzitutto il perdurare delle apparizioni. Marija, Ivan e Vicka hanno ancora un'apparizione ogni giorno. Fino a che questo continuerà, la Chiesa non emetterà nessun giudizio definitivo. Nel 1984 avvenne una cosa interessante. Il teologo e mariologo francese P.René Laurentin predispose che un gruppo di scienziati dell'Università di Montpellier venisse qui ed esaminasse i veggenti con il massimo rigore. Osservarono i battiti cardiaci, il senso della vista e dell'udito, la soglia del dolore e molto altro ancora durante le apparizioni, e poi pubblicarono i risultati in un libro. Lo stesso scienziato è tornato a Medjugorje nel 2005 ed ha effettuato nuovamente tutte le rilevazioni con gli strumenti più moderni. I risultati sono stati gli stessi di 21 anni prima. Ai tempi delle persecuzioni e degli arresti da parte dei comunisti, avevamo davvero molta paura. Ma quando si conosce qualcosa nel cuore per mezzo della grazia, questo qualcosa lascia tracce indelebili. Come avete vissuto la guerra? Avete avvertito una protezione speciale in questo luogo? Sì. A Mostar, che dista una mezz'ora di macchina, è andato tutto distrutto. Invece da noi non è successo nulla. Questo si può spiegare in tanti modi, ma noi crediamo nella mano protettrice di Maria. Ho l'impressione che la Madonna si sia messa sotto la protezione dei Francescani. Grazie! Siamo una comunità molto grande, quindi possiamo più facilmente lasciare 510 persone ad un compito come questo qui a Medjugorje. Siamo sempre animati da spirito di abnegazione. In una diocesi questo è molto più difficile. La Madonna è più forte delle autorità ecclesiastiche? Lo credo bene. Però non si è mai imposta, in nessun luogo. È un dono del Cielo, una grazia celeste che abbiamo ricevuto. Per me il primo periodo, nel 1981, è stato determinante. La folla di persone che improvvisamente giunse a Medjugorje per me è stato come un miracolo. Che dice il Papa di questi eventi? Papa Benedetto XVI è come sempre riservato. Nel 1985 il Vescovo di Mostar ha inviato un resoconto su Medjugorje al Cardinale Ratzinger, nel quale suggeriva di vietare tutto qui. Ma il cardinale disse: "No, vogliamo aspettare". Ha tolto al Vescovo l'autorità su Medjugorje e l'ha trasferita alla Conferenza Episcopale jugoslava. I Francescani sono stati spesso rinnovatori della Chiesa! Certamente! Per questo sia grazie e onore a Dio! Dal 1525 al 1830 in Erzegovina, sotto l'assedio dei Turchi, non c'era neanche una cappella, una chiesa, o un luogo pubblico cattolico per la preghiera. La vita di fede a quei tempi andava avanti solo grazie ai Francescani, che per questo rischiavano la vita. Si doveva svolgere in segreto, all'aperto, di nascosto tra le montagne. Ma ci sono anche gli scettici, che dicono che i Francescani approfittano delle apparizioni. Questo non si può dire. È un impegno enorme essere al servizio giorno e notte. lo sono stato anche parroco qui, per 6 anni. Diversi sacerdoti vivevano insieme in uno spazio molto ristretto. Se i pellegrini arrivavano alle 3 o alle 4 del mattino, venivamo svegliati. Spesso desideravamo avere più pace o più sonno, ma non c'erano pause. Inoltre avevamo un grosso problema di spazio. Tutte le nostre richieste di autorizzazioni edilizie vennero per anni respinte dai comunisti. In qualità di parroco, feci costruire tre camerette per i sacerdoti nella torre della chiesa. In estate vi faceva caldo e d'inverno vi faceva freddo. Come prosegue? Penso che i messaggi di Medjugorje si diffonderanno in tutta la Chiesa. Ha mai temuto che non si andasse più avanti? Per noi Medjugorje è un ringraziamento per tutti questi secoli di devozione durante le persecuzioni. Avete anche un aumento di vocazioni grazie a Medjugorje? In Germania la situazione è seria e preoccupante. Le Province dell'Ordine vengono raggruppate. Ma grazie a Dio noi siamo rimasti esenti da questa evoluzione, certamente anche grazie a Medjugorje. Il 70% di tutte le vocazioni nasce grazie a Medjugorje. Perché la Madonna ha scelto proprio questo momento per venire da noi? Il 13 maggio 1981, circa 50 giorni prima della prima apparizione, ci fu l'attentato al Papa. In Iran la situazione era molto tesa a causa della rivoluzione. Il comunismo sembrava avere molta forza. Dopo il Concilio, nella Chiesa c'erano molti rivolgimenti. Molti sacerdoti e frati abbandonarono il loro servizio. In parte, si lasciò che lo spirito secolare penetrasse troppo nella Chiesa. Si voleva piacere al mondo, e non al Signore. Qui siamo in Bosnia-Erzegovina. Qui la conciliazione tra culture e religioni diverse è un tema importante. Come può contribuire la Madonna affinché Islam e Cristianesimo convivano meglio? Pensi a Maria, l'unica donna di cui si parla nel Corano. Ella è stimata e grandemente venerata. Se i musulmani hanno questo alto concetto di Maria, allora possiamo camminare verso di Lei insieme a loro. Anche la Chiesa orientale venera molto Maria. Qui vengono sempre più ortodossi. Come è il contatto con altre diocesi o altri ordini? I Francescani sono una comunità aperta. Qui a Medjugorje ci sono sacerdoti dell'Argentina, degli Stati Uniti, dell'Italia e della Polonia. Sono tutti benvenuti. Abbiamo bisogno di sacerdoti che conoscono molte lingue. A Medjugorje si rimprovera anche una certa commercializzazione. In realtà, da questo luogo la gente vuole riportarsi a casa solo dei souvenir. Lei che cosa ne pensa? Secondo me, questo è del tutto normale. Quando si va allo stadio, ci sono in vendita anche articoli per tifosi. È possibile riportarsi un souvenir. Non c'è nulla di male. I veggenti hanno diritto ad una vita normale? Per esempio, hanno tutti una bella casa! Sì, perché no? Devono pur vivere da qualche parte! Ripensiamo ai primi tempi. I veggenti furono strappati da una vita del tutto normale. Non avevano più una vita privata, venivano assillati dalla gente giorno e notte. Messi giorno e notte di fronte a tutte le possibili domande, a cui rispondevano con grande pazienza. Se fosse stata una truffa, dopo un po' di tempo avrebbero certamente detto: "Scusate, lasciateci in pace! Non ce la facciamo più, non ne possiamo più!". Secondo Lei che cosa dice Gesù a questo proposito? Gesù appare regolarmente a Natale in braccio a Maria. Quindi direi che è presente! Nelle apparizioni Maria non si mette mai al centro. Per Lei sono importanti l'Eucarestia, la confessione, la riconciliazione, la preghiera, e così via. Come cambiano le persone? Trovano valori nuovi. Cambia il loro atteggiamento nei confronti di Dio, della vita e del prossimo. Percorrono strade nuove. Se uno è già stato a Medjugorje, ci ritorna? Quando le esperienze sono forti, le persone sentono di dover tornare. I veggenti avvertono la protezione della Madonna? Potrebbero perfino arrivare a divorziare? Anche loro sono esposti a delle tentazioni, come tutti noi. Non sono degli imbroglioni o dei bugiardi. In Austria, ed anche in altri Paesi europei, i fedeli si allontanano sempre di più dalle chiese. Invece qui trovano una forte spinta! Finora in Europa c'è stata una Chiesa popolare. In futuro ci sarà una "Chiesa discrezionale". Il singolo uomo deve decidere. Non ci sarà più la fede della folla che trascina gli altri. Bisogna credere per conto proprio. Qui a Medjugorje avviene proprio questo. Fonte : "MEDJUGORJE UN INVITO ALLA PREGHIERA
MEDJUGORJE PER NOI E' UN RINGRAZIAMENTO
Padre Tomislav Pervan, ripensiamo all'inizio delle apparizioni. All'inizio i veggenti sapevano già qualcosa sulle apparizioni di Maria? No! Erano normali figli di contadini. Il più piccolo era Jakov, che aveva 10 anni, e gli altri erano appena adolescenti, tra i 15 e i 17 anni. Non sapevano nulla di Lourdes, nulla di Fatima o di altri luoghi di apparizioni. Con la prima apparizione furono strappati al loro normale ritmo di vita. Come hanno descritto i veggenti i tratti del volto di Maria durante l'apparizione? Videro una donna di bellezza celestiale. Molto gentile, molto buona e amabile. Il secondo giorno assistettero all'apparizione di Maria con Gesù Bambino in braccio. Cullava il bambino tra le braccia. I veggenti pensarono che l'apparizione sarebbe stata vista da tutti? No! Fin dall'inizio hanno capito che le altre persone non la vedevano. Credo che sia avvenuto per mezzo della grazia! Quali furono allora le reazioni nel villaggio, da parte del sindaco? Sindaco? Villaggio? Qui c'era solo qualche casa! La gente non era neanche considerata. Era un pezzo di terra verde. Il secondo giorno delle apparizioni giunsero violente reazioni da Citluk. I comunisti avevano intuito che cosa avrebbero potuto significare per loro le apparizioni e volevano soffocare subito tutto sul nascere. Portarono a Citluk un contadino (Marinko Ivankovic di Bijakovici) e lo interrogarono. Questi prese i ragazzi sotto la sua protezione. Dopo una notte lo lasciarono libero. Poi vennero fermati i veggenti. In realtà erano minorenni e non potevano essere arrestati senza genitori. Ciò nonostante, li portarono a Citluk. I ragazzi furono interrogati, esaminati, non furono torturati, ma spaventati e messi sotto pressione. Il lunedì seguente furono portati da un medico a Citluk e da uno psichiatra a Mostar, nuovamente senza alcuna autorizzazione. Ma i medici dichiararono che i ragazzi erano del tutto normali. I ragazzi venivano in chiesa? Sì, naturalmente. Era del tutto normale. Una volta i poliziotti inseguirono i ragazzi nei campi e li volevano arrestare. Allora i ragazzi cercarono rifugio in chiesa. All'inizio delle apparizioni P.Jozo Zovko era molto perplesso su come dovesse valutare quegli eventi e come dovesse comportarsi. Ma quando vide i ragazzi correre, sentì una voce che gli diceva: "Prendi i ragazzi sotto la tua protezione". Da quel momento credette all'autenticità delle apparizioni e la chiesa divenne un rifugio per i fanciulli. Poi, per mezzo loro, chiese alla Madonna se dovesse introdurre una Messa serale. Vedeva la grande folla di persone che si recava sulla collina delle apparizioni, mentre la chiesa rimaneva deserta. La Madonna disse di sì. E così avvenne il cambiamento: le persone andavano dalla collina in chiesa, e la chiesa si riempì. P.Jozo cominciò a predicare in modo molto profetico. I contenuti erano molto biblici: la conversione, i peccati, il diavolo. Per i comunisti questo fu troppo. Il 12 agosto 1981 arrivò da Sarajevo a Medjugorje un autobus della polizia con i cani pastore. I poliziotti circondarono tutto il paese e posero 13 sentinelle. Queste sentinelle furono impiegate fino al 1983. In quel periodo andai in pellegrinaggio a piedi da Humac a Medjugorje con i novizi. Dissi ai giovani: "Portate i documenti, saremo controllati". Quando giungemmo al ponte vicino all'ufficio postale, i funzionari chiesero: "Dove volete andare?". Rispondemmo: "In chiesa". Così ci diedero il permesso. Ma noi volevamo andare anche sulla collina delle apparizioni, anch'essa controllata da una sentinella che ci proibì di salire. Solo gli abitanti potevano, tutti gli altri venivano rispediti in chiesa dai poliziotti. Sembrava un'ironia che i poliziotti portassero le persone in chiesa. Per l'Assunzione di Maria, venni a Medjugorje in macchina. Dovetti parcheggiare molto lontano dalla chiesa perché non c'era più posto. C'erano almeno 30.000 persone e P .Jozo fece una predica infuocata e appassionante. A quel tempo non c'erano infrastrutture: né strade di accesso, né acqua, né bagni, niente. Nel villaggio c'era un solo albergo vicino alla scuola. Non c'era acqua potabile. Il parroco doveva portar ogni giorno alcuni contenitori di acqua da Ljubuski o da Mostar. A Citluk non gli davano nulla. Solo nel 1984 Medjugorje ebbe una conduttura idrica. Lunedì 17 agosto 1981, alle 8, arrivarono i poliziotti e perquisirono ogni angolo. Padre Jozo fu arrestato e condannato a 3 anni di carcere, di cui scontò 18 mesi a Foca. Si sente che Medjugorje è un luogo speciale. Molte persone vengono qui. Perché le apparizioni non vengono riconosciute dalla Chiesa? Che cosa lo impedisce? Innanzitutto il perdurare delle apparizioni. Marija, Ivan e Vicka hanno ancora un'apparizione ogni giorno. Fino a che questo continuerà, la Chiesa non emetterà nessun giudizio definitivo. Nel 1984 avvenne una cosa interessante. Il teologo e mariologo francese P.René Laurentin predispose che un gruppo di scienziati dell'Università di Montpellier venisse qui ed esaminasse i veggenti con il massimo rigore. Osservarono i battiti cardiaci, il senso della vista e dell'udito, la soglia del dolore e molto altro ancora durante le apparizioni, e poi pubblicarono i risultati in un libro. Lo stesso scienziato è tornato a Medjugorje nel 2005 ed ha effettuato nuovamente tutte le rilevazioni con gli strumenti più moderni. I risultati sono stati gli stessi di 21 anni prima. Ai tempi delle persecuzioni e degli arresti da parte dei comunisti, avevamo davvero molta paura. Ma quando si conosce qualcosa nel cuore per mezzo della grazia, questo qualcosa lascia tracce indelebili. Come avete vissuto la guerra? Avete avvertito una protezione speciale in questo luogo? Sì. A Mostar, che dista una mezz'ora di macchina, è andato tutto distrutto. Invece da noi non è successo nulla. Questo si può spiegare in tanti modi, ma noi crediamo nella mano protettrice di Maria. Ho l'impressione che la Madonna si sia messa sotto la protezione dei Francescani. Grazie! Siamo una comunità molto grande, quindi possiamo più facilmente lasciare 510 persone ad un compito come questo qui a Medjugorje. Siamo sempre animati da spirito di abnegazione. In una diocesi questo è molto più difficile. La Madonna è più forte delle autorità ecclesiastiche? Lo credo bene. Però non si è mai imposta, in nessun luogo. È un dono del Cielo, una grazia celeste che abbiamo ricevuto. Per me il primo periodo, nel 1981, è stato determinante. La folla di persone che improvvisamente giunse a Medjugorje per me è stato come un miracolo. Che dice il Papa di questi eventi? Papa Benedetto XVI è come sempre riservato. Nel 1985 il Vescovo di Mostar ha inviato un resoconto su Medjugorje al Cardinale Ratzinger, nel quale suggeriva di vietare tutto qui. Ma il cardinale disse: "No, vogliamo aspettare". Ha tolto al Vescovo l'autorità su Medjugorje e l'ha trasferita alla Conferenza Episcopale jugoslava. I Francescani sono stati spesso rinnovatori della Chiesa! Certamente! Per questo sia grazie e onore a Dio! Dal 1525 al 1830 in Erzegovina, sotto l'assedio dei Turchi, non c'era neanche una cappella, una chiesa, o un luogo pubblico cattolico per la preghiera. La vita di fede a quei tempi andava avanti solo grazie ai Francescani, che per questo rischiavano la vita. Si doveva svolgere in segreto, all'aperto, di nascosto tra le montagne. Ma ci sono anche gli scettici, che dicono che i Francescani approfittano delle apparizioni. Questo non si può dire. È un impegno enorme essere al servizio giorno e notte. lo sono stato anche parroco qui, per 6 anni. Diversi sacerdoti vivevano insieme in uno spazio molto ristretto. Se i pellegrini arrivavano alle 3 o alle 4 del mattino, venivamo svegliati. Spesso desideravamo avere più pace o più sonno, ma non c'erano pause. Inoltre avevamo un grosso problema di spazio. Tutte le nostre richieste di autorizzazioni edilizie vennero per anni respinte dai comunisti. In qualità di parroco, feci costruire tre camerette per i sacerdoti nella torre della chiesa. In estate vi faceva caldo e d'inverno vi faceva freddo. Come prosegue? Penso che i messaggi di Medjugorje si diffonderanno in tutta la Chiesa. Ha mai temuto che non si andasse più avanti? Per noi Medjugorje è un ringraziamento per tutti questi secoli di devozione durante le persecuzioni. Avete anche un aumento di vocazioni grazie a Medjugorje? In Germania la situazione è seria e preoccupante. Le Province dell'Ordine vengono raggruppate. Ma grazie a Dio noi siamo rimasti esenti da questa evoluzione, certamente anche grazie a Medjugorje. Il 70% di tutte le vocazioni nasce grazie a Medjugorje. Perché la Madonna ha scelto proprio questo momento per venire da noi? Il 13 maggio 1981, circa 50 giorni prima della prima apparizione, ci fu l'attentato al Papa. In Iran la situazione era molto tesa a causa della rivoluzione. Il comunismo sembrava avere molta forza. Dopo il Concilio, nella Chiesa c'erano molti rivolgimenti. Molti sacerdoti e frati abbandonarono il loro servizio. In parte, si lasciò che lo spirito secolare penetrasse troppo nella Chiesa. Si voleva piacere al mondo, e non al Signore. Qui siamo in Bosnia-Erzegovina. Qui la conciliazione tra culture e religioni diverse è un tema importante. Come può contribuire la Madonna affinché Islam e Cristianesimo convivano meglio? Pensi a Maria, l'unica donna di cui si parla nel Corano. Ella è stimata e grandemente venerata. Se i musulmani hanno questo alto concetto di Maria, allora possiamo camminare verso di Lei insieme a loro. Anche la Chiesa orientale venera molto Maria. Qui vengono sempre più ortodossi. Come è il contatto con altre diocesi o altri ordini? I Francescani sono una comunità aperta. Qui a Medjugorje ci sono sacerdoti dell'Argentina, degli Stati Uniti, dell'Italia e della Polonia. Sono tutti benvenuti. Abbiamo bisogno di sacerdoti che conoscono molte lingue. A Medjugorje si rimprovera anche una certa commercializzazione. In realtà, da questo luogo la gente vuole riportarsi a casa solo dei souvenir. Lei che cosa ne pensa? Secondo me, questo è del tutto normale. Quando si va allo stadio, ci sono in vendita anche articoli per tifosi. È possibile riportarsi un souvenir. Non c'è nulla di male. I veggenti hanno diritto ad una vita normale? Per esempio, hanno tutti una bella casa! Sì, perché no? Devono pur vivere da qualche parte! Ripensiamo ai primi tempi. I veggenti furono strappati da una vita del tutto normale. Non avevano più una vita privata, venivano assillati dalla gente giorno e notte. Messi giorno e notte di fronte a tutte le possibili domande, a cui rispondevano con grande pazienza. Se fosse stata una truffa, dopo un po' di tempo avrebbero certamente detto: "Scusate, lasciateci in pace! Non ce la facciamo più, non ne possiamo più!". Secondo Lei che cosa dice Gesù a questo proposito? Gesù appare regolarmente a Natale in braccio a Maria. Quindi direi che è presente! Nelle apparizioni Maria non si mette mai al centro. Per Lei sono importanti l'Eucarestia, la confessione, la riconciliazione, la preghiera, e così via. Come cambiano le persone? Trovano valori nuovi. Cambia il loro atteggiamento nei confronti di Dio, della vita e del prossimo. Percorrono strade nuove. Se uno è già stato a Medjugorje, ci ritorna? Quando le esperienze sono forti, le persone sentono di dover tornare. I veggenti avvertono la protezione della Madonna? Potrebbero perfino arrivare a divorziare? Anche loro sono esposti a delle tentazioni, come tutti noi. Non sono degli imbroglioni o dei bugiardi. In Austria, ed anche in altri Paesi europei, i fedeli si allontanano sempre di più dalle chiese. Invece qui trovano una forte spinta! Finora in Europa c'è stata una Chiesa popolare. In futuro ci sarà una "Chiesa discrezionale". Il singolo uomo deve decidere. Non ci sarà più la fede della folla che trascina gli altri. Bisogna credere per conto proprio. Qui a Medjugorje avviene proprio questo. Fonte : "MEDJUGORJE UN INVITO ALLA PREGHIERA