ASCOLTA TUA MADRE

SIAMO NEL MONDO, MA NON DI QUESTO MONDO


Perché proprio Medjugorje? Che cosa c'è dunque di così speciale in questa città? Spesso ci troviamo di fronte a queste due domande.La risposta ci viene offerta in po­che parole dall'Evangelista Giovan­ni. Egli ci racconta di Gesù, che in un diverbio con i Suoi oppositori, i teo­logi del tempo, ha detto: "Voi siete di quaggiù, io sono di lassù. Voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo" (Gv 8,23). Maria si riallaccia a queste parole di Suo Figlio. Già il 4 aprile 1984 stupì la veggente Marija Pavlovic e noi con una singolare promessa: "Desidero darvi messaggi come non è ancora mai successo in nessun luogo nella storia fin dall'inizio del mondo". 115 giugno 1986 ne spiegò i motivi: "Questo mondo incredulo va­ga nelle tenebre. Desidero che tutti voi diventiate un riflesso di Gesù (già in questo mondo)".Durante il Secondo Concilio Vaticano la Chiesa cattolica, piena di buona volontà, ha proposto al mondo il dialogo. Ma ben presto si è dimostrato che il mondo non vuole nessun dialogo, vuole un accomo­damento. È guidato da un potere di natura politica e scientifica. A questo si aggiunge la forza dei mass media e degli uomini di scienza, della stampa e della scuola, che si comportano immancabilmente come fossero un magistero. Questo mondo esprime una sopravvalutazione della vita terrena, che non di rado sfocia in una divinizzazione. Perfino dai Cristiani vengono dimenticate le parole di Gesù: lo non sono di questo mondo, il mio messaggio è un messaggio di vita eterna in un altro mon­do. E proprio questo ci ricorda Maria a Medjugorje, ormai già da 28 anni. Il 27 no­vembre 1986 disse nel Suo messaggio: "Desidero che comprendiate che la vita terrena è molto breve in confronto a quel­la eterna. Dunque scegliete Dio!". E un anno più tardi rafforzò questo concetto: "Questo è lo scopo della mia venuta", non dare appoggio al nostro mondo terreno di benessere, bensì risvegliarci e condurci con decisione in Paradiso. Fin dall'illuminismo, dunque da 200 an­ni, i Cristiani cercano di adeguarsi al mon­do. Hanno paura di non essere presi sul serio dal mondo e di non appartenervi. AI contrario, Maria esorta alla conversione, ad allontanarsi dai criteri e dalle misure del mondo, dalle tendenze della nostra epoca. Medjugorje è contro l'adeguamento allo spirito del tempo, perciò è di così grande importanza. "Non ancora, nella storia, fin dall'inizio del mondo". Questa espressione fa pensare. Dunque l'uomo dai tempi del Paradiso non si era mai trovato davanti ad una tale scelta come oggi: accettare la sua condizione di creatura oppure ribellarvisi e cercare di cacciare Dio dal creato e di far­si egli stesso creatore - un tentativo che può finire solo in una totale decadenza.In occasione dell'apertura delle celebrazioni per il giubileo dei 150 anni delle apparizioni di Lourdes, il Cardinale Dias ha detto: "Questo mondo affonda nella palude del secolarismo, davanti a cui sta un mondo senza Dio". La stampa cat­tolica dopo questo discorso ha parlato di u­na visione apocalittica. Ma ad ottobre del 2006 la Madonna si é espressa in modo si­mile, seppure con più tenerezza: "Voi oggi non vi rendete conto che Dio vi offre una grande possibilità, di convertirvi e vivere nella pace e nell'amore. Siete così ciechi e legati alle cose terrene, e pensate alla vita terrena. Dio mi ha mandato per condurvi alla vita eterna". La situazione dell'umanità é dunque drammatica e Maria a Medjugorje vuole mettercela davanti agli occhi. Sicuramen­te non é un caso che sia apparsa per la pri­ma volta nel giorno della nascita di Gio­vanni Battista. Anche Lei è diventata una che grida nel deserto del mondo moderno, pianeta sulla strada dell'autodistruzione, ma non a causa di bombe atomiche o all'i­drogeno (come si é a lungo temuto), bensì a causa di orribili esperimenti con la vita. Un parlamento ha già legalizzato i tenta­tivi di dare vita a chimere, incroci tra uomo e animali, come la famosa sfinge dell'anti­co Egitto. Questi mostri si sono sempre aggirati nella mente dell'uomo. Ma oggi prendono forma concreta e, a parte la Chiesa cattolica, questo non sembra preoccupare quasi nessuno. I pericoli che incombono su di noi per mano di minirobot dovrebbero destare paure ancora più grandi: nella peggiore delle ipotesi, nel gi­ro di pochi giorni potrebbero trasformare il pianeta terra in un deserto senza vita. Nel 2007 ci sono stati nel mondo 658 attentati suicidi. Gli uomini sono sempre più pronti a trascinare improvvisamente nella morte non solo sé stessi, ma quante più persone sia possibile. Ci tornano alla mente le parole di Gesù nell'ultima notte prima della Sua crocifis­sione: "Vegliate e pregate per non entrare in tentazione" (Mc 14,38). Anche Pietro, il Suo primo rappresentante, ripete nella Sua lettera: "Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone rug­gente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede" (1 Pt 5,8). Il 25 gennaio 1991 Maria rese attuali per la nostra epoca funesta le parole appena citate: "Satana é forte e vuole distruggere non solo la vita degli uomini, ma anche la natura e il pianeta su cui vivete. Perciò pregate per proteggere voi stessi attraver­so la preghiera con la benedizione divina della pace". La Madonna lo dice inequivo­cabilmente: il nemico del Signore vuole di­struggere la vita, il cui apice sono l'uomo, la natura e il pianeta su cui viviamo. Dunque é in gioco tutto. Davanti al retroscena di questi pericoli così concreti, la risposta alla domanda "Perché proprio Medjugorje?" dovrebbe ri­sultare facile e semplice: perché ci trovia­mo nell'ora più difficile del destino dell'u­manità. E allora Maria, la donna della ge­nesi e dell'apocalisse (come il Cardinale Dias l'ha definita a Lourdes), del primo e dell'ultimo libro della Sacra Scrittura, a Medjugorje ci invita ad una coscienza ra­dicalmente nuova e si comprende come mai così tante persone cerchino orienta­mento e sostegno in questa atmosfera e nei messaggi della Madonna. Un grande quotidiano tedesco (FAZ) ha detto bene quando ha lasciato che un suo autore scri­vesse: se non ci fosse Medjugorje, biso­gnerebbe inventarla! Medjugorje é la ri­sposta chiara ad un'epoca che vuole ri­scattare sé stessa. A Medjugorje gli uomi­ni si riconoscono nuovamente nel loro creatore, nel loro salvatore e nella vera vi­ta, ossia la vita eterna. - Alfons Sarrach - MEDJUGORJE UN INVITO ALLA PREGHIERA -