Cari figli, oggi vi invito di nuovo alla conversione. Figlioli, non siete abbastanza santi e non irradiate santità agli altri, perciò pregate, pregate, pregate e lavorate sulla conversione personale affinchè siate segno dell’amore di Dio per gli altri. Io sono con voi e vi guido verso l’eternità alla quale deve anelare ogni cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. - www.medjugorje.hr. -Ricercare la volontà di Dio, perché è la volontà di Dio che ci guida sul cammino della nostra santità. Ci sembra una parola grossa la santità. Pure era una parola usuale tra i primi cristiani. San Paolo nella sue lettere: “salutatemi i santi di Corinto; salutatemi i santi di Efeso” per dire i cristiani, perché un cristiano che vive in grazia di Dio è un santo. La santità è tutta qui, non è nel cercare cose straordinarie. Guardate la santità della Madonna; che santità semplice! Le tre qualità principali di Maria: l’umiltà, l’obbedienza, la purezza. La Madonna non ha fatto alcun miracolo; episodi di opere straordinarie da Lei compiute nella Sua vita terrena non ci sono. Una vita umile, una vita semplice, una vita totalmente volta alla ricerca della volontà di Dio. Nel ritrovare Gesù nel Tempio, è così spontanea la Sua domanda: “ Figlio, perché ci hai fatto questo? Tuo padre ed io angosciati ti cercavamo ..” Tre giorni! Loro che vivevano per quel Bambino… sarebbe bastato che avesse detto loro: “andate avanti che io vi raggiungo dopo”! Gesù dà una risposta che Giuseppe e Maria non comprendono. Non hanno chiesto alcuna spiegazione. Hanno accettato, hanno capito: era la volontà di Dio. Non occorreva cercare altro. La via della santità è l’unica cosa veramente necessaria alla nostra esistenza. Possiamo avere tutte le cose che vanno bene: salute, lavoro, …. Possiamo soffrire la fame, il freddo,… Penso a San Paolo: ha sofferto fame, freddo, persecuzioni… tutte cose che passano. Noi abbiamo troppo spesso lo sguardo rivolto verso la vita terrena. Ci si affanna con tutte le forze orientate al guadagno, alla carriera, al successo, e se non si raggiunge il guadagno, la carriera, il successo sembra che la vita sia un fallimento. E invece si dovrebbe lasciare tutto per la vita eterna, perché la vita continua dopo la morte. Desiderare dei beni non è un male, purché se ne faccia buon uso; quindi senza idolatrarli. Avete presente quel Marcello di Milano, ricchissimo industriale che ha dato tutto ai poveri e si è fatto missionario? Ci sono tanti santi che erano ricchi, che hanno lasciato tutto per amore di Gesù, perché hanno capito ciò che conta veramente. Se alla fine della vita vediamo che tutte le cose ci sono andate storte ma ci salviamo l’anima, la nostra vita è un successo. Se invece tutto ci fosse andato secondo i nostri desideri ed aspirazioni, ma non ci salviamo l’anima, la vita è un fallimento. Perché? Perché sappiamo che la vita è eterna, qui sulla terra anche se vivessimo più di cent’anni. Per tanti Santi è passato poco tempo, pensate un po’ a San Luigi, 24 anni, Santa Teresina di Lisieux la stessa età, pensate ai pastorelli di Fatima, è bastato così poco per vivere eternamente con Dio! Ci sono anche tanti santi che hanno vissuto a lungo, pensate a Sant’Antonio Abate che ha avuto una vita lunga, come pure Giovanni Paolo II… Che grande santo! Io lo invoco sempre e vedo che è di una efficacia straordinaria. Ecco quello che conta nella vita. La Madonna ce lo ricorda: cercate la “…volontà di Dio sul cammino della vostra santità.” Alla fine di questa vita le sentenze sono due: “Venite con me benedetti nella gioia eterna!” o “Via da me maledetti al fuoco eterno!”. Non esiste una terza via. Una volta un demonio disse durante un esorcismo: “Ci sono nell’Inferno tante donne che voi sulla terra stimavate bellissime”. Anche la bellezza è un talento a doppio senso, secondo come viene usato; così la salute, così tutto quello che abbiamo, anche la malattia è un talento, anche la malattia può farci diventare grandi santi. Ci sono tanti santi che hanno passato la vita intera da malati eppure hanno capito che quella era per loro la volontà di Dio e quindi era la strada della santità. La Madonna ce lo ricorda “… che lo Spirito Santo vi guidi nella ricerca della volontà di Dio…”. Chiediamo allo Spirito Santo la grazia di guidarci nella ricerca della volontà di Dio, di seguirla fedelmente nella buona o nella cattiva sorte. Questo è il cammino verso la santità. Sant’Alfonso de’ Liguori amava ripetere: “Chi prega certamente si salva, chi non prega certamente si danna”. Vi dicevo altre volte che alle persone che ricevo do sempre un foglio con i dieci comandamenti e dandoli ricordo l’episodio del Vangelo di quel giovane ricco che va da Gesù e gli chiede: “Maestro buono, come si fa ad andare in Paradiso?”. A lui Gesù risponde: “Osserva i comandamenti” e aggiungo anche questa osservazione: io mi sono laureato in giurisprudenza, come già vi ho detto l’altro mese, migliaia di leggi che dovevo imparare a memoria… gli uomini sono complicati, Dio è semplice: ci ha dato dieci comandamenti, tutti ugualmente importanti. Come si fa ad osservarli? Il segreto c’è. Chi è lontano dalla preghiera è lontano dalla ricerca della volontà di Dio e quindi dalla ricerca della via della salvezza. Convertitevi finché siete in tempo! Il Signore per tutti vuole il Paradiso “Non voglio la morte del peccatore ma che si converta e viva!” E dà a tutti mille occasioni per convertirsi, per pentirsi. Il Sacramento della Confessione, efficacissimo, applica il sangue di Gesù versato per i nostri peccati, per perdonare ogni nostra colpa. “…e cercate, nel silenzio del vostro cuore,…” Dio parla nel silenzio, nell’intimità, non ci parla attraverso il televisore o in mezzo alla confusione, ci parla nel silenzio. “…la salvezza della vostra anima e nutritela con la preghiera.” Quando capisci qual è la via della salvezza, devi mantenerla con la preghiera, perché se non la conservi con la preghiera la perdi! Ecco perché Gesù ha detto nell’Orto degli Ulivi “Vigilate e pregate per non cadere in tentazione”. E’ impossibile resistere alle tentazioni solo con la nostra buona volontà . E’ necessaria la grazia di Dio, è necessaria la preghiera. Per salvarsi è indispensabile la preghiera. - Padre Gabriele Amorth -
MESSAGGIO DA MEDJUGORJE DEL 25 AGOSTO 2009
Cari figli, oggi vi invito di nuovo alla conversione. Figlioli, non siete abbastanza santi e non irradiate santità agli altri, perciò pregate, pregate, pregate e lavorate sulla conversione personale affinchè siate segno dell’amore di Dio per gli altri. Io sono con voi e vi guido verso l’eternità alla quale deve anelare ogni cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. - www.medjugorje.hr. -Ricercare la volontà di Dio, perché è la volontà di Dio che ci guida sul cammino della nostra santità. Ci sembra una parola grossa la santità. Pure era una parola usuale tra i primi cristiani. San Paolo nella sue lettere: “salutatemi i santi di Corinto; salutatemi i santi di Efeso” per dire i cristiani, perché un cristiano che vive in grazia di Dio è un santo. La santità è tutta qui, non è nel cercare cose straordinarie. Guardate la santità della Madonna; che santità semplice! Le tre qualità principali di Maria: l’umiltà, l’obbedienza, la purezza. La Madonna non ha fatto alcun miracolo; episodi di opere straordinarie da Lei compiute nella Sua vita terrena non ci sono. Una vita umile, una vita semplice, una vita totalmente volta alla ricerca della volontà di Dio. Nel ritrovare Gesù nel Tempio, è così spontanea la Sua domanda: “ Figlio, perché ci hai fatto questo? Tuo padre ed io angosciati ti cercavamo ..” Tre giorni! Loro che vivevano per quel Bambino… sarebbe bastato che avesse detto loro: “andate avanti che io vi raggiungo dopo”! Gesù dà una risposta che Giuseppe e Maria non comprendono. Non hanno chiesto alcuna spiegazione. Hanno accettato, hanno capito: era la volontà di Dio. Non occorreva cercare altro. La via della santità è l’unica cosa veramente necessaria alla nostra esistenza. Possiamo avere tutte le cose che vanno bene: salute, lavoro, …. Possiamo soffrire la fame, il freddo,… Penso a San Paolo: ha sofferto fame, freddo, persecuzioni… tutte cose che passano. Noi abbiamo troppo spesso lo sguardo rivolto verso la vita terrena. Ci si affanna con tutte le forze orientate al guadagno, alla carriera, al successo, e se non si raggiunge il guadagno, la carriera, il successo sembra che la vita sia un fallimento. E invece si dovrebbe lasciare tutto per la vita eterna, perché la vita continua dopo la morte. Desiderare dei beni non è un male, purché se ne faccia buon uso; quindi senza idolatrarli. Avete presente quel Marcello di Milano, ricchissimo industriale che ha dato tutto ai poveri e si è fatto missionario? Ci sono tanti santi che erano ricchi, che hanno lasciato tutto per amore di Gesù, perché hanno capito ciò che conta veramente. Se alla fine della vita vediamo che tutte le cose ci sono andate storte ma ci salviamo l’anima, la nostra vita è un successo. Se invece tutto ci fosse andato secondo i nostri desideri ed aspirazioni, ma non ci salviamo l’anima, la vita è un fallimento. Perché? Perché sappiamo che la vita è eterna, qui sulla terra anche se vivessimo più di cent’anni. Per tanti Santi è passato poco tempo, pensate un po’ a San Luigi, 24 anni, Santa Teresina di Lisieux la stessa età, pensate ai pastorelli di Fatima, è bastato così poco per vivere eternamente con Dio! Ci sono anche tanti santi che hanno vissuto a lungo, pensate a Sant’Antonio Abate che ha avuto una vita lunga, come pure Giovanni Paolo II… Che grande santo! Io lo invoco sempre e vedo che è di una efficacia straordinaria. Ecco quello che conta nella vita. La Madonna ce lo ricorda: cercate la “…volontà di Dio sul cammino della vostra santità.” Alla fine di questa vita le sentenze sono due: “Venite con me benedetti nella gioia eterna!” o “Via da me maledetti al fuoco eterno!”. Non esiste una terza via. Una volta un demonio disse durante un esorcismo: “Ci sono nell’Inferno tante donne che voi sulla terra stimavate bellissime”. Anche la bellezza è un talento a doppio senso, secondo come viene usato; così la salute, così tutto quello che abbiamo, anche la malattia è un talento, anche la malattia può farci diventare grandi santi. Ci sono tanti santi che hanno passato la vita intera da malati eppure hanno capito che quella era per loro la volontà di Dio e quindi era la strada della santità. La Madonna ce lo ricorda “… che lo Spirito Santo vi guidi nella ricerca della volontà di Dio…”. Chiediamo allo Spirito Santo la grazia di guidarci nella ricerca della volontà di Dio, di seguirla fedelmente nella buona o nella cattiva sorte. Questo è il cammino verso la santità. Sant’Alfonso de’ Liguori amava ripetere: “Chi prega certamente si salva, chi non prega certamente si danna”. Vi dicevo altre volte che alle persone che ricevo do sempre un foglio con i dieci comandamenti e dandoli ricordo l’episodio del Vangelo di quel giovane ricco che va da Gesù e gli chiede: “Maestro buono, come si fa ad andare in Paradiso?”. A lui Gesù risponde: “Osserva i comandamenti” e aggiungo anche questa osservazione: io mi sono laureato in giurisprudenza, come già vi ho detto l’altro mese, migliaia di leggi che dovevo imparare a memoria… gli uomini sono complicati, Dio è semplice: ci ha dato dieci comandamenti, tutti ugualmente importanti. Come si fa ad osservarli? Il segreto c’è. Chi è lontano dalla preghiera è lontano dalla ricerca della volontà di Dio e quindi dalla ricerca della via della salvezza. Convertitevi finché siete in tempo! Il Signore per tutti vuole il Paradiso “Non voglio la morte del peccatore ma che si converta e viva!” E dà a tutti mille occasioni per convertirsi, per pentirsi. Il Sacramento della Confessione, efficacissimo, applica il sangue di Gesù versato per i nostri peccati, per perdonare ogni nostra colpa. “…e cercate, nel silenzio del vostro cuore,…” Dio parla nel silenzio, nell’intimità, non ci parla attraverso il televisore o in mezzo alla confusione, ci parla nel silenzio. “…la salvezza della vostra anima e nutritela con la preghiera.” Quando capisci qual è la via della salvezza, devi mantenerla con la preghiera, perché se non la conservi con la preghiera la perdi! Ecco perché Gesù ha detto nell’Orto degli Ulivi “Vigilate e pregate per non cadere in tentazione”. E’ impossibile resistere alle tentazioni solo con la nostra buona volontà . E’ necessaria la grazia di Dio, è necessaria la preghiera. Per salvarsi è indispensabile la preghiera. - Padre Gabriele Amorth -