ASCOLTA TUA MADRE

LA PREGHIERA DEL CUORE: IL ROSARIO - PARTE SECONDA


Pregare significa vedere GesùNoi conosciamo Cristo attraverso il Vangelo ed anche attraverso la vita della Chiesa. Lo Spirito Santo è Colui che ci conduce ed illumina per conoscere la vita di Cristo, per vedere il Suo Volto ed essere felici. "Tutti ti cercano" (Mc 1,37). tutti ti vogliono vedere, hanno detto i discepoli a Gesù. Perché tutte le volte che Lo incontravano, gli infermi guarivano, gli infelici erano consolati, tutti rimanevano affascinati dalle parole che uscivano dalla Sua bocca. Pregare è incontrare Gesù! Pregare è vedere Gesù! Lo Spirito Santo mi illumina perché io possa conoscere Gesù ed amarLo. Durante la preghiera, mi ispira e mi fa desiderare di fare quello che Gesù ha fatto, mi fa desiderare di imitarLo. Ecco il supremo dovere del Cristiano: assomigliare a Cristo, vivere come Lui ha vissuto! In Antiochia, i pagani hanno dato, per la prima volta, un nome ai discepoli di Gesù. Li hanno chiamati: "Cristiani", cioè, quelli che assomigliano a Cristo, quelli che fanno quello che Cristo ha fatto. Noi dobbiamo sforzarci di assomigliare a Lui che è nostro fratello e nostro Salvatore. Se ricordate, quando Mosè è disceso dal Sinai, risplendeva. Era avvolto dalla luce di Dio, aveva il volto bagnato di luce. Si era incontrato con l'Altissimo. Dio gli aveva parlato. Durante quegli ineffabili incontri, mentre Mosè ascoltava, la luce di Dio penetrava in lui, lo illuminava, lo faceva risplendere. Mosè, il grande orante, è stato capace di realizzare il progetto di Dio, la volontà di Dio sul popolo prescelto. La persona che prega, sta sempre davanti a Dio e Dio la illumina. La preghiera è la luce che mi illumina per realizzare la mia missione. Mi illumina per conoscere il mio prossimo, chi mi sta vicino, per non rifiutarlo ma amarlo.Nella preghiera, lo Spirito Santo mi fa conoscere Dio, il prossimo, me stesso. Gesù pietra angolarePregate ogni giorno, pregate il Rosario" . Perché? Perché il Rosario è la biografia, il curriculum vitae del Signore e della Beata Vergine. Pregare il Rosario, significa meditare sulla vita di Cristo nello stesso Spirito che ha ispirato il Vangelo e che ora ispira noi a meditare sulla vita di Cristo per amarLo. Tutti sanno quello che il Signore ha voluto insegnare con la parabola dei due costruttori (cfr.Lc 6,47-49). Uno è andato ad edificare la sua casa sulla roccia e l'altro sulla sabbia.Quando sono sopraggiunte le piogge, quelle terre sono state inondate. La sabbia si è smossa, come fosse viva, e la casa edificata sopra ha iniziato a tremare fino ad essere distrutta completamente. Invece, la casa costruita sulla roccia èrimasta integra. Possiamo immaginare la rabbia di colui che ha fatto costruire la casa sulla sabbia. Egli ha pagato la stessa somma, la casa rovinata è costata come l'altra. Però, quell'uomo non ha voluto dare ascolto all'esperienza delle altre persone che l'avevano avvertito, affermando che erano necessari buoni cementi e che non si poteva costruire sulla sabbia mobile. Il fondamento della famiglia si trova in Cristo, unica pietra angolare! Quanti hanno, purtroppo, costruito la famiglia sulla sabbia della loro idea personale che poi si è sgretolata! Per questo, è molto importante sapere cosa vuole il Signore da me, come devo costruire la mia vita, in quale casa, in quale luogo. La Madonna ti indirizza nel posto giusto per contribuire alla edificazione della Chiesa. Perciò, ci invita alla preghiera perché possiamo conoscere il significato profondo della nostra vita. Il maligno ha messo l'idea di abortire, nella mente dei genitori che non pregano. Ecco la guerra! Guerra significa morte. Esistono milioni di morti provocati da genitori che hanno voluto assassinare i loro figli. Per una persona che prega è facile capire cosa significa la parola "aborto" - uccidere il proprio figlio -, ma per una persona che non prega, che non èstata illuminata, non è possibile capirlo perché pensa che è una libera scelta che dipende dalla sua personale decisione e che, se non Messaggio del 25 aprile 1998Cari figli, oggi vi invito ad aprirvi a Dio con la preghiera come un fiore si apre ai raggi del sole del mattino. Figlioli non abbiate paura. Io sono con voi e intercedo presso Dio per ognuno di voi, perché il vostro cuore accetti il dono della conversione. Solo così, figlioli, capirete l'importanza della grazia in questi tempi e Dio vi diventerà più vicino. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.  Ma come si può accettare che, dopo duemila anni di Vangelo, delle persone battezzate che si chiamano Cristiani, possano decidere di abortire? Unicamente, perché la chiesa familiare ha dimenticato la preghiera e si è trovata nelle tenebre, senza fede, nel vuoto morale e cerca di colmare quel vuoto con nuove forme di schiavitù; perché manca l'incontro con Dio, manca la luce dell'incontro che ha avuto Mosè. Chi ha visto, ha l'esperienza interiore della verità e può distinguere il bene dal male. Chi non prega, non può affrontare, con verità e forza le difficoltà della vita. Devi conoscere la croce della tua Chiesa, e come novella Veronica, asciugare il volto della Chiesa sofferente con il fazzoletto del tuo amore. Messaggio del 18 dicembre 1986Cari figli, di nuovo oggi desidero invitarvi alla preghiera. Quando pregate, voi siete molto più belli: come i fiori che dopo la neve mostrano tutta la loro bellezza e tutti i colori diventano indescrivibili. Così anche voi, cari figli, dopo la preghiera mostrate davanti a Dio tutta la bellezza per divenirgli cari. Perciò, cari figli, pregate e aprite il vostro interno al Signore perché Lui faccia di voi un armonioso e bel fiore per il Paradiso. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! La lampadaMi voglio, adesso, riferire alla parabola delle dieci vergini (cfr.Mt 25,1-13). La sposa scelse dieci fanciulle amiche affinché l'accompagnassero alle nozze. Esse dovevano restare con lei sveglie, con le loro lampade, aspettando l'arrivo dello sposo. Cinque di esse non considerarono come un privilegio la fiducia che la sposa aveva riposto in loro; si sentirono stanche e andarono a dormire. Dimenticarono le lampade, dimenticarono l'olio, dimenticarono tutto pensando che, all'arrivo dello sposo, le altre cinque ragazze le avrebbero avvisate ed esse avrebbero fatto in tempo a riceverlo. Ma non fii così! Ecco che, quando arrivò lo sposo, non ebbero il tempo di accendere le lampade, mancava l'olio, mancava tutto. Le vergini sagge, che erano rimaste vegliando, entrarono insieme alla sposa e andarono al banchetto, quelle stolte rimasero fuori. Dice la parabola: la porta fii chiusa. Quando le giovani stolte riuscirono ad accendere le loro lampade, bussarono alla porta con insistenza: Aprici siamo amiche. Però era troppo tardi e ncevettero questa risposta: "Non vi conosco" Ricordate anche la porta chiusa dell'Arca di Noè: "Il Signore chiuse la porta dietro a Noè " (cfr.Gn 7,16). Quando incominciò il diluvio, molti avrebbero voluto entrare però la porta non fii aperta perché era troppo tardi. Nella parabola delle vergini, carissimi fratelli, io vedo la lampada che la Chiesa ha ricevuto fin dal suo inizio. Siamo, quindi, responsabili dell'incarico che riceviamo durante la nostra vita, siamo responsabili della nostra missione.Tu puoi rifiutare la tua lampada. Bene! Puoi dimenticarla. Bene! Puoi addormentarti. Bene! Ma cosa succede dopo? Che non hai la luce per seguire il vero cammino che porta alla vita, non puoi trovare la porta! Se noi non teniamo la lampada accesa ci troviamo nelle tenebre, nell'indecisione, non possiamo accogliere gli altri. Una persona, in uno spazio sconosciuto e senza luce, non si muove, ha paura. La vita è un mistero, non sappiamo quello che succederà in flituro. Ogni istante è nuovo, ogni esperienza è nuova. Ma la persona che non ha paura davanti alle situazioni e alle avversità della vita, è quella che tiene la lampada accesa e, quando arriva un momento difficile, può scegliere di accettare la volontà di Dio con forza, generosità e gioia. Purtroppo, molti sono nelle tenebre come infermi che non possono muoversi perché hanno dimenticato la lampada e non sanno dare un senso alla loro vita. Cosa succede negli ospedali? Chi può curare tutti i malati del mondo? Non esiste, carissimi, una medicina né esistono scienziati che possono aiutare tutte le persone. Non esistono. No!, perché chi non può illuminare non può aiutare. Noi dobbiamo sapere che è la Chiesa che ha l'unica risposta valida: il dono della preghiera, per illuminare ogni istante della nostra esistenza. Sono molte le malattie incurabili del nostro tempo che sono diventate tali perché sono malattie dello spirito. La persona ha bisogno di certezza! La normalità è la pace, non la guerra! La normalità è la tranquillità, non il nervosismo! La normalità è la sicurezza, non il vuoto! La normalità è la certezza, non il dubbio! La persona che non prega, ben presto si ammala spiritualmente. Vedrete che, tra poco, negli ospedali i medici daranno un consiglio: Andate, imparate e pregate, cominciate a pregare. Ma sarà troppo tardi! Messaggio del 25 gennaio 1982Mi commuovono molto le vostre preghiere, specialmente il vostro rosario quotidiano.  La preghiera è sempre nuovaQuando tu preghi il Rosario, per ogni Ave Maria io vedo una goccia cadere nella tua lampada e riempire la Chiesa di luce. Una nuova luce, nuova grazia, una nuova benedizione che puoi ottenere oggi e domani e ogni giorno. Questo è un dono straordinario! La preghiera è sempre nuova, non si ripete mai. Lo Spirito Santo fa sempre nuove tutte le cose, perciò pregare non significa ripetere la stessa cosa. Quando si prega con il cuore è sempre nuova preghiera. Il sole che illumina è sempre nuovo in ogni momento, sempre nuova luce. Dal giorno in cui è stato creato non si ripete mai. Se smettesse di illuminare tutto giacerebbe nelle tenebre, mancherebbe la vita, sarebbe una catastrofe. Il sole non ripete i suoi raggi, sono sempre nuovi raggi. L'acqua che sgorga pulita e fresca dalla sorgente non si ripete. Proviene dallo stesso luogo, dalla stessa pietra, però in ogni istante è sempre nuova. Una madre non ripete i suoi figli, essi sono sempre nuovi e diversi anche se la madre è la stessa. Solo i pagani e i farisei possono ripetere formule, lo Spirito Santo invece non ci fa dire preghiere sempre uguali perché, ogni volta che preghiamo, si rinnova un dono d'amore. Per questo, voglio dirvi: non temete di prendere il Rosario per incominciare la vostra preghiera quotidiana. Se volete fare qualcosa di grande durante la vostra vita terrena, iniziate a pregare perché questa è la cosa più grande che possiate fare. Porta il dono a quelli che amiSe vuoi trasmettere a quelli che ami, alla tua famiglia, una grazia che crescerà in loro trasmettigli il dono della preghiera. Al giorno d'oggi mancano maestri della preghiera, mancano scuole di preghiera e si ha la decadenza dell'amore. Mancano educatori, maestri del bene, mancano sacerdoti santi e mancano, nel mondo, la conoscenza di Dio, l'amore, i valori divini. Per questo, è importante rinnovare la preghiera all'interno della famiglia. Se vuoi diventare maestro della preghiera, tu devi iniziare a vivere la preghiera nella tua famiglia, trasmetterla con entusiasmo a quelli che ami e aiutare a sviluppare questo dono pregando con loro. Il dono della preghiera trasforma la nostra vita. Un gruppo di vescovi americani è rimasto a Medjugorje una settimana. Dopo che ho distribuito i Rosari benedetti, uno di loro ha esclamato pieno di stupore: "Padre, il mio Rosario ha cambiato colore!". Sono molte le persone che in questi anni mi hanno detto la stessa cosa. Io ho sempre risposto: "Se il tuo Rosario ha cambiato colore non lo so, posso soltanto assicurarti che il Rosario cambia l'uomo che lo prega". - Jozo Zovko tratto da "Ecco tua Madre"