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CHI COMANDA NON PUO' AVERE UNA DOPPIA MORALE


"In Italia, oggi, la sola morale è quella, paradossalmente, di non aver morale": lo afferma, senza mezzi termini, il Vescovo di Melfi- Irsina, Monsignor Gianfranco Todisco. E aggiunge: " non è pensabile affermare che la vita privata sia distinta da quella pubblica, si otterrebbe così il risultato di legittimare una doppia morale. Chi comanda, innanzi tutto, dia il buon esempio". A chi allude?: " a nessuno nel particolare. Ma il discorso credo sia di stretta attualità in questi tempi nei quali l'Italia sembra il Paese dei balocchi, in cui tutto è permesso e tollerato, persino frugare nella vita privata o spubblicare le persone sui media". Si riferisce al caso del Direttore di Avvenire, Boffo?: " esattamente, proprio a lui. Ma in questo caso penso che si sia voluto ferire il giornalista per attaccare la Chiesa italiana, qualcuno la vuole far tacere, ridurre alla Chiesa del silenzio. Bisogna aver rispetto per la persona anche nel caso di eventuali fragilità. Del resto la Chiesa mai ha fatto mistero o calato il velo sulle sue fragilità personali, se sussistenti". Dunque lei esprime la sua solidarietà al Direttore di Avvenire: " la mia piena e totale solidarietà di Pastore e di Vescovo, ma soprattutto di cattolico. Il giornale Avvenire, con la dovuta cautela, ha avuto il coraggio di pubblicare notizie e commenti e quindi ha svolto pienamente e con dilgenza il suo ruolo". Poi un'affondo: " penso che l'Italia stia dando davvero un pessimo esempio. Credo che da noi il vero e reale problema sia di natura morale ed etica. Mi sembra che la sola etica esistente oggi è quella di non avere etica, di rinnegarla in nome di valori e idoli quali il successo ad ogni costo, il denaro, la vittoria facile". Aggiunge: " erroneamente si ritiene, in nome di una vita spensierata, che tutto sia lecito per arrivare alla meta e ci si sbaglia. Siamo davanti ad una perciolosa cultura della vittoria ad ogni costo che ci porta alla rovina". Bisogna vivere nella verità, dunque: " certo, è indispensabile, fondamentale. Una vita senza la verità porta alla distruzione. Non bisogna aver paura e tanto meno temere la verità. Nessuno ha il diritto di togliere la verità e la libertà agli altri". Penso che quell'attacco fosse una ripicca, un assalto alla Chiesa che si pretende taccia davanti alle cosa sbagliate. Insomma, una chiesa silente. Invece la Chiesa ha il diritto e aggiungo il dovere di denunciare le cose che non vanno bene". Intanto è riesplosa la polemica sui clandestini ,con la relativa richiesta di informativa della Unione Europea: " vorrei in primo luogo precisare che il termine clandestino è brutto, molto brutto ed anche discriminatorio". Poi aggiunge: " indubbiamente il Governo deve fare qualche cosa in tema di flussi migratori e su questo non esistono dubbi. Ma da Pastore e da cattolico non posso non denunciare che i respingimenti in mare aperto sono del tutto contrari all'etica cristiana". Per quale ragione?: " nella maggior parte dei casi si tratta di poveri disgraziati che sfuggono dalla fame o da situazioni intollerabili. Mi sembra inumano, in ogni caso, non dare loro soccorso". Ma se esistono casi di persone non in regola?: " io non parlo di flussi incontrollati. Ma questa verifica vada fatta in condizioni di civiltà e rispetto per la dignità umana e non rispedendoli a priori in Libia, in autentici lager e in condizioni di invivibilità. Poi non è detto che tutti siano non meritevoli di asilo, anzi mi sembra che nell 'ultimo caso, ci fossero molte persone provenienti da nazioni che hanno diritto all'asilo e al rifugio.Pertanto ribadisco che è auspicabile e giusto dare loro accoglienza e solidarietà, verificando se le condizioni dell'asilo sussistono, ma tutelando al contempo la loro dignità e il diritto alla vita". Aggiunge: " un Paese civile si vede anche da queste cose, lo ripeto, in nome della sicurezza, non possiamo perdere il senso di umanità". - Bruno Volpe - Pontifex -