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AUTOGRILL PIENI DI LIBRI ANTI-CATTOLICI. PERCHÈ?


Da molti mesi, nelle stazioni di servizio del gruppo "Autogrill", la maggior parte (per non dire la totalità) dei libri "religiosi" che si trovano negli scaffali sono di questo tenore: 1. "La santa casta della Chiesa - 2000 anni di intrighi, delitti, lussuria, inganni e mercimonio tra papi, vescovi, sacerdoti e cardinali" - Claudio Rendina 2. "Vaticano S.p.a. - Da un archivio segreto la verità sugli scandali finanziari e politici della Chiesa" - Gianluigi Nuzzi 3. "Il libro che la tua chiesa non ti farebbe mai leggere" - Tim C. Leedom e Maria Murdy 4. "Il vangelo che la tua chiesa non ti farebbe mai leggere" - Tim Newton 5. "Disputa su Dio e dintorni" di Augias e Mancuso (e si sa da che parte stanno...) ecc, ecc..... Insomma quasi tutti titoli anticattolici e faziosi a senso unico. Una assoluta predominanza di libri anticattolici, temperata raramente solo talvolta dalla presenza dell'ultimo libro di Magdi Allam e poco altro. Ma anche romanzi come (presenti in tutte le librerie) 6. "Angeli e demoni" (si ridicolizza la Chiesa e il Carmerlengo) 7. "Io sono Dio" di Faletti (Attenzione svelo l'assassino, se non volete saperlo fermatevi qui: alla fine risulta che il folle assassino che fa esplodere i palazzi è il prete!) I dirigenti autogrill dicono che i loro titoli rispecchiano le "classifiche ufficiali" di vendita. Peccato che non esistano classifiche "ufficiali" di vendita, e che quelle esistenti siano falsate da metodologie discutibili. Ad esempio escludano debitamente le librerie cattoliche. Cercando su internet le classifiche settimanali di vendita correnti risultano fuoriusciti (ammesso ci siano mai stati) i titoli-spazzatura che ancora invadono il reparto libri di Autogrill. Ad esempio sulla classifica di BOL.IT non sono presenti. Invece uno dei best seller delle ultime settimane è stato l'ultima Enciclica di Papa Benedetto, salita fino alla top list dei libri più venduti, ma le classifiche ufficiali non ne tengono conto (Non si capisce perchè anche perchè i libri anticattolici ci sono e vengono fatti passare come "saggistica"). Vedremo mai comparire l'Enciclica negli scaffali degli autogrill? Oppure è uno di quei libri che Autogrill non ti faranno mai leggere?Con questa politica si forza il mercato e si fa propaganda anticattolica. Con una propaganda simile, fatta in luoghi di grande transito, come gli Autogrill, è chiaro che si crea artificialmente un mercato per certa roba. Non credo che il libro "Il libro che la tua chiesa non ti farebbe mai leggere" diventerebbe mai un best-seller lasciato a se stesso. A meno che, appunto, non lo si sbatta impilato a decine sugli scaffali degli autogrill. E allora perchè non lo si fa con libri cattolici? Questa è una scelta culturale e non semplice logica di mercato. Inoltre si noti una palese parzialità anche nel MODO come sono esposti questi libri. Spesso questi libri anticattolici sono messi in grande vista e in grande numero, ad occupare gli scaffali superiori, mentre altri libri finiscono in basso. Difficile pensare che tutto ciò sia un "caso". Già alcuni anni fa gli scaffali erano pieni di libri contro il cristianesimo scritti dal famoso fanatico Adel Smith. Poi la cosa era scemata. Ed ora riemerge in altra forma.... Perchè la grande fetta di italiani cristiani e cattolici devono essere privati del diritto di trovare negli scaffali segni della loro fede, e devono invece sorbirsi pile di libri come quelli che ho citato? Sputare veleno contro la Chiesa Cattolica è sempre stato lo sport preferito dalla cosiddetta "cultura". È infatti molto comodo prendersela con la Chiesa. Si fa finta di apparire "coraggiosi", "anticonformisti" e "contestatari"... a buon mercato. Tanto contro la Chiesa Cattolica tu puoi infierire quanto vuoi, sicuro di non subire conseguenze, ma anzi venendo invitato ai talk show e pubblicizzato perfino negli autogrill. E poi solo contro la Chiesa cattolica... niente sulle altri religioni... forse perchè rischiano immediatamente la testa mozzata! Siamo in un paese libero e ognuno può vendere i libri che desidera, ma è anche vero che un Cattolico è libero di non fermarsi nei loro Bar e di sceglierne altri!! Penso ai tanti pulman del turismo religioso in Italia... se cambiassero punti di ristoro... almeno non vedono libri offensivi contro la nostra fede!! - sandrodiremigio.com -