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COME RECITARE CON FRUTTO IL ROSARIO


Che cosa è il Rosario? Giovanni Paolo II ci dice che è un compendio del Vangelo: "Esso ci fa continuamente ritornare sulle principali scene della vita di Cristo, quasi per farci “respirare” il suo mistero. Il Rosario è via privilegiata di contemplazione. E’, per così dire, la via di Maria. Chi più di Lei conosce Cristo e lo ama?". Nella Lettera apostolica "Rosarium Virginis Mariae" ha anche spiegato perché il Rosario è una preghiera orientata per sua natura alla pace. "Lo è non solo in quanto ce la fa invocare, forti dell’intercessione di Maria, ma anche perché ci fa assimilare, con il mistero di Gesù, anche il suo progetto di pace. (...) Al tempo stesso, con il ritmo tranquillo della ripetizione dell’Ave Maria, il Rosario pacifica il nostro animo e lo apre alla grazia che salva. Il Beato Bartolo Longo ebbe un’intuizione profetica, quando, al tempio dedicato alla Vergine del Rosario, volle aggiungere questa facciata come monumento alla pace. La causa della pace entrava così nella proposta stessa del Rosario. E’ un’intuizione di cui possiamo cogliere l’attualità, all’inizio di questo Millennio, già sferzato da venti di guerra e rigato di sangue in tante regioni del mondo". E' molto importante sapere che il Rosario contiene due elementi: l'orazione mentale e l'orazione vocale. Quella mentale consiste nella meditazione dei principali misteri della vita, della missione, della morte e della gloria di Gesù Cristo e della sua santissima Madre. Quella vocale consiste nel dire venti decine di Ave Maria, ognuna preceduta da un Padre nostro, meditando e contemplando le venti principali virtù praticate da Gesù e da Maria nei venti misteri del santo Rosario. Per recitare il Rosario con frutto è importante praticare queste due orazioni perché purtroppo molto spesso ci riduciamo solo nella parte vocale... Il Rosario della Vergine si compone di quattro corone, ognuna composta di cinque decine, e ci suggerisce S. Luigi, allo scopo: 1) di onorare le tre Persone della SS. Trinità; 2) di onorare la vita, la missione, la morte e la gloria di Gesù Cristo; 3) di imitare la Chiesa trionfante, di aiutare la Chiesa militante, di dare sollievo alla Chiesa purgante; 4) di modellarsi sulle tre parti del Salterio, di cui la prima riguarda la vita purgativa, la seconda la vita illuminativa e la terza la vita unitiva; 5) di colmarci di grazie in questa vita, di pace alla morte e di gloria nell'eternità. E come nasce il nome "Rosario"? Ce lo spiega S. Luigi riportando anche una bella testimonianza: "Da quando il beato Alano della Rupe rinnovò questa devozione, la voce del popolo, che è voce di Dio, la chiamò Rosario, cioè corona di rose. E ciò per significare che ogni volta che si recita devotamente il Rosario si pone in capo a Gesù e a Maria una corona di 153(ora 203 con l'aggiunta dei misteri della Luce) rose bianche e di 16(21) rose rosse del paradiso, che non perderanno mai la loro bellezza e il loro splendore. La Vergine approvò e confermò questo nome di Rosario rivelando a parecchi che con le Ave Maria recitate in suo onore, le si fa dono di altrettante gradite rose; e di tante corone di rose quanti sono i Rosari recitati. Le cronache di S. Francesco raccontano che un giovane religioso aveva la lodevole abitudine di recitare ogni giorno prima del pasto la corona della Vergine santa. Un giorno, non si sa per qual motivo, la omise. Quando suonò l'ora del pranzo, egli pregò il superiore di permettergli di recitarla prima di sedersi a tavola e col suo permesso si ritirò in cella. Tardando molto a ripresentarsi, il superiore mandò un religioso a chiamarlo. Il confratello lo trovò risplendente di luce celeste; la Vergine e due angeli erano accanto a lui. Ad ogni Ave Maria usciva dalla sua bocca una bella rosa: gli angeli raccoglievano le rose, una dopo l'altra e le ponevano sul capo della Vergine che se ne dimostrava visibilmente soddisfatta. Altri due religiosi, mandati a vedere quale fosse la causa di tanto ritardo, poterono anch'essi ammirare il sorprendente spettacolo, poiché la Vergine disparve solo quando la recita dell'intera corona ebbe termine». Il Rosario è dunque una grande corona di rose; una parte del Rosario è come una piccola ghirlanda di fiori o piccola corona di rose celesti che si mette in capo a Gesù e a Maria. Come la rosa è la regina dei fiori, così il Rosario è la rosa e la prima fra le devozioni."Ecco il Rosario che, recitato con devozione e amore, diventa una meravigliosa corona di rose da donare al Signore Gesù e alla nostra Mamma Celeste. Ecco perché Lei ci chiede di recitarlo quotidianamente! Perché desidera da noi il nostro atto di amore, il nostro atto di fede e di abbandono al Signore, tutto racchiuso in questa corona di rose profumate. La recita del Rosario è l'espressione d'amore tra Cielo e terra.I FRUTTI DEL SANTO ROSARIOMentre san Domenico predicava questa devozione in Carcassonne, un eretico metteva in ridicolo i miracoli e i quindici misteri del Rosario: ciò impediva la conversione degli eretici. In punizione Dio permise a quindicimila demoni di possederlo. I suoi genitori allora lo condussero al beato Padre affinché lo liberasse dagli spiriti maligni. Egli si mise in preghiera ed esortò la folla a recitare con lui ad alta voce il Rosario. Ed ecco che ad ogni Ave Maria la Vergine scacciava dal corpo dell'eretico cento demoni sotto forma di carboni ardenti. Completamente liberato, quell'infelice abiurò i suoi errori, si convertì e volle iscriversi nella Confraternita del Rosario, seguito da molti correligionari, scossi da questo castigo e dalla forza del Rosario. (Rosier mystique, 9ª decina, c. 10) - [Innamorati di Maria]