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DON MAZZI: LA SENTENZA DEL TAR? UNA BAGGIANATA, CON REGIA OCCULTA


Don Antonio Mazzi, il popolare sacerdote mediatico, ne ha per tutti ed è in gran forma. Non sembra una intervista da Ferragosto, anzi. Iniziamo con il tema del giorno, che ha scatenato le giuste e sacrosante reazioni dei cattolici e dei Vescovi italiani, ovvero la sentenza del Tar del Lazio sugli insegnanti di religione. Allora, Don Mazzi, che cosa ne pensa?: " guardi, le dico in tutta sincerità, che i giudici laziali hanno preso un granchio e commesso una grande baggianata, ma enorme come una casa". In che cosa hanno sbagliato, secondo lei?: " ora non entro nell'aspetto tecnico giuridico del quale capisco poco o nulla e quindi potrei dire della inesattezze. Ma mi domando. In un momento nel quale molti ragazzi, fortunatamente non tutti, sono allo sbando, quando alcuni punti di rifeimento sembrano vacillare, ecco che alcuni giudici si ergono a paladini di una presunta laicità e parità e tirano un colpo micidiale. Mi sembra  una cosa strana". Poi aggiunge: " ma non è la prima volta, se ben ricordo, che il Tar del Lazio commette errori o sviste tanto grossolane. Io credo sempre alla buona fede e certamente anche questa volta ci sta, ma tanti svarioni possono autorizzare anche  la idea del complotto o del boicottaggio contro la Chiesa. Dal canto suo il Ministro Gelmini e il Governo bene hanno fatto ad appellare quella sentenza che ,le ripeto, non sta in cielo e in terra, è una vera cosa balorda". Passiamo a Giovanni Paolo II. La sensazione è che negli ultimi tempi di questo grande Papa si parli poco: " non è che si parla poco, direi che ultimamente ho sentito raccontare sul suo conto, cose inesatte e ingiuste, vi è chi ha tirato delle frecciatine avvelenate contro la sua memoria. Io sono legato a lui e le assicuro che è  stato un uomo buono e santo". Che genere di frecciate?: " io credo sempre alla buona fede delle persone e dei giornalisti. Ma forse per un errore di traduzione o per altri motivi,per esempio, il racconto delle lettere intercorrenti tra il defunto Papa e la dottoressa Poltawska è stato deformato, spesso mal interpretato, come qualche cosa di strano. Ed invece non vi è nulla di tutto questo, semmai la dimostrazione di un amore casto e fraterno, la prova concreta e seria che anche tra un prete ed una donna è possibile una bella, leale, chiara amicizia. Non dimentichiamoci che Giovanni Paolo II era  il direttore spirituale della dottoressa Poltawska". In una intervista di qualche tempo fa, monsignor Pieronek ha sollevato il dubbio che qualcuno a Roma sia indeciso o comunque contrario alla  rapida beatificazione di Giovanni Paolo II: " ora non so che cosa abbia detto Pieronek, ma mi sembra quasi normale. In ogni campo vi è chi fa il tifo per questo o per quello. Ma poi la santità vera non è mica quella che si ricava dalla carte,ma dalla vita e Giovanni paolo II fu un esempio di santità reale. Questo lo affermo, a dispetto di quanto possano dire o pensare certi signori chiusi nel Vaticano". Infine la cantante Madonna. In Polonia vi è stata polemica per la perfomance della pop star che a Varsavia ha dato un concerto nel giorno dell'Assunta. Settori cattolici hanno ritenuto la cosa blasfema: " capisco le proteste dei cattolici polacchi. Ma a mio parere non ci sta bisogno di contestare Madonna solo a Ferragosto. Quella donna è blasfema per i 365 giorni dell'anno e anche di più se  l'anno è bisestile". - Bruno Volpe - Pontifex -