I frati di San Giovanni Rotondo contro Vittorio Feltri e Il Giornale. Salvi cambiamenti dell’ultima ora, i frati cappuccini hanno deciso di querelare il quotidiano milanese per un articolo apparso lunedì mattina. Ne abbiamo parlato con il direttore di Tele Radio Padre Pio, Stefano Campanella. Dunque Campanella, i frati sono su tutte le furie,che cosa è accaduto?: " da quanto so, hanno dato mandato ad un avvocato di querelare il Giornale, l’autore del pezzo e il suo direttore". Ma se il quotidiano ha scritto un servizio, evidentemente un fondo di verità esiste: " le assicuro che si tratta di inesattezze, di calunnie. Le cose stanno ben diversamente, non esiste alcuna irregolarità, tanto meno malversazione". Allora che cosa è accaduto?: " una semplicissima e banale causa di lavoro che qualche bello spirito ha inteso enfatizzare ventilando inesistenti imbrogli. Credo che sia davvero una vergogna, roba da voltastomaco e penso che oltre alla Magistratura penale debba finalmente mettere il naso in questa storia l’Ordine dei Giornalisti, si tratta di un giornalismo che mira a colpire a lupara". Per quale motivo, a suo giudizio questi fatti, che smentite decisamente, escono alla immediata vigilia della festa di Padre Pio?: " guardi qui non si va alla ricerca di notizie, ma solo si vuole colpire un santo, il più caro degli italiani e lo ripeto, siamo alla più incredibile delle vergogne. Si è toccato il fondo, qualche bello spirito cerca la visibilità ad ogni costo e vuole ottenerla a spese e sulla pelle di padre Pio. Questa volta, le assicuro non la passa liscia e parte la querela". Stranamente l’attacco, a vostro parere gratuito, parte da un quotidiano sempre molto attento alle cose della Chiesa e che con il suo vaticanista ha sempre difeso Padre Pio: " con questa storia delle irregolarità si sono rispolverate cose assurde e dannose, forse si è fatto più danno che con certe pubblicazioni di bassa lega. Non dubito della buona fede e dell’amore di qualche singolo giornalista, ma la gestione del nuovo direttore cerca di creare scompiglio con il mondo cattolico e lo dimostra il modo con cui è stato gestito il caso Boffo. Mi dispiace, ma non possiamo tollerare". Lei mette il caso Boffo e Padre Pio assieme: " sono strettamente correlati in una logica che punta selvaggiamente a colpire la Chiesa e in questo caso Padre Pio. Chi ha scritto quelle cose deve vergognarsi, autentiche invenzioni". Passiamo all’aspetto religioso. Che cosa accade nel giorno della festa di padre Pio?: " ci saranno tantissimi pellegrini, quei fedeli semplici che non si fanno riempire la testa dalle chiacchiere e dalle menzogne dei giornali e si riporrà l’urna oscurata nel solito posto. Ci attendiamo una marea di gente, clima permettendo, visto che ultimamente non è stato assolutamente propizio". - Bruno Volpe - Pontifex -
UNA VERGOGNA, SI VUOLE INFANGARE PADRE PIO
I frati di San Giovanni Rotondo contro Vittorio Feltri e Il Giornale. Salvi cambiamenti dell’ultima ora, i frati cappuccini hanno deciso di querelare il quotidiano milanese per un articolo apparso lunedì mattina. Ne abbiamo parlato con il direttore di Tele Radio Padre Pio, Stefano Campanella. Dunque Campanella, i frati sono su tutte le furie,che cosa è accaduto?: " da quanto so, hanno dato mandato ad un avvocato di querelare il Giornale, l’autore del pezzo e il suo direttore". Ma se il quotidiano ha scritto un servizio, evidentemente un fondo di verità esiste: " le assicuro che si tratta di inesattezze, di calunnie. Le cose stanno ben diversamente, non esiste alcuna irregolarità, tanto meno malversazione". Allora che cosa è accaduto?: " una semplicissima e banale causa di lavoro che qualche bello spirito ha inteso enfatizzare ventilando inesistenti imbrogli. Credo che sia davvero una vergogna, roba da voltastomaco e penso che oltre alla Magistratura penale debba finalmente mettere il naso in questa storia l’Ordine dei Giornalisti, si tratta di un giornalismo che mira a colpire a lupara". Per quale motivo, a suo giudizio questi fatti, che smentite decisamente, escono alla immediata vigilia della festa di Padre Pio?: " guardi qui non si va alla ricerca di notizie, ma solo si vuole colpire un santo, il più caro degli italiani e lo ripeto, siamo alla più incredibile delle vergogne. Si è toccato il fondo, qualche bello spirito cerca la visibilità ad ogni costo e vuole ottenerla a spese e sulla pelle di padre Pio. Questa volta, le assicuro non la passa liscia e parte la querela". Stranamente l’attacco, a vostro parere gratuito, parte da un quotidiano sempre molto attento alle cose della Chiesa e che con il suo vaticanista ha sempre difeso Padre Pio: " con questa storia delle irregolarità si sono rispolverate cose assurde e dannose, forse si è fatto più danno che con certe pubblicazioni di bassa lega. Non dubito della buona fede e dell’amore di qualche singolo giornalista, ma la gestione del nuovo direttore cerca di creare scompiglio con il mondo cattolico e lo dimostra il modo con cui è stato gestito il caso Boffo. Mi dispiace, ma non possiamo tollerare". Lei mette il caso Boffo e Padre Pio assieme: " sono strettamente correlati in una logica che punta selvaggiamente a colpire la Chiesa e in questo caso Padre Pio. Chi ha scritto quelle cose deve vergognarsi, autentiche invenzioni". Passiamo all’aspetto religioso. Che cosa accade nel giorno della festa di padre Pio?: " ci saranno tantissimi pellegrini, quei fedeli semplici che non si fanno riempire la testa dalle chiacchiere e dalle menzogne dei giornali e si riporrà l’urna oscurata nel solito posto. Ci attendiamo una marea di gente, clima permettendo, visto che ultimamente non è stato assolutamente propizio". - Bruno Volpe - Pontifex -