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OTTOBRE MESE DEL ROSARIO: UNA PREGHIERA CRISTOLOGICA LA CUI RIPETIZIONE SERVE ALLA SALUTE DEL CORPO E DELL'ANIMA


Inizia ottobre, mese che la Chiesa cattolica a livello universale dedica al Rosario e dunque a Maria. Un mese da gustare, assaporare e meditare in compagnia della nostra amata e tenera Madre del Cielo. Di questo mese così bello e delicato, abbiamo parlato con il maggior esperto italiano e certamente a livello internazionale, di mariologia, il professore e sacerdote Stefano De Fiores. Professore,perchè proprio ottobre,mese dedicato al Santo Rosario?: " guardi,una spiegazione scientifica o liturgica non esiste ed è inutile cercarla. Ma credo proprio che dipenda dal fatto che il giorno sette di questo mese la Chiesa celebri la Festa della Madonna del Rosario e da questo avvenimento tutto il mese ha preso un indirizzo mariano il che non sta affatto male,anzi". Poi aggiunge: " il rosario nel tempo ha avuto sempre una connotazione di pace, di invito alla pace, basti considerare che lo stesso Papa Leone XIII ha  dedicato molti interventi alla pace e al rosario e che nei momenti di tensione e di conflitto si recita spesso il rosario. Lo ritengo una bella, pia e nobile tradizione e devozione popolare che merita ogni rispetto". Esiste il rischio della ripetizione mnemonica, meccanica?: "  ma non è un rischio. Intere generazioni di fedeli lo hanno ripetuto così e credo che vada bene. La ripetizione è soltanto un modo, certamente il più agevole,per metabolizzare, far assimilare il contenuto della preghiera. Sarebbe un guaio se la ripetizione consistesse solo ed esclusivamente in uno sterile esercizio della memoria,ma fortunatamente non è  così. Il rosario serve proprio per rinfrescare la memoria della gente sui misteri della vita di Cristo raccontanti con la dolce mediazione di sua madre, Maria". Dunque, una maniera efficace per riflettere e meditare sul mistero della nostra salvezza: " esattamente è così. Lo stesso Giovanni Paolo II ha definito il Rosario come reghiera cristologica e tale lo è. Il Rosario solo erroneamente e per superficialità si intende come preghiera di natura mariana, ma invece rievoca per la intercessione di Maria i punti centrali del mistero di Cristo. Dunque, da qui il suo carattere cristologico". Va aggiunto che il rosario è anche stato un formidabile strumento di evangelizzazione: " vero. In tempi nei quali si leggeva poco e non esistevano i mezzi di comnunicazione di massa, la recitazione del rosario, specie in gruppo o in famiglia, ha consistito in una forma apprezzabile di evangelizzazione e di cristianizzazione della società". Professore, una domanda: chi ha inventato il rosario?: "  dunque, le origini sono davvero molto incerte. Certamente non è una devozione dominicana anche se quei religiosi hanno avuto un grande ruolo. Neppure è calato dal cielo, come si racconta. La versione più probabile è che sia stato arricchito dal contributo di un dominicano Alano de La Roche, anche se non risponde alla verità che il rosario fosse nelle sue mani. Ma accapigliarsi sulla origine non ha senso. Quello che conta, è recitarlo con fervore e devozione e metterlo nella partica". E' vero che esisteva il rosario con le clausole?: " prima della versione oggi conosciuta effettivamente se ne praticava un'altra con le clausole, contenenti alla fine una preghiera salvifica.  Questo tipo di rosario era molto popolare a Treviri in Germania. Poi si è arrivati alla versione che oggi sappiamo e recitiamo. Un invito, non sprechiamo questo mese e recitiamo con amore il Santo Rosario".   -Bruno Volpe - Pontifex -