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IL COLONIALISMO NON E' MAI FINITO. LA COLPA? L'INGORDIGIA DEI POTENTI DEL MONDO E LA CORRUZIONE LOCALE


Nella ricca e bella omelia pronunciata da Papa Benedetto XVI per la inaugurazione del Sinodo dei Vescovi dedicato all'Africa, il Pontefice ha fatto un chiaro, preciso e netto riferimento al colonialismo che ha afflitto e lo fa ancora, quel continente. In parte, questa denuncia, il Papa la aveva già fatta durante il suo recente viaggio in Africa. Na abbiamo parlato con l'Arcivescovo di Bari- Bitonto, Monsignor Francesco Cacucci, Pastore quanto mai attento e sensibile ai fenomeni sociali. Eccellenza, condivide il grido di allarme del Papa?: " sicuramente e lo faccio mio. Bisogna amaramente constatare e prendere atto che il colonialismo non è mai finito realmente ed è sempre presente in varie forme". In quali forme?: " oggi ovviamente non si hanno modalità di occupazione militare, sarebbe anacronistico. Ma esiste la occupazione economica, la soggiogazione economica che si traduce, in fatto, nel dominio sulla terra, sui beni di consumo, e quindi in conseguenze socialmente allarmanti". Da chi dipende tutto questo? " senza con ciò voler cadere negli stereotipi o nei vecchi logori luoghi comuni, direi che molte responsabilità sono riconducibili a quelli che si possono chiamare oggi i potenti del mondo". Chi sono i potenti del mondo?: " le nazioni con il maggiore sviluppo industriale e tecnologico. Per esempio una fonte di nuovo colonialismo è il potere enorme che esercitano le case farmaceutiche con i loro guadagni smisurati spesso in danno di popolazioni inermi e povere. Per essere chiari, tra i potenti del mondo ci metto gli Stati Uniti, in buona compagnia, non ritenendo estranee a queste forme di neocolonialismo anche le potenze economiche europee". Il problema riguarda anche qualche colosso orientale: "se lei si riferisce alla Cina mi trova in piena sintonia. Anche la Cina in Africa esercita le sue brave influenze e ricava buoni gruzzoli di danaro". Che cosa pensa della fame nel mondo?: " in un tempo nel quale si sperava nel benessere, nella soluzione di tanti problemi, prendere atto che spesso scoppiano conflitti per beni quali l'acqua o la terra, è avvilente e scoraggia. La terra è di tutti e va affidata a tutti. Penso che la fame sia uno scandalo, un autentico scandalo che grida vendetta e giustizia". Inoltre il divario tra Paesi ricchi e poveri aumenta in modo allarmante: " verissimo. Il gap cresce in modo esponenziale e questo non è sintomo di salute del pianeta. Occorre che tutti facciano con saggezza e giustizia sociale la loro parte". Molto dipende anche dalla debolezza strutturale dei governi dei Paesi in via di sviluppo spesso facilmente corrompibili: " è un problema reale del quale tener conto. Anche loro devono prendere coscienza dei problemi e curare gli interessi dei loro governati e non i personali". Da Vescovo di Bari, la domanda è certamente scomoda, che cosa pensa del fenomeno Bari, escort, Tarantini e via discorrendo?: " indubbiamente i mass media esagerano ed enfatizzano, cercano il sensazionale. Ma è innegabile che ci troviamo davanti ad un fatto doloroso. Si tratta senza mezzi termini, di un fatto patologico che merita soluzione. In ogni caso, ma non è una assoluzione, queste cose sono avvenute ed avvengono anche da altre parti. E in altre città di Italia. Penso comunque che la maggior parte della città sia sana e che respinga certi metodi". - Bruno Volpe - Pontifex -