Sono andato in pellegrinaggio “privato” a Medjugorie a fine luglio di quest’anno insieme a Daniela. Lei c’era già stata, per me era la prima volta. Già da diversi mesi vivevo forte la chiamata dalla “Regina della Pace” e durante il viaggio mi sentivo come un ragazzino che va al suo primo appuntamento d’amore. Al ritorno capii che è proprio questo il motivo per cui la gente non si stanca mai di andare e ritornare a Medjugorje, nonostante la distanza e la fatica. Gli avvenimenti di Medjugorie continuano da piu di 28 anni. I Messaggi della Madonna si diffondono nel mondo intero e interpellano i cuori di tutti i cristiani dei 5 continenti. Il pronunciamento ufficiale della Chiesa ancora non è stato dato, come è normale fino a che le Apparizioni non saranno terminate, ma la presenza massiccia di Vescovi, Cardinali, sacerdoti, teologi e gia un riconoscimento implicito. Possediamo una testimonianza chiarissima del Nunzio Apostolico della Bulgaria, Mons. Mario Rizzi, nel 1997, in occasione del Congresso Eucaristico di Bologna. In un dialogo personale, assieme a Mons. Roberto Cavallero Chiaravalli, chiesero al papa: “Lei crede a Medjugorie?”. Il Papa Giovanni Paolo II rispose: “ Ci credo, ci credo, ci credo!” Che cosa trova la gente a Medjugorje? Chi ha frequentato Medjugorje fin dai primi anni è stato testimone di notevoli cambiamenti. All’inizio l’unico punto di riferimento era la chiesa parrocchiale con a fianco la casa canonica, non diversa dalle altre costruzioni del villaggio, che faceva anche da abitazione per i frati. Attualmente Medjugorje in un certo senso non è più riconoscibile rispetto alle fotografie degli anni ottanta ma la bellezza di Medjugorje è il fatto che, nonostante le trasformazioni, ha conservato i tratti caratteristici e familiari di una parrocchia. I pellegrini che vi convengono da ogni parte del mondo non vi trovano nulla di particolare, eppure respirano un clima misterioso che li avvolge e compenetra l’anima. In nessun’ altro pellegrinaggio ho provato ciò che ho sperimentato lì. Era forse perchè alloggiavo nella casa di Stipe (Stefano) il più piccolo dei 7 fratelli di Vicka Ivanković? Non credo. Ma allora di che cosa si tratta? La gente concordemente dà testimonianza di una presenza materna che il cuore avverte come un mare di tenerezza al quale abbandonarsi. La Regina della pace, inoltre, ti ringrazia sempre per la risposta alla sua chiamata. Senza dubbio è lei che parla al cuore, ne sia uno cosciente o meno, ed è la sua voce che si fa strada nell’intimo di ognuno. Quel 25 luglio 2009 la Madonna tramite Marija Pavlović, che avevo avuto il piacere di incontrare nel pomeriggio, ci ha detto ”Cari figli, questo tempo sia per voi tempo di preghiera. Grazie per aver risposto alla mia chiamata". A Marija è stato chiesto che cosa prova a vedere la Madonna, lei, molto serenamente ha risposto che non è importante vedere la Madonna ma l’importante è sapere che è la Madonna ci VEDE e che guarda ognuno di noi con amore di madre. In quel momento ho “sentito” che la madre di Cristo era lì con me, che mi guardava,…e mi sono vergognato dei miei peccati. Tornato a casa, dopo pochi giorni sentivo già la mancanza di qualcosa, sentivo già il desiderio di tornare a Medjugorje ...Ma Perché la gente torna a Medjugorje? La ragione in fondo è semplice: si ritorna a Medjugorje perché lì la Madonna è viva. Il richiamo irresistibile di Maria si fa sentire di nuovo molto presto nel cuore. Il suo progetto di istruire, guidare e fortificare nella fede la nostra generazione esige un lungo e paziente accompagnamento. Queste apparizioni sono le ultime, ha affermato la Regina della Pace, e poi non apparirà più sulla terra. Sono un evento assolutamente eccezionale che prepara la Chiesa e il mondo a superare una “crisi” che non ha precedenti nella storia dell’umanità. Questo tempo è il tempo di Maria, ma anche quello della potenza delle tenebre. La Regina della pace durante questi anni sta preparando l’esercito della testimonianza e della vittoria. Il ritorno a Medjugorje fa parte del piano di Maria perché il tempo della prova non ci trovi impreparati. E’ però necessario che tutto questo non si risolva in un’abitudine o in una collezione di viaggi da esibire come prova della propria fedeltà. Se ogni volta il cuore non si rinnova, si fanno chilometri sull’asfalto ma non lungo il cammino della perfezione. Ecco perché ogni salita sul Podbrdo deve essere un evento dello spirito, un desiderio di rinnovarsi interiormente e di compiere con Maria il pellegrinaggio della propria vita. Il ritorno a Medjugorje va collocato nel proprio personale cammino di santità e nello sforzo quotidiano di conversione che non deve mai cessare. Verrà un momento in cui anche i tiepidi e gli scettici decideranno finalmente di intraprendere il santo pellegrinaggio a lungo rinviato. Non sappiamo se allora le grande agenzie di viaggi, attirate dai profitti, scenderanno in campo. Questo avverrà quando sulla montagna apparirà “il segno visibile, indistruttibile, durevole, bellissimo, che viene dal Signore”. Molti allora accorreranno sulla collina, spinti dalla curiosità. Ma sarà troppo tardi per convertirsi. - Ennio Belleffi - Parrocchia Madonna Della Neve - Emanuela "Info da Medju" -
PERCHE' ANDARE A MEDJUGORJE?
Sono andato in pellegrinaggio “privato” a Medjugorie a fine luglio di quest’anno insieme a Daniela. Lei c’era già stata, per me era la prima volta. Già da diversi mesi vivevo forte la chiamata dalla “Regina della Pace” e durante il viaggio mi sentivo come un ragazzino che va al suo primo appuntamento d’amore. Al ritorno capii che è proprio questo il motivo per cui la gente non si stanca mai di andare e ritornare a Medjugorje, nonostante la distanza e la fatica. Gli avvenimenti di Medjugorie continuano da piu di 28 anni. I Messaggi della Madonna si diffondono nel mondo intero e interpellano i cuori di tutti i cristiani dei 5 continenti. Il pronunciamento ufficiale della Chiesa ancora non è stato dato, come è normale fino a che le Apparizioni non saranno terminate, ma la presenza massiccia di Vescovi, Cardinali, sacerdoti, teologi e gia un riconoscimento implicito. Possediamo una testimonianza chiarissima del Nunzio Apostolico della Bulgaria, Mons. Mario Rizzi, nel 1997, in occasione del Congresso Eucaristico di Bologna. In un dialogo personale, assieme a Mons. Roberto Cavallero Chiaravalli, chiesero al papa: “Lei crede a Medjugorie?”. Il Papa Giovanni Paolo II rispose: “ Ci credo, ci credo, ci credo!” Che cosa trova la gente a Medjugorje? Chi ha frequentato Medjugorje fin dai primi anni è stato testimone di notevoli cambiamenti. All’inizio l’unico punto di riferimento era la chiesa parrocchiale con a fianco la casa canonica, non diversa dalle altre costruzioni del villaggio, che faceva anche da abitazione per i frati. Attualmente Medjugorje in un certo senso non è più riconoscibile rispetto alle fotografie degli anni ottanta ma la bellezza di Medjugorje è il fatto che, nonostante le trasformazioni, ha conservato i tratti caratteristici e familiari di una parrocchia. I pellegrini che vi convengono da ogni parte del mondo non vi trovano nulla di particolare, eppure respirano un clima misterioso che li avvolge e compenetra l’anima. In nessun’ altro pellegrinaggio ho provato ciò che ho sperimentato lì. Era forse perchè alloggiavo nella casa di Stipe (Stefano) il più piccolo dei 7 fratelli di Vicka Ivanković? Non credo. Ma allora di che cosa si tratta? La gente concordemente dà testimonianza di una presenza materna che il cuore avverte come un mare di tenerezza al quale abbandonarsi. La Regina della pace, inoltre, ti ringrazia sempre per la risposta alla sua chiamata. Senza dubbio è lei che parla al cuore, ne sia uno cosciente o meno, ed è la sua voce che si fa strada nell’intimo di ognuno. Quel 25 luglio 2009 la Madonna tramite Marija Pavlović, che avevo avuto il piacere di incontrare nel pomeriggio, ci ha detto ”Cari figli, questo tempo sia per voi tempo di preghiera. Grazie per aver risposto alla mia chiamata". A Marija è stato chiesto che cosa prova a vedere la Madonna, lei, molto serenamente ha risposto che non è importante vedere la Madonna ma l’importante è sapere che è la Madonna ci VEDE e che guarda ognuno di noi con amore di madre. In quel momento ho “sentito” che la madre di Cristo era lì con me, che mi guardava,…e mi sono vergognato dei miei peccati. Tornato a casa, dopo pochi giorni sentivo già la mancanza di qualcosa, sentivo già il desiderio di tornare a Medjugorje ...Ma Perché la gente torna a Medjugorje? La ragione in fondo è semplice: si ritorna a Medjugorje perché lì la Madonna è viva. Il richiamo irresistibile di Maria si fa sentire di nuovo molto presto nel cuore. Il suo progetto di istruire, guidare e fortificare nella fede la nostra generazione esige un lungo e paziente accompagnamento. Queste apparizioni sono le ultime, ha affermato la Regina della Pace, e poi non apparirà più sulla terra. Sono un evento assolutamente eccezionale che prepara la Chiesa e il mondo a superare una “crisi” che non ha precedenti nella storia dell’umanità. Questo tempo è il tempo di Maria, ma anche quello della potenza delle tenebre. La Regina della pace durante questi anni sta preparando l’esercito della testimonianza e della vittoria. Il ritorno a Medjugorje fa parte del piano di Maria perché il tempo della prova non ci trovi impreparati. E’ però necessario che tutto questo non si risolva in un’abitudine o in una collezione di viaggi da esibire come prova della propria fedeltà. Se ogni volta il cuore non si rinnova, si fanno chilometri sull’asfalto ma non lungo il cammino della perfezione. Ecco perché ogni salita sul Podbrdo deve essere un evento dello spirito, un desiderio di rinnovarsi interiormente e di compiere con Maria il pellegrinaggio della propria vita. Il ritorno a Medjugorje va collocato nel proprio personale cammino di santità e nello sforzo quotidiano di conversione che non deve mai cessare. Verrà un momento in cui anche i tiepidi e gli scettici decideranno finalmente di intraprendere il santo pellegrinaggio a lungo rinviato. Non sappiamo se allora le grande agenzie di viaggi, attirate dai profitti, scenderanno in campo. Questo avverrà quando sulla montagna apparirà “il segno visibile, indistruttibile, durevole, bellissimo, che viene dal Signore”. Molti allora accorreranno sulla collina, spinti dalla curiosità. Ma sarà troppo tardi per convertirsi. - Ennio Belleffi - Parrocchia Madonna Della Neve - Emanuela "Info da Medju" -