Molti anziani. Ma anche molti, moltissimi giovani. Molte facce serie. Ma, assai più numerosi, i volti illuminati dal sorriso. Centinaia, migliaia di fedeli, provenienti da regioni diverse, si sono incontrati ieri pomeriggio al centro congressi Lariofiere, di Erba. Per condividere la propria fede, per assaporare la speranza. Per affidarsi alla Madonna. La manifestazione è stata organizzata dall’associazione Medjugorje Como, punto di riferimento per chi ha vissuto l’esperienza del pellegrinaggio e si affida ogni giorno alla preghiera. L’incontro ha avuto inizio ieri pomeriggio e si concluderà oggi. Canti, preghiere, racconti di esperienze toccanti e profonde: il programma ha previsto anche incontri suggestivi, come la testimonianza della veggente Marija. Da quasi trent’anni, la madre di Gesù apparirebbe ogni giorno alla donna che anche ieri ha condiviso quest’esperienza con migliaia di fedeli. I momenti di preghiera sono stati celebrati da don Giovanni D’Ercole, sacerdote noto al pubblico anche come conduttore del programma televisivo Sulla via di Damasco. «Lo scopo di questa manifestazione è semplice - ha detto don Giovanni prima di salire sul palco di Lariofiere - pregare insieme, riflettere insieme, approfondire la fede e sentirsi una famiglia, accanto e ai piedi della Madonna». Ma quale motivo spinge migliaia di persone a partecipare a questo evento? «Il desiderio di approfondire la fede - ha replicato il sacerdote - vivere un’esperienza di fraternità, incontrarsi e ascoltare testimonianze». Qualcuno è forse stato attratto dalla curiosità di assistere ad un’apparizione' «Nel gruppo, qualcuno sarà qui certamente anche per questo - ha sorriso il religioso - ma il nostro spirito è prima di tutto la condivisione». Durante la recita del rosario, don Giovanni D’Ercole ha invocato più volte la pace. E ha ricordato la figura di Papa Giovanni Paolo II. «Ho lavorato a lungo al suo fianco - ha affermato, sul palco - quando penso a lui mi commuovo sempre: è stato un padre, un maestro di vita, un esempio di santità». Ma il sacerdote, mentre recitava il rosario con tutti i fedeli, non ha risparmiato riflessioni dai toni incalzanti. «L’aborto è un crimine contro l’umanità - ha tuonato, commentando il mistero dell’incarnazione di Gesù - Nelle società dove esiste l’aborto si estende soltanto il deserto. Ma non condanniamo le donne che portano dentro di sé questa ferita». Al termine del rosario, nuovi canti hanno entusiasmato e coinvolto la folla dei credenti. Gremito ogni ordine di sedie, ogni angolo del padiglione. All’ingresso erano allestiti alcuni stand, dove erano in vendita libri di argomento religioso e immagini sacre. Le suore e i volontari che erano in servizio agli stand non hanno avuto un attimo di riposo. Il popolo di Medjugorje ha poi ascoltato la testimonianza della veggente Marija, che sostiene di vivere incontri quotidiani con la Madonna. La Vergine le apparirebbe ogni giorno, parlandole di pace, serenità e preghiera. «Conosco Marija da molti anni - afferma Ivan Turudic, che accompagna i pellegrini a Medjugorje, dove è nato, anche se da vent’anni risiede proprio a Como - Per dodici anni ho scelto di essere frate: ho trascorso in carcere sei di questi anni, proprio a causa della mia fede. Mentre ero in prigione, sotto il regime di Tito, nel 1981 ho saputo della prima apparizione della Madonna nella mia Medjugorje». «Ricordo ancora una sera del febbraio 1987 - aggiunge l’uomo - ero con Marija, ma anche con Vicka e Jakov, altri veggenti. Ci siamo avvicinati ad una croce, piantata nel 1933 proprio nel mio paese. D’improvviso si è scatenata una tempesta fortissima, eravamo terrorizzati. Poi tutto si è placato, in un attimo. In quel momento la Madonna è apparsa a Marija. Lei è una persona straordinaria, ma non vuole che lo si dica ad alta voce. Perché possiede il dono dell’umiltà». - Marco Proserpio - corrierecomo. 11-10-2009 -
IN MIGLIAIA A COMO PER PREGARE LA VERGINE DI MEDJUGORJE
Molti anziani. Ma anche molti, moltissimi giovani. Molte facce serie. Ma, assai più numerosi, i volti illuminati dal sorriso. Centinaia, migliaia di fedeli, provenienti da regioni diverse, si sono incontrati ieri pomeriggio al centro congressi Lariofiere, di Erba. Per condividere la propria fede, per assaporare la speranza. Per affidarsi alla Madonna. La manifestazione è stata organizzata dall’associazione Medjugorje Como, punto di riferimento per chi ha vissuto l’esperienza del pellegrinaggio e si affida ogni giorno alla preghiera. L’incontro ha avuto inizio ieri pomeriggio e si concluderà oggi. Canti, preghiere, racconti di esperienze toccanti e profonde: il programma ha previsto anche incontri suggestivi, come la testimonianza della veggente Marija. Da quasi trent’anni, la madre di Gesù apparirebbe ogni giorno alla donna che anche ieri ha condiviso quest’esperienza con migliaia di fedeli. I momenti di preghiera sono stati celebrati da don Giovanni D’Ercole, sacerdote noto al pubblico anche come conduttore del programma televisivo Sulla via di Damasco. «Lo scopo di questa manifestazione è semplice - ha detto don Giovanni prima di salire sul palco di Lariofiere - pregare insieme, riflettere insieme, approfondire la fede e sentirsi una famiglia, accanto e ai piedi della Madonna». Ma quale motivo spinge migliaia di persone a partecipare a questo evento? «Il desiderio di approfondire la fede - ha replicato il sacerdote - vivere un’esperienza di fraternità, incontrarsi e ascoltare testimonianze». Qualcuno è forse stato attratto dalla curiosità di assistere ad un’apparizione' «Nel gruppo, qualcuno sarà qui certamente anche per questo - ha sorriso il religioso - ma il nostro spirito è prima di tutto la condivisione». Durante la recita del rosario, don Giovanni D’Ercole ha invocato più volte la pace. E ha ricordato la figura di Papa Giovanni Paolo II. «Ho lavorato a lungo al suo fianco - ha affermato, sul palco - quando penso a lui mi commuovo sempre: è stato un padre, un maestro di vita, un esempio di santità». Ma il sacerdote, mentre recitava il rosario con tutti i fedeli, non ha risparmiato riflessioni dai toni incalzanti. «L’aborto è un crimine contro l’umanità - ha tuonato, commentando il mistero dell’incarnazione di Gesù - Nelle società dove esiste l’aborto si estende soltanto il deserto. Ma non condanniamo le donne che portano dentro di sé questa ferita». Al termine del rosario, nuovi canti hanno entusiasmato e coinvolto la folla dei credenti. Gremito ogni ordine di sedie, ogni angolo del padiglione. All’ingresso erano allestiti alcuni stand, dove erano in vendita libri di argomento religioso e immagini sacre. Le suore e i volontari che erano in servizio agli stand non hanno avuto un attimo di riposo. Il popolo di Medjugorje ha poi ascoltato la testimonianza della veggente Marija, che sostiene di vivere incontri quotidiani con la Madonna. La Vergine le apparirebbe ogni giorno, parlandole di pace, serenità e preghiera. «Conosco Marija da molti anni - afferma Ivan Turudic, che accompagna i pellegrini a Medjugorje, dove è nato, anche se da vent’anni risiede proprio a Como - Per dodici anni ho scelto di essere frate: ho trascorso in carcere sei di questi anni, proprio a causa della mia fede. Mentre ero in prigione, sotto il regime di Tito, nel 1981 ho saputo della prima apparizione della Madonna nella mia Medjugorje». «Ricordo ancora una sera del febbraio 1987 - aggiunge l’uomo - ero con Marija, ma anche con Vicka e Jakov, altri veggenti. Ci siamo avvicinati ad una croce, piantata nel 1933 proprio nel mio paese. D’improvviso si è scatenata una tempesta fortissima, eravamo terrorizzati. Poi tutto si è placato, in un attimo. In quel momento la Madonna è apparsa a Marija. Lei è una persona straordinaria, ma non vuole che lo si dica ad alta voce. Perché possiede il dono dell’umiltà». - Marco Proserpio - corrierecomo. 11-10-2009 -