ASCOLTA TUA MADRE

COMMENTO AL MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE DEL 2 NOVEMBRE 2009 DI PADRE ARMANDO


"Cari figli! Anche oggi sono in mezzo a voi per mostrarvi la strada che vi aiuterà a conoscere l’amore di Dio, l’amore di Dio che ha permesso che Lo chiamiate e lo sentiate Padre. Chiedo a voi di guardare sinceramente nei vostri cuori e vedere quanto voi Lo amate. Lui è l’ultimo ad essere amato? Circondati dai beni, quante volte Lo avete tradito, rinnegato, dimenticato. Figli miei, non ingannatevi con i beni terreni. Pensate all’anima, perché essa è più importante del corpo, purificatela. Invocate il Padre, Lui vi aspetta, tornate a Lui. Io sono con voi perché Lui nella sua grazia mi manda. Vi ringrazio".Carissimi c’è sempre una grande attesa per il Messaggio di questo giorno e penso che anche la Regina della Pace attenda e prepari con cura questo appuntamento. Oggi, Lei si propone come Guida per indicarci la strada dell’Amore di Dio e per additarci il Dio dell’Amore, che non è un vago Creatore, ma un Padre vero e concreto. Lei dimora presso di Lui, Lo conosce bene, ed è Lui che La invia a noi con gratuità ("nella sua grazia")!Ancora una volta ci chiede di guardarci dentro con sincerità. La domanda diretta che pone (Quanto lo amate? E’ l’ultimo ad essere amato?) non ammette distinguo o attenuanti: o si, o no: non c’è una via di mezzo. Quando, da bambini, ci domandavano quanto bene volevamo a mamma e a papà, allargavamo le piccole braccia per dire che quelle braccia non ci bastavano e che neppure la parola "Tantoooo…!" lo esprimeva davvero: per noi mamma e papà erano tutto!... i primi e gli unici! Vorrei dire poi che mi colpisce tanto quella progressione nel descrivere la via dell’allontanamento: "il tradimento, il rinnegamento, la dimenticanza". Tre parole che sembrano fare la conta dei peccati piú gravi e di quelli che non lo sembrano affatto, ma che di fatto cancellano Dio dal nostro orizzonte. Leggendo e rileggendo quelle tre parole cosí come sono o anche a ritroso, ciascuno puó vedere la sua storia. Chi non ha dimenticato di dire le preghierine da piccoli? O chi a un certo punto non si è vergognato della propria fede? E quanti hanno anche tradito questo Amore? Lei insiste nel sottolineare la caducità e l’inganno dei beni terreni. Quei beni, che sono dono del Padre, che un giorno hanno portato fuori casa quel Figliol Prodigo e che non l’hanno appagato ma deluso, che, quando sono finiti, l’hanno lasciato nel buio di un grande smarrimento, finché non è emersa la luce di suo Padre che aspettava solo il suo ritorno, quei beni sono i beni che occupano nel nostro cuore il posto di Dio, che ci allontanano da Dio, che ci ostacolano, che ci fanno litigare tra noi, ma che possono anche farci sentire un grande vuoto, e poi, in fondo al cuore, la fame e la sete di verità, di amore vero, eterno, indistruttibile, che solo un Padre come il Dio dell’Amore puó darci. La Regina della Pace ci ricorda che siamo circondati dai beni terreni, ma che essi devono restare fuori dal nostro cuore, non devono ingombrarlo, perché il nostro cuore è fatto per Dio. Come è espressivo S. Agostino là dove dice: "…Ecco, Tu eri dentro di me, io stavo al di fuori, e qui Ti cercavo, gettandomi, deforme, sulle belle forme delle creature fatte da Te. Tu eri con me, ma io non ero con Te: mi tenevano lontano quelle creature che non esisterebbero se non fossero in Te…" La Regina della Pace ci chiede dunque di guardarci dentro... Lei ci vede, Lei sa tutto di noi. Ma sa anche quali strade dobbiamo percorrere per fare la verità dentro di noi. Lei ci ricorda che l’anima è piú importante del corpo, che dobbiamo purificarla con la Confessione e che brillerà di Luce vera dopo i nostri Incontri con il Padre nella preghiera, che già qui ci incontra, in attesa dell’Incontro finale. IncontrarLo qui significa tornare adesso a Lui, e possederLo in pienezza dopo. Che belli quei tre verbi: "Invocate…Vi aspetta… Tornate…"! Sono parole che fanno riflettere, che toccano il cuore e che possono cambiare la vita, ma anche che ci confermano nell’Amore verso Colui che è al centro dei nostri pensieri, delle nostre giornate, che è nella nostra preghiera. Questo Padre ci benedica e Maria ci sostenga perché i nostri piedi, appesantiti dal mondo, non siano troppo stanchi. Vi benedico. Fraternamente. P. Armando - Innamorati di Maria -