ASCOLTA TUA MADRE

RICORDATI DEI NOVISSIMI E NON PECCHERAI


Come al solito, l'Arcivescovo di Bari- Bitonto, Monsignor Francesco Cacucci interpellato da Pontifex risponde alla sue domande con grande signorilità. Del resto, Monsignor Cacucci si è sempre contraddistinto per spirito di amore, sensibilità sociale e attenzione alle comunicazioni. Insomma, Bari ha davvero un Pastore con la P maiuscola. Eccellenza,la Chiesa e il Popolo di Dio ieri hanno celebrato la Commemorazione dei Fedeli defunti, quale è il suo commento su questa tappa nel cammino della Chiesa?: " io credo che vada vista senza retorica,ma con grande senso della realtà. Specialmente qui al Sud questa giornata ha dimostrato nei vivi un grande attaccamento alla memoria del trapassati e sincera devozione e questo non può che rallegrarmi". Poi aggiunge: " certamente alcune volte si tende a mitizzare, ad esagerare oltre misura la figura del defunto anche quando in vita non sempre siamo stati teneri con lui". Ha toccato un tasto dolente: " guardi io non intendo fare il sermone o critiche a nassuno, ma francamente questo rischio ci sta. Portare fiori e preghiere ai defunti il due novembre è bello, ma bisogna intanto ricordarsi di loro con le preghiere tutto l'anno, poi sarebbe auspicabile un atteggiamento degno della stessa devozione in vita". In concreto, che cosa bisognerebbe fare?: " sviluppare il dono e il comandamento dell'amore. Spesso non siamo coscienti o le ignoriamo le difficoltà, i problemi del vicino, anche dei nostri parenti. Viviamo nella indifferenza e nella pigrizia del cuore. Dovremmo sviluppare il comandamento dell'amore". Lei ha parlato di indifferenza: " certo, ignorare o far finta di nulla sapendo e conoscendo i drammi altrui è grave, manchiamo di carità e di misericordia. Credo che tutti noi dovremmo ricordare questa massima". Quale?: " ricordati i novissimi e non peccherai". La spieghi: " tutti sanno che cosa sono i novissimi. Bene, se riflettessimo su di essi forse renderemmo la nostra esistenza maggiormente sgombra dal peccato e dal vizio. Ovviamente il peccato sarà sempre presente data la fragilità della condizione umana, ma almeno sforziamoci di limitare le nostre colpe. Ecco bisogna appunto ricordare che esistono i novissimi e che nessuno sa il giorno o l'ora del suo congedo e pertanto è auspicabile vivere in grazia di Dio". Nella settimana passata la Comunità Europea ha lanciato l'allarme disoccupazione: " esiste davvero e specie al sud. Mi allarma come piaga sociale, perchè la mancanza di lavoro intacca le basi della civile convivenza. Però bisogna riconoscere che molti non vogliono fare alcuni mestieri come per esempio l'agricoltura. Il vero dilemma riguarda i laureati che per forma mentis non hanno le caratteristiche dei lavoratori di terra o muratura. Loro sono quelli che soffrono maggiormente. Forse dovrebbero rendersi conto che nella epoca della globalizzazione il posto fisso non è garantito e quindi guardare alla mobilità o flessibilità con meno pregiudizi". - Bruno Volpe - Pontifex -