ASCOLTA TUA MADRE

CATECHESI DI PADRE GABRIELE AMORTH


Domanda: Quando si fa un aborto, i bambini abortiti che fine fanno? Don Amorth: Sia ben chiaro che come c’è l’incontro dell’ovulo con lo sperma nasce una creatura umana, perfetta, completa, eterna, vitale. Dove vanno questi bambini? La Bibbia su questi punti non ci ha dato delle risposte precise, ha dato però dei principi su cui basarci. Il primo principio è che Dio dà a tutti le grazie necessarie per salvarsi e quindi le dà anche a questi bambini. Il secondo principio è che Gesù è morto per tutti, quindi Gesù è morto anche per questi bambini. Quando ci sono dei casi di aborto, la Chiesa insiste nel raccomandare questi bambini al Signore, nel dare loro un nome, nel far celebrare delle messe senza stancarsi mai, specie se c’è il rimorso di questa colpa orribile. Per tutta la vita sempre vi sia il pentimento vivo; oggi invece la società sta macchinando metodi nuovi per abortire più facilmente, addirittura chiamano questo procedimento una cura. "Cura" la chiamano, ma guardate a che punto di balordaggine siamo arrivati! Sono peccati gravissimi che pesano e causano punizioni su tutta l’umanità. Dove sono? Nel Limbo? No! Come si può pregare per loro per aiutarli? Raccomandarli al Signore. Se mia madre ha abortito i miei fratellini per problemi economici, cosa posso fare per loro e per mia madre? Pregare, pregare, suffragare; è solo questo che possiamo fare. La preghiera e la raccomandazione a Dio possono, in un certo senso, rimediare a queste colpe. Siamo però certi della salvezza eterna di queste creature. Grazie. Domanda: La guarigione intergenerazionale ci induce a pensare che avvenimenti, azioni dei nostri antenati siano causa di sofferenze nella nostra vita. E’ possibile questo? Don Amorth: Ecco, tengo a ripetere quello che dissi in altra occasione. Le colpe morali per cui uno merita l’inferno, merita la pena eterna, non possono passare da una generazione all’altra. La Sacra Scrittura è chiarissima: ognuno paga per sé. Ci sono invece dei peccati che ricadono sui figli. Un padre molto ricco ad un certo punto sperpera i quattrini e i figli restano nella miseria. E’ una colpa che passa da una generazione ad un'altra? Certo, passa da una generazione ad un'altra, ma non è una colpa morale, un peccato, una colpa che comporta la pena eterna, è soltanto una colpa materiale che dà dei danni materiali. Quante persone purtroppo nascono anormali, malate, perché ci sono state delle colpe nei genitori. Anche questa è una colpa morale? No, si tratta di un fatto fisico per cui il figlio subirà le conseguenze di mali ereditati dai genitori, conseguenze che lo aiutano a santificarsi, offrire tutto al Signore per guadagnarsi il Paradiso. Non sono colpe morali che producono un male morale ossia un male che si ripercuote nell’anima in eterno, perché per questo ognuno paga per se. Vi sembra abbastanza chiaro? Domanda: E’ possibile cancellare una cattiva azione facendone un'altra buona? Don Amorth: Sì, le azioni buone cancellano quelle cattive; uno può esser vissuto per un tempo come un grande peccatore, poi si converte, fa del bene, fa una vita buona e ne riceve tutto il premio. Le sue colpe passate restano cancellate. La Bibbia ci dà questo esempio. Si possono riscattare le colpe del passato per ciò che hanno di valore morale, così nell’aborto si può rimediare al male commesso con la penitenza, con la preghiera, col pentimento, con le buone azioni… facendo sì che il Signore dimentichi le nostre azioni cattive. Domanda: La mancanza di perdono verso chi ci ha fatto tanto, tanto male, fa male a noi, ma anche a chi ci ha fatto del male? Don Amorth: Sì, la mancanza di perdono, prima di tutto fa male a noi, però fa male anche alla persona che non viene perdonata perché il nostro perdono ha una forza così potente che se io perdono di cuore e dico: "Signore perdona anche Tu," anche Dio perdona, per cui veramente il perdono di cuore può far cancellare anche la colpa di una persona che l’ha commessa. Il perdono cancella tutto. Domanda: E’ lecito giustificare sempre e comunque chi non ci ama dicendo: "Non è capace di amare, non ha gli strumenti culturali, non gli è stato insegnato… Se una persona da bambino non è stato amato, da adulto è o no in grado di scegliere se amare il prossimo"? Don Amorth: E’ una domanda complessa, me la dia che la rileggo io! "E’ lecito giustificare sempre e comunque chi non ci ama?" No, mai, mai è giustificato uno che non ama, mai anche se ha ricevuto un grande torto. "Si può giustificare sempre chi non ama dicendo che non è capace di amare?"No! Guardate, vi sia ben chiaro, l’amore è il fondamento della legge divina, tutti sono capaci di amare. Chi dice che non è capace di amare è soltanto un imbroglione che vuole imbrogliare se stesso e inventare delle scuse col dire che non ha gli strumenti culturali per farlo, che non gli è mai stato insegnato, ecc. E’ anche giusto tener conto che ci sono delle attenuanti. Chi vive in un ambiente dove tutti si odiano ha molte più difficoltà ad amare rispetto a chi vive in un ambiente pieno d’amore. Una persona che viene istruita nell’amor di Dio eh, allora è più facile che ami. C’è certamente colpa a non perdonare, ma ci sono anche delle attenuanti dovute all’ignoranza e all’ambiente culturale in cui uno è vissuto, ma sia chiaro il principio che l’amore è il fondamento della legge divina e tutti possono e debbono amare. "Anche se una persona da bambino non è stato amato, da adulto è o no in grado di scegliere di amare il prossimo? Certamente, conosco tante persone e ne conoscete anche voi, che hanno perdonato i loro genitori che li avevano abbandonati nell’orfanotrofio; non sapevano neanche chi fossero i loro genitori. Pensate, mai amati, mai accarezzati, eppure anche questi ragazzi hanno avuto la forza di perdonare di cuore i genitori che non conoscevano. Tutti hanno la forza di perdonare. Domanda: Dopo una convivenza travagliata, una donna è stata lasciata dal marito. Lei è convinta che il marito sia stato manipolato dai suoi parenti. Ha perso la fiducia in tutto e in tutti, si sente perseguitata ed è convinta che qualcuno le voglia fare del male. Si è chiusa in se stessa, non va né dal medico né in Chiesa. I figli come possono aiutare la madre? I figli pensano che oltre a problemi mentali ci sia anche lo zampino del diavolo. Don Amorth: Purtroppo questo caso è abbastanza comune. Che ci sia una donna lasciata dal marito perché il marito è stato manipolato da un’altra donna, è possibile, sono casi che avvengono. La colpa è del marito che si è lasciato manipolare e poi è diventato schiavo di quella donna perché, se non si resiste in principio a certi mali si fa sempre più fatica a resistere dopo. E allora come si può mettere l’amore in una donna che è stata abbandonata dal marito e che si è trovata in carico i figli? Occorre la grazia di Dio, se non c’è l’aiuto di Dio non sappiamo venirne fuori con le nostre forze. Ecco perché noi diciamo con fede: "Gesù confido in Te", Gesù, sei tutta la ragione della mia speranza, ma diciamolo con verità e col cuore, non con le parole sole. "Sei tutta la ragione della mia speranza". Mi piaceva sempre quando andavo davanti alla stanzetta n. 5, riservatissima di Padre Pio, leggere la scritta che c’era sulla sua porta, una frase di San Bernardo: "Maria è tutta la ragione della mia speranza". Quindi vuol dire che non c’è disperazione, non c’è possibilità di disperazione. Un cristiano non può essere mai un disperato, ma sarà sempre uno che ha fiducia, perché la sua fiducia è riposta nel Signore. La sua fiducia è riposta nel Signore non negli uomini, non nei fattori umani, è riposta in Dio e allora questa fiducia non crollerà mai.Grazie, sia lodato Gesù Cristo! - Centro Regina della Pace -