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SE DIO C'E', DI CHE RELIGIONE E'?


Rino Cammilleri è un notissimo saggista, scrittore e giornalista. Autore di rubriche in diverse testate giornalistiche, ha pubblicato decine di libri di successo, tra cui “Il crocifisso del samurai” (Rizzoli), “La vera storia dell’inquisizione” (Piemme), “I mostri della ragione” (Ares), e “Gli occhi di Maria” (Bur Rizzoli). Come ha scritto Ettore Gotti Tedeschi nell’introduzione, “Cammilleri è fra i maggiori apologeti viventi” ed in questo libro tratta “del perché si può essere sicuri del cattolicesimo e dei suoi vantaggi competitivi nei confronti delle altre religioni”. Secondo Cammilleri nel mondo non funziona più quasi nulla, ma non perché c’è una crisi di valori che non permette più agli uomini di dare un senso agli strumenti di civiltà disponibili, il punto centrale è che “questa crisi di valori discende dalla crisi della fede” nel “non credere più nello stesso Dio”. Il libro analizza duemila anni di cristianesimo affrontando i passaggi storici più controversi e complessi, quali le Crociate e l’Inquisizione, la Riforma, l’Illuminismo, le Sette anticlericali risorgimentali ma soprattutto spiega i meriti unici del cristianesimo. Come sottolinea Gotti Tedeschi attraverso opportuni ripassi di storia, teologia, filosofia, sociologia, e persino di economia, Cammilleri illustra “perché siamo stati così sciocchi da lasciarci distrarre da altri fedi religiose perdendo la fiducia nella nostra originale e provocando in tal modo il decadimento di quei valori che oggi rimpiangiamo”. In conclusione l’autore del libro chiede di sostenere e aiutare la Chiesa Cattolica, ora più che mai sotto attacco, “perché è la Chiesa voluta da Dio, non da uomini”. Per cercare di approfondire questo tema che suscita da millenni un interesse profondo, ZENIT ha intervistato Rino Cammilleri.Se Dio esiste, di che religione è?Cammilleri: Gran bella domanda. A farci caso, l’epoca dell’ateismo è alle nostre spalle. Oggi non c’è quasi più nessuno che non affermi di credere in Dio. Solo che, a quel punto, bisognerebbe chiedere a ciascuno: quale? Già, perché a trionfare è la religione fai-da-te, il Dio che ognuno si crea a propria immagine e somiglianza.E questa immagine-e-somiglianza, guarda caso, è modellata dall’orizzonte culturale. Cioè, oggi come oggi, è politicamente corretta. Ma, se Dio esiste, logica vuole che siamo noi a Sua immagine e somiglianza, non Lui a nostra. Insomma, bisogna sapere cosa vuole Lui da noi, perché, se esiste, cosa noi vogliamo da Lui già lo sa. Bisogna sapere, per prima cosa, Chi è. E non c’è modo migliore che chiederGlielo.Lei sostiene che l’unico Dio è cattolico. Perchè?Cammilleri: Nel mio pamphlet un certo Teofilo, un uomo «in ricerca» (come si direbbe oggi) chiede a me chi è Dio. Perché a me? Perché sa che sono un credente. Io (cioè, l’Autore) rispondo per come so farlo. E gli snocciolo i motivi che hanno portato me a ritenere molto probabile che Dio, se esiste, sia cattolico. Cioè, sia esattamente Quello che da duemila anni predica la Chiesa di Roma.Perchè non potrebbe essere musulmano, ebreo, o di qualche altra religione?Cammilleri: Oggi, per quanto riguarda la religione, quel che manca è la domanda, non certo l’offerta. Teofilo è uno che a un certo punto, come Pascal, si è detto: se Dio non esistesse bisognerebbe inventarlo. In effetti, uno che si accorge della necessità di un Dio ha già compiuto gran parte del percorso. Ma, quando si guarda intorno, si trova all’interno del supermarket del Sacro, con gli scaffali che presentano una grande varietà. Per definizione, solo una può essere quella giusta, perché Dio, se esiste, non ha alcun interesse a indurci in confusione. Tutto il mio libro è teso a far sì che Teofilo si rivolga direttamente alla Fonte per conoscere la verità.E perchè non buddista, spiritista, darwinista, adoratore di Gaia o di Carlo Marx?Cammilleri: Con gran rispetto per tutti i credenti in Qualcosa o Qualcuno, ho ripercorso davanti a Teofilo tutti i ragionamenti che hanno indotto me (sì, perché c’è stato un tempo in cui anch’io ero «in ricerca») a scegliere un prodotto tra gli scaffali dopo avere considerato, soppesato e attentamente osservato tutti gli altri. Teofilo mi ha chiesto: tu in cosa credi e perché? E io gliel’ho detto.Il libro presuppone che uno creda nell’esistenza di Dio, ma potrebbe essere consigliato anche per gli atei. Vero?Cammilleri: Naturalmente, nel deserto che ho personalmente attraversato prima di giungere alla Terra Promessa c’è stata la fase atea, subito seguita da quella agnostica. Conosco bene l’ateismo e i suoi argomenti. Per me l’ateismo, di argomenti, non ne ha. Peggiore è l’agnosticismo. L’ateo è uno che sa per certo che un Dio non esiste né può esistere. L’agnostico è uno che non si pone nemmeno il problema. E, di conseguenza, vive una vita puramente (mi si perdoni l’espressione) vegetale. Senza senso. Nasce, cresce e muore, mangia, bene e si diverte (nella misura del possibile) senza sapere perché. Peggio: non gli interessa. Se io fossi Dio (ma per fortuna di tutti non lo sono) mi offenderei: almeno l’odio è un sentimento, l’indifferenza invece…Che cosa ha il cattolicesimo che le altre religioni non hanno?Cammilleri: A mio avviso il cattolicesimo ha dalla sua la logica. Un Dio esistente, giusto, sensato, razionale e amorevole si sarebbe comportato esattamente come dice da sempre la Chiesa Romana. Un Dio diverso da così non mi interessa. Questo è quanto ho cercato di spiegare a Teofilo nel mio lavoro. Ovviamente, Teofilo non è tenuto a darmi retta. Tuttavia, se davvero è «in ricerca», si rivolga direttamente all’Interessato. Il quale, se esiste, non avrebbe alcun motivo per non rispondergli. Se non risponde, non esiste. E il caso è chiuso. - Antonio Gaspari - Zenit -