ASCOLTA TUA MADRE

TESTIMONIANZA DI UN'EX SATANISTA - PRIMA PARTE


Nota del fratello Renato Giliberti, che è colui che ha trascritto questa testimonianza: Questa testimonianza, in lingua originale tradotta simultaneamente in italiano, è stata trascritta da una registrazione su audiocassetta. Esistono anche altre sue testimonianze registrate e anche un libro, "Escalando o Abismo". Ho aggiunto i commenti tra parentesi quadre quando una frase o una parola non è chiara."Il mio nome è Vilma Laudelino De Souza. Sono nata a Rio de Janeiro. Tutti noi abbiamo una storia, tutti si ricordano dell'infanzia, delle cose che hanno toccato. La mia infanzia è stata un po' diversa, anche un po' contraddittoria in rapporto ai miei fratelli. Da bambina domandavo a mia madre, "Perché sono diversa dagli altri bambini?" In quell'occasione, la differenza che si faceva forte in me è che c'erano varie entità con vari nomi che entravano e uscivano come volevano dal mio corpo giorno e notte: [elenca diversi nomi di demoni nella sua lingua]... tutti quelli. Entità di tutti i tipi e di tutte le forme, entravano e uscivano e avevano un controllo e un dominio molto forte, perché gli avevo aperto le porte. E mia madre mi spiegò, "Tu sei discendente, nipote di una ex schiava che aveva molti poteri spiritisti, dai tuoi antenati. Lei ha dato autorità perché ci fosse nel tuo corpo il potere di queste entità." Mia nonna era qualcuno che guidava spiritualmente, era molto ricercata. Venivano a cercare direzione e risposta ai loro problemi da mia nonna; lei sapeva, perché nell'occultismo usano doni di indovinazione.Lei doveva scegliere tra i suoi antenati qualcuno per assisterla in questo rito. E quando io sono nata, sono nata in una notte che pioveva. Mia nonna quando mia madre era negli ultimi momenti, mia nonna la stava aiutando a partorire, si è aperta la finestra e mia madre si è spaventata, e mia nonna ha capito che quello era un segno delle entità. Mi ha preso dal grembo di mia madre, mi ha alzato e ha invocato un'entità che si chiama [pronuncia un nome], e mi ha consacrato a questa entità.Consacrata ai demoniSe dovessi raccontare in dettaglio che cose sono successe nei ventidue anni successivi, io dovrei spendere tante ore per raccontarvi cosa è essere consacrata ai demoni. Ma all'inizio della mia vicenda, mia madre è stata portata all'ospedale. Lei stava male, e qualcuno mi ha detto, "Riposa bene perché la mamma tornerà dall'ospedale".Nella Bibbia Gesù dice, "Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi", ma se conoscerete la bugia, la bugia vi incatenerà. Qualcuno mi ha detto, "Tua madre tornerà", ed è stata la porta di entrata per ciò che è successo dopo.Tutti sono andati a dormire. Tutti sapevano che mia madre stava entrando in terapia d'urgenza. Mi hanno detto aspettare e io ho aspettato alla porta di casa. Qualcuno mi ha detto "lei tornerà". Non so se tu ti sei mai svegliato di notte con paura, con una sensazione di freddo. Io mi sono svegliata, ho sentito questo, qualcuno apre la porta ed è mia madre che sta entrando. Questa scena era così brutta che non sono mai riuscita a dimenticarlo. Mia madre lì era strana, mi dava paura, e quando mia madre era vicina che io le dico, "Mamma che bello che sei tornata", non era mia madre, era una cosa fredda, una cosa che ha preso la figura di mia madre, ma in realtà era un'altra forza strana, che io non conoscevo da bambina. Io avevo confusione, ho cercato di dire, "Mamma... ma tu non sei mia mamma!" E quella donna ha iniziato ad avvicinarsi a me ed è entrata dentro il mio corpo. Per la prima volta io mi sono sentita come cadere in un buco nero. Era qualcosa di terribile, ho aperto gli occhi ed era già chiaro. Mia madre era ancora all'ospedale. Non c'era nessuno, neanche mia sorella più grande. Io correvo, spaventata, mentre c'era là un cane, che mio padre aveva avuto come regalo. Quell'animale arriva vicina a me e inizia a dire parole umane, il cane parlava con parole umane. Questo non mi era mai successo. Io avevo solo quattro anni d'età. Io non potevo immaginare cosa iniziava a formarsi intorno a me, fino a che la mia vita fosse arrivata al punto più buio, terribile, chiamato magia nera.Da quel momento le cose cominciano a succedere. Avevo sette anni e già avevo delle capacità, e fenomeni di paranormalità, di chiaroveggenza, di sdoppiamento, avevo fenomeni di levitazione, io mi sdraiavo, aprivo gli occhi e il mio corpo era nell'aria. Una cosa orribile, avevo incubi, visioni, una così nitida, così reale. I quadri si materializzavano, le cose si muovevano in casa. Era come un orribile film d'orrore. Ho iniziato quella ricerca tra delle donne che potevano aiutarmi, delle donne che potessero aiutarmi a capire, a sminuire quella situazione. Sono stata portata in una sessione familiare di spiritismo presieduta da mia nonna, tutti con i bonghi, in mezzo una tovaglia con dei sacrifici, e mi hanno messo in questa tovaglia, e entravano delle entità, dei demoni in me, io ero spaventata e continuavano con i bonghi, e là io sono stata "battezzata" in [una setta chiamata] umbanda, che è un'insieme di magia nera con un [la parola è incomprensibile].Avevo solo sette anni. A sette anni nessuno ha capacità per avere queste entità, mentre a me me le hanno date. Temporaneamente quei terrori notturni si sono accentuati, e dopo sono venuti con più violenza. Mi ricordo che quando ero a scuola, alcuni fenomeni iniziavano a manifestarsi in me. La mia mano, le mie braccia, io non riuscivo più ad avere il controllo del mio corpo. E un fenomeno chiamato psicografia inizia a prendere possesso di me.Io non volevo, era un torpore. Il mio quaderno inizia ad essere pieno di scritte, delle frasi disoneste. Un giorno la mia maestra mi ha preso e ha detto, "Avete visto perché questa bambina non capisce niente?" E io volevo dire, "Non sono stata io a scrivere questo!" Ma nel mio quaderno c'erano dei disegni, delle scritte, erano disegni di Satana, e sotto c'era scritto, "Io sono il demone della mezzanotte". Io avevo vergogna, tutti nella scuola cominciarono a chiamarmi "il demone della mezzanotte".Hanno parlato a mia madre e le hanno detto, "Il problema di questa bambina è la religione". Mi hanno portata in una chiesa perché fossi esorcizzata. Ma ti voglio dire che la religione non salva nessuno. Se era vero che salva, io non avrei bussato a così tante porte cercando una risposta che non avevo trovato.Sono stata portata in una chiesa perché mi facessero un esorcismo, con dei catecumeni della chiesa. E i fenomeni sono peggiorati. Quando io sentivo parlare di Dio, io guardavo le immagini religiose [nella chiesa], e le immagini mi attraevano. I miei occhi, la mia mente, il torpore del mio corpo, io ero attratta dalle immagini. E un'immagine nella chiesa cattolica mi guarda e inizia a parlarmi, quell'immagine che era immobile. E tu mi puoi domandare, "ma tu comunicavi con un'immagine?" Si, quell'immagine mi raccontava i peccati dei sacerdoti, e mi chiamava con una voce ammaliante, che mi attraeva. Forse mi domanderai perché i cristiani evangelici non tengono immagini. Forse mi domanderai, "chi allora risponde alla preghiera della persona sincera che fa una promessa, che si piega, davanti a un'immagine, chi risponde?" Io voglio dirti, la parola di Dio ti dà la risposta: tutto ciò che l'essere umano vuole sapere, la Bibbia lo dice. L'apostolo Paolo ha detto nella prima lettera ai Corinzi, nel capitolo 10, ti dice che dietro agli idoli ci sono i demoni. Ogni volta che un uomo cerca i favori di un'immagine morta, è in pericolo perché nel Salmo 115 dice che gli idoli non possono parlare, non possono fare niente. Allora dice Paolo, le cose che le persone sacrificano agli idoli le stanno sacrificando ai demoni. Ogni volta che un uomo cerca il favore di un idolo, il pericolo è che il demone che è dietro quell'idolo, cosa che Gesù ha detto nel vangelo di Giovanni, dice che il diavolo vuole uccidere, rubare, distruggere. In quel modo Satana porta a compimento ciò che vuole nella vita dell'uomo. Io non sapevo queste cose. E tu mi puoi domandare, "non ti hanno mai parlato di Dio?" Si, dentro quella chiesa mi hanno parlato di un Dio che amava solo le persone buone. Mia madre diceva, "Dio ti porterà all'inferno se non fai la brava". Qualsiasi cosa succedeva, anche le cose pessime, era colpa di Dio. Da quando ero bambina avevo un'idea di Dio, lo immaginavo come un vecchio con la barba, un vecchio cattivo, che faceva tuoni e rumori lassù per spaventare la gente qua sotto. Ma dentro quella chiesa, mentre qualcuno parlava di un Dio onnipotente, io non riuscivo a capire, ero bambina. Dio amava persone buone, non quelle cattive. Come nel capitolo 22 dei Proverbi, che dice, insegna al bambino la via che deve seguire, perché lui non s'allontanerà da quella via; dice, nella direzione che tu istruirai il tuo bambino, lui sarà condotto fino alla sua vecchiaia in quella direzione. Vi voglio raccontare qualcosa della mia infanzia. Io sono la quarta di sette figli. Mia madre è figlia di europei, e mio padre di africani. Io sono l'unica che ha le caratteristiche un po' da neri. Mio padre è nero, mia madre con gli occhi chiari. Sono nata a Rio, in mezzo alle persone dell'alta società. Mia madre dentro una casa ricca. Ho vissuto un po' di preconcetto razziale, rifiuto, anche nella famiglia. I miei stessi fratelli mi dicevano, "tu non sei figlia della mamma!" Io sentivo l'ostilità dei ricchi, il disprezzo delle persone. Quando [in quella chiesa] sentivo parlare di Dio io ero confusa. Sono tornata a casa ho detto, "Papà, chi è Dio?". E non mi sono mai dimenticata che mio padre ha messo le mani nelle tasche e ha detto, "Dio è i soldi in tasca! Se tu non lavori non sarai mai niente". Proprio da questi insegnamenti confusi ho iniziato a vivere tra due verità. Ho detto, "Come minimo questa storia di Dio c'entra con i soldi. Ma se esiste Dio, io lo odio".Io sto raccontando questa storia per tante persone... raccontare un sentimento ostile verso Dio, che è nato nel cuore di una bambina prima ancora dei dieci anni.Io ho detto a Dio, "Signore, io non voglio più raccontare del mio passato, voglio raccontare alla gente di quanto sono grata per ciò che Tu hai fatto, per la Tua bontà verso di me!" Ma Dio mi ha detto, "No, vai, e racconta a tutti quelli che troverai, non perché vedano la miserabilità dell'essere umano, ma perché capiscano che Io amo, perdono, riscatto e trasformo anche le persone che mi odiano".Possessioni violenteDa quando quel sentimento di odio verso Dio è entrato nel mio cuore, io mi svegliavo di notte, e una volta c'era un uomo vestito di nero vicino al mio letto. Dal primo istante ho pensato, "sarà un ladro". Ma oggi io so che quello veramente era il grande ladro delle anime. Era un uomo con un volto scuro che mi ha risposto, "Io sono il diavolo". Io sono svenuta; durante tutta la mia vita, tutto il resto della mia vita, dovunque andavo, quell'uomo era vicino a me. E lui era sempre materializzato vicino a me. Io lo vedevo e dicevo, "Mamma, è qui vicino a me!" E mia mamma mi diceva, "Non c'è nessuno, smettila". E quell'uomo rideva, e un giorno ha invaso il mio corpo. Quando lui invadeva il mio corpo, sei uomini non potevano trattenermi. Io ero un caso sgradevole, i miei fratelli non volevano stare vicino a me, dicevano, "Ma tu hai visto qualche film d'orrore". Io non riuscivo a vedere i film d'orrore perché io mi sentivo protagonista di un orrore; era dentro di me. A tredici anni d'età, mentre stavo cercando, volevo che queste manifestazioni finissero, sono arrivata al candomblé, dove si fa la magia nera, dove c'erano le più grandi autorità della magia nera. Sono andata a cercare la risposta in questo posto. Un uomo toglie una tovaglia, mi fa un segno di riverenza. Io svenni, e recuperai i sensi la mattina seguente. Quando mi sono svegliata, mia mamma preoccupata mi ha chiesto, "Ma tu non stai sentendo niente?" Ha detto, "Figlia, sono entrati dei demoni dentro di te". Io avevo solo tredici anni, ma Satana non ha... badato a questo. Sono andata a bussare dai [praticanti di una specie di magia nera]. Ma il Salmo 42 dice, "Un abisso chiama un altro abisso". Invece di non avere più queste manifestazioni, peggioravano. Adesso era entrato in me un'entità che si chiama [pronuncia un nome], uno spirito di seduzione. Io che ero timida, invece ho iniziato ad avere una personalità promiscua. E dal momento che ho avuto questo carattere strano, mia madre non sapendo come fare, proprio perché il mio carattere era orribile, ha detto, "Maledetta l'ora che ti ho messo al mondo". Ma nella mia adolescenza, i miei genitori mi correggevano, mi insegnavano le cose giuste, ingiuste, mi dicevano anche più delle cose non giuste. Mio padre era un boemio, suonava, era un musico. Mio padre mi diceva, "Vai a comprare della birra per i miei amici". Ma nella mia epoca i bambini non bevevano, le ragazze non bevevano. Ma quando mio padre beveva e lo vedevo, io ho iniziato a coinvolgermi nell'alcolismo anch'io. Lui beveva con gli amici e anch'io, a tredici anni ho iniziato a bere, sono entrata profondamente nell'alcolismo. Proprio come dice la Bibbia, un abisso chiamava un altro abisso. Io iniziavo a bere e ero spinta a cercare il gusto, volevo assaggiare tutti i tipi di bibite. Anche le sigarette, ero attirata anche dalle sigarette; ho preso per la prima volta un sigaro per la strada, e Satana ha iniziato a usare anche queste cose. Io ho detto, "Questo non è così brutto. Mio padre beve, fuma, anche i suoi amici". E io a tredici anni... uno sta crescendo a tredici anni... ho iniziato a bere, ero inondata da queste cose; ero sempre in giro, nei bar, anche se non era comune che una ragazza quarant'anni fa andasse in un bar a bere o a fumare. Ma per me era irresistibile. Io entravo nei bar, le persone erano spaventate di vedermi, ma era l'epoca della Cuba Libre, rock, e così via. Io sentivo spesso questo, e sono caduta nel più profondo abisso. Nei carnevali c'era una cosa che si chiamava "lanciaprofumo", una specie di droga. Mio padre annusava questa cosa, e anch'io ho detto, "anch'io voglio sentire questo". Ho provato la droga, la mia mente era così leggera, avevo una sensazione strana, sembrava che camminavo sulle nubi, ed è così che sono entrata anche nel mondo dei vizi. Ho sentito quel profumo, non riuscivo più a pensare, se mi sembrava di essere felice... Proprio in quel periodo dove una ragazza non avrebbe mai provato la droga o fatto queste cose, io a diciassette anni ero completamente viziata.E ho avuto tre coma alcolici nella mia gioventù, proprio iniziati con un assaggio nel bicchiere di mio padre. E a vent'anni, io ero conosciuta da tutti, in tutti i bar. Anche i miei genitori avevano vergogna di me. Loro non sapevano che era stato proprio quel resto della birra di mio padre che mi ha attratto a quei vizi.Anni '60Quegli anni sono conosciuti come un'epoca di forza, di felicità, un rock molto pazzo, capelli lunghi, musica di protesta, era pieno di droghe, era la voce della gioventù. I musicisti che rompevano le chitarre, cantavano proteste contro un sistema razziale, di razze diverse. Io ancora annusavo le droghe, andavo in queste feste... erano "gli anni d'oro".A Rio... io sono nata a Gavia, in una zona aristocratica di Rio, vicino Ipanema, Copacabana, [elenca altri luoghi]. La mia zona era proprio in mezzo a questi posti buoni, proprio l'alta società, tutti che arrivavano bevendo con rhum nella mano, perché quello faceva chic. E io facevo impatto, perché "è una ragazza che è appartenuta a tutte le nostre feste", dicevano... "è molto conosciuta tra di noi"... C'erano addirittura delle ragazze che si buttavano, dopo aver bevuto, con tutta questa droga. Una ragazza si è buttata dal secondo piano. Tutti dicevano, "Dobbiamo goderci la vita, la gioventù, e vivere". Le canzoni ci dicevano questo, le proteste, i movimenti... Di colpo arrivano anche i Beatles, che fumavano hashish, i Rolling Stones anche...Tutto questo è entrato nella mia mente e mi ha proprio allontanata da Dio. Tutto questo mi ha coinvolto, io sono rimasta coinvolta con i ragazzi, le ragazze, il rock...Quando avevo diciotto anni ero già una donna sconfitta, ero la vergogna della mia famiglia, la tristezza del mio sistema. La società diceva, "Quella donna non vale niente". Una volta quella stessa società mi aveva spinto a fare questo, e poi mi hanno rifiutata. Io già sniffavo, bevevo, facevo di tutto. Proprio in mezzo a tutto questo, ogni giorno io cadevo di più, fino a che sono diventata la ragazza del più grande spacciatore di droghe della mia zona, proprio in quegli anni. Anche se si chiamavano anni dorati per me non erano così. Un giorno, dopo una festa, il mio fidanzato è stato sequestrato dallo squadrone della morte, e lo hanno colpito con cinquanta colpi. Tutti mi conoscevano, avevo veramente una brutta fama, e quando sono tornata nella mia zona, dopo che era successo questo al mio fidanzato, mi hanno chiesto, "Perché hanno ucciso il tuo ragazzo e a te no?" E io ho detto, "Perché io ho una protezione". Avevo delle entità, spiriti di seduzione, spiriti maligni... Ma con il tempo, quando ho aperto gli occhi, ho capito che se la mia vita era rimasta illesa, non era perché dei demoni mi proteggevano. Ma questo, la mia vita, è costata il prezzo del sangue di Gesù. Dio che si è fatto uomo, la Parola venuta in carne, Colui che ha passato delle notti pregando, digiunando, Lui ha detto delle parole eterne, che ancora oggi garantiscono la liberazione di coloro che credono nella sua Parola.Ma quei trenta ragazzi amici del mio fidanzato mi hanno dichiarato la morte. Quando tu sai che devi morire, in questo giro tutti sanno che devi morire. Tutti sapevano che io ero la prossima che doveva morire. E mi hanno detto, "Là c'è una donna che risolverà il tuo caso". Mi stavano preparando già per avere un alto ruolo nell' occultismo. Ma quando uno è cieco, tu vai dove ti dicono di andare. Io sono andata in questo posto, dove mi hanno detto che c'era una donna che poteva aiutarmiVilma Laudelino De Souza - *Io sono Amore*