ASCOLTA TUA MADRE

MARIA ED IL TEMPIO DI DIO


Presentazione di Maria Vergine al Tempio - La liturgia della festività della Presentazione anticipa qualcosa sugli eventi storici della salvezza. Essa evoca, nella preghiera della Messa, la presenza di Maria nel tempio del Signore a Gerusalemme e ci dice che Maria stessa era il Tempio dello Spirito Santo. Comunque, a guardare da vicino, se l’Annunciazione e l’opera dello Spirito Santo nella Madonna dovevano essere posteriori alla sua Presentazione al Tempio, la Beata Vergine era già da molto tempo prima sotto l’influsso dello Spirito Santo. Il saluto dell’Angelo Gabriele doveva dirci un giorno che per Maria di Nazareth “Dio era con lei” e la Chiesa, interprete autentica delle Scritture e della Tradizione, doveva farci capire fin dove arrivava la sua pienezza di grazia che comportava l’esenzione stessa dalla macchia originale, la glorificazione del suo corpo, con l’Assunzione in cielo in previsione dei meriti di Cristo, suo Figlio ed in ragione della sua purezza integrale. I pittori del 17° secolo ci hanno lasciato diversi quadri di questa immagine della Santa Vergine piena di grazia, dimora dello Spirito Santo. È Maria raccolta, in preghiera, le mani incrociate sul petto, come cosciente di questo prezioso deposito della presenza e dell’azione dello Spirito Santo nella sua anima, “del frutto del suo grembo, benedetto”, del Dio-bambino, gloria di sua madre. Si può, senza esagerazione, fare nostra allora la preghiera della Madonna, i sentimenti e l’espressione stessa del suo Magnificat, pronunciato un giorno davanti ad Elisabetta sua cugina, ma che indica i suoi abituali santi slanci interiori : “La mia anima canta la gloria del Signore ed il mio spirito esulta di gioia in Dio che è la mia salvezza, perché l’Onnipotente ha fatto in me grandi cose”. Vergine Santa, mi piace salutarti io stesso,  raccogliermi vicino a te, per render gloria al Signore che ha realizzato, in te e tramite te, il mistero d’Amore dell’Incarnazione e della Redenzione. Sento con una pietà filiale la voce della Chiesa che m’invita a contemplare la tua santa anima piena di grazia, portatrice dello Spirito Santo, tabernacolo del Verbo di Dio e presente, nello stesso tempo, nel Tempio del Signore. Il contrasto tra la figura ebraica del Tempio di Gerusalemme e la realtà del Tempio santo che è il tuo corpo e la tua anima, inaugura il Testamento Nuovo d’Amore, di Redenzione  e di Salvezza dove la tua missione è così manifesta e così estesa dalla volontà di Dio come la tua totale sottomissione di “serva del Signore”. - di Don Marcello Stanzione - Pontifex -