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LA DITTATURA DEL NON-PROLETARIATO E LA RIVOLUZIONE BEVUTA IN UNA PILLOLA


"La pillola abortiva sarà somministrata solo in ospedale e la donna dovrà rimanere ricoverata "dal momento dell'assunzione del farmaco fino alla verifica dell'espulsione del prodotto del concepimento". La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'autorizzazione all'immissione in commercio della pillola Ru486 fa chiarezza intorno alle molte contestazioni sollevate nelle settimane scorse e dà il via libera definitivo all'aborto farmacologico" (La Repubblica on line) - Così l'Italia diviene due volte assassina: di vita reale e di parole. Oltre il danno la beffa; poveri feti, povere vite buttate via come bere un bicchier d'acqua. Il frutto maturo dell'ideologia marxista che riduce la storia a puri rapporti di produzione sta tutto in questa frase dettata dalla penna del demonio; ed è frutto maturo anche del suo dirimpettaio, il capitalismo sfrenato che non conosce regole e gratuità. E i due, al solito, a nozze dal maestro massone. Espulsione del prodotto del concepimento. Forse ancor più della legalizzazione della kill-pill è questa frase ad aprire il baratro ad un futuro di morte che non sembra aver ritorno. La vita è un prodotto, se scadente va tagliato. Comunismo e capitalismo a braccetto in questa strage di innocenti. La dittatura del proletariato di marxista memoria è così compiuta sulla pelle di chi, il neoproletariato del terzo millennio diventato non-proletariato, ha deciso di non accogliere nella sua ristretta comunità. Prima erano i capitalisti l'obiettivo da far saltare in aria. Ora, paradossalmente, lo son diventati i più poveri tra i poveri, quelli che senza un cordone ombelicale neanche potranno vivere. Nel nome di quel capitale invidiato che si voleva arraffare si legifera lo sterminio di massa dei più indifesi. Il denaro, la vita comoda, la vita senza dolore, tutto quello che le rivoluzioni strangola-popoli sembravano avere come nemici è ora lì a decretare, per legge, la morte dei prodotti che ne ostacolano il conseguimento. La dittatura del proletariato è divenuta dittatura del capitale dei nonpiùproletari. Nelle fabbriche e nelle grandi aziende, come nelle amministrazioni pubbliche e nelle banche si parla non a caso di risorse umane, di capitale umano. Ma forse, in fondo, aveva ragione Marx, è il denaro a muovere la storia, e ad ucciderla. Non più rivoluzioni di piazza, non più P38 a polverizzare nemici. Ora la rivoluzione si fa bevendo una pillola, e tirando lo sciacquone. Ma è la vita nostra che finisce nelle fogne, sono le parole violentate e stravolte che ci tappano la bocca alle parole d'amore, perdono, sacrificio. E sarà soffrire maledettamente, lacrime di sangue per le generazioni future di mamme e di ragazzine ingenue e ingannate che si saran bevute la maternità, così senza quasi pensare, e si ritroveranno con le vite, e i sentimenti, e le gioie, spezzate e distrutte. Sarà dolore lancinante per generazioni che, senza accorgersene, avranno bevuto veleno a bruciare il cuore. Generazioni costrette sotto la pesante dittatura della menzogna, e tutto sarà avvelenato, e le famiglie si distruggeranno, e i pochi e selezionati figli si drogheranno di pseudo-felicità, e vuoto, e angoscia, e rimorsi insopprimibili che spunteranno improvvisi a togliere il respiro dei giorni. Non è la semplice pubblicazione di una nota sulla Gazzetta ufficiale, è la dichiarazione di guerra del demonio, e a tutti noi è stata recapitata. Alle armi allora perchè il combattimento escatologico dell'Apocalisse è ormai senza quartiere. Un pugno di apostoli, piccoli e poveri, gli unici ad affrontare Golia corazzato di pillole killer. "Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio" (Ef. 4, 11-16). - Antonello Iapicca - I Segni dei Tempi -