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L'INVASIONE DEI TRANS IN TELEVISIONE FA SEMBRARE CHE I NORMALI SONO LORO E GLI ETERO I DIVERSI


Tra polemiche e tardive precisazioni ( speriamo spontanee e non sobillate), l'intervista concessa dal Cardinale messicano Barragan, da lui confermata all' Ansa, ha destato ,come era inevitabile , molte polemiche ed opinioni discordanti. Sul tema, abbiamo ascoltato la opinione dell' Arcivescovo di Matera- Irsina, Monsignor Salvatore Ligorio. Eccellenza,che cosa pensa sul tema omosessualità e atti omosessuali?: " se la omosessualità rimane solo tale, in castità, nulla. I problemi iniziano con il compimento di atti di quella natura". Come giudica gli atti omosessuali?: " vado a rifarmi al capitolo primo della lettera di San Paolo che non può essere interpretato a piacimento, quando fa comodo lo si tira da una parte e quando no, lo si dimentica". Dunque?: " l'atto omosessuale é contro natura. Dio ha creato la specie umana fatta da uomo e donna, un terzo genere non esiste e l'atto sessuale é volto alla riproduzione, cosa che nella omosessualità é impossibile. Pertanto, se siamo nel campo della condotta contro natura e Dio ha creato la natura, viene da sè che la pratica di atti omosessuali ci allontana da Dio ed oggettivamente ci toglie il Regno dei Cieli". Ma esiste la possibilità del pentimento?: " questa sempre e la pazienza di Dio aspetta sino alla fine, sempre e con gioia, la conversione del peccatore. Perchè chi commette atti contro natura versa in uno stato di peccato grave. Il rischio oggettivo di non entrare nel Regno dei cieli esiste, poi la misericordia di Dio può fare tutto". Nella lettera di san Paolo appena citata si parla quasi di castigo verso chi ha commesso atti sessuali disordinati ed immorali: " la idea del castigo é presente nel caso di chi persevera impunemente in atteggiamenti contrari alla natura umana. Insomma, la mia idea é di fare capire che non é possibile, come spesso si fa per compiacere i giovani o le platee, che si definiscono progressiste, cavalcare l'onda della omosessualità sfrenata. Bisogna aver il coraggio pastorale di dire la verità e di recuperare queste pecorelle smarrite alla retta via, se possibile. A volte si nasce omosessuali, tal altra lo si diventa per vari fattori. La mia idea é che un sacerdote, un Vescovo o gli uomini di chiesa abbiano il dovere di fare tornare alla normalità e alla retta via queste creature". Poi aggiunge: " l'omossessualità e la sessualità sfrenata ed esibita non sono modelli di cui andare orgogliosi, anzi sono falsi modelli, degli errori che  ci fanno perdere l'amicizia con Dio. Si rispetti l'omosessuale senza alcuna discriminazione e con un tratto delicato e misericordioso, ma si abbia il coraggio di chiamare le cose con il loro nome". Ultimamente vi é stata una invasione di trans in Tv: " si sta eccedendo e male pure. Oggi sembra che i normali siano loro e gli etero i diversi, un paradosso. Certo, occorre tendere una mano verso di loro, aiutarli, ma siamo sempre in ipotesi di condotte contro natura". Parliamo di disoccupazione, preoccupato?: " certo che lo sono. La disoccupazione  viola la dignità dell'uomo e della persona, limita le possibilità di farsi una famiglia e getta nella disperazione coloro che la hanno. Insomma, é un fenomeno di allarme sociale". Ora speriamo che non venga fuori il solito saputello che parla di interviste taroccate indebitamente. - Bruno Volpe - Pontifex -