Il riconoscimento delle virtù eroiche di Pio XII, Papa Pacelli, ha sollevato le reazioni di parte del mondo ebraico, sino al punto da mettere in dubbio la prossima visita di Papa Benedetto XVI, programmata per il 17 gennaio, alla Sinagoga di Roma. Della figura di Pio XII abbiamo discusso sotto l'aspetto storico, con il professor Franco Cardini, fine intellettuale e noto storico. Professor Cardini, qual é il giudizio su Pio XII?: " penso francamente che sia un poco buffo fare o stilare classifiche di gradimento o di popolarità dei Papi. Se poi mettiamo la questione in termini di quadro storico, allora bene". Parte del mondo ebraico recrimina sul riconoscimento delle virtù eroiche riconosciute a Pio XII , affermando che la verità storica su di lui non é ancora del tutto chiara: " per una questione di metodo penso che nessuna parte del mondo ebraico sia autorizzata o legittimata a valutare o sindacare le decisioni interne alla Chiesa, che é libera di elevare chi crede all'onore degli altari. In sostanza reputo ingiusta ogni interferenza o comunque ogni tentativo diretto a influenzare la libertà della Chiesa cattolica". Poi precisa: " in ogni caso si tratta comunque e sempre di frange estreme del mondo ebraico che vogliono portare l'acqua al loro mulino". In che senso?: " vi é una tendenza in ambienti ultraconservatori di Israele a sfruttare la shoa in senso vittimistico e come fosse una clava. Senza ombra di dubbio, l'olocausto va censurato e condannato senza riserve, con il massimo rispetto per le vittime. Ma bisogna ammettere che qualche esponente ebraico marcia sulla shoa con un vittimismo strumentale al ricavare vantaggi politici ed economici e questo non é affatto bello o nobile,specie considerando,con lo stesso metro di valutazione, quello che oggi gli israeliani fanno a Gaza, limitando i diritti umani dei palestinesi". Torniamo a Pio XII, ritiene storicamente fondate le accuse di silenzio sulla shoa e leggi razziali: " vorrei fare una premessa, senza essere accusato di negazionismo o riduzionismo. Dunque, tra gli storici é in corso un dibattito acceso e leale sulla reale e volontaria decisione tedesca di eliminare sistematicamente e scientificamente tutti gli ebrei, quando é inziata e quale é stata l'entità reale dei morti, fermo restando che anche una sola vittima sarebbe un peccato. Detto questo, non é vero che tutti gli ebrei morirono nei campi di concentramento, molti perirono sotto i bombardamenti alleati, altri di mamattia ,molti di vecchiaia o di stenti come tante altre persone. La storia letta a senso unico ha portato a tacere sui tanti crimini di guerra commessi anche dagli alleati nei confronti di un milione di tedeschi o sulla cooperazione degli inglesi allo stesso olocausto, dunque il quadro storico é ancora in evoluzione". Detto questo, torniamo a Pio XII: " é storicamente provato che fece ospitare molti ebrei in strutture ecclesiastiche dotate di extraterritorialità per garantirne la salvezza, in quanto al suo presunto silenzio, in parte non é vero, poi scelse certamente il male minore". E conclude: " in ogni caso la Chiesa é libera di elevare chi vuole alla gloria degli altari e nessuno, ebreo o ateo, é autorizzato ad invasioni di campo. Nel corso della storia della Chiesa non sempre sono stati proclamati santi fior di galantuomini, ma un cattolico rispetta le sue decisioni, prenda il caso di san Gregorio VII". - Bruno Volpe - Pontifex -
PIO XII E' STATO UN BUON PAPA. LA CHIESA SI FACCIA RISPETTARE E VADA AVANTI
Il riconoscimento delle virtù eroiche di Pio XII, Papa Pacelli, ha sollevato le reazioni di parte del mondo ebraico, sino al punto da mettere in dubbio la prossima visita di Papa Benedetto XVI, programmata per il 17 gennaio, alla Sinagoga di Roma. Della figura di Pio XII abbiamo discusso sotto l'aspetto storico, con il professor Franco Cardini, fine intellettuale e noto storico. Professor Cardini, qual é il giudizio su Pio XII?: " penso francamente che sia un poco buffo fare o stilare classifiche di gradimento o di popolarità dei Papi. Se poi mettiamo la questione in termini di quadro storico, allora bene". Parte del mondo ebraico recrimina sul riconoscimento delle virtù eroiche riconosciute a Pio XII , affermando che la verità storica su di lui non é ancora del tutto chiara: " per una questione di metodo penso che nessuna parte del mondo ebraico sia autorizzata o legittimata a valutare o sindacare le decisioni interne alla Chiesa, che é libera di elevare chi crede all'onore degli altari. In sostanza reputo ingiusta ogni interferenza o comunque ogni tentativo diretto a influenzare la libertà della Chiesa cattolica". Poi precisa: " in ogni caso si tratta comunque e sempre di frange estreme del mondo ebraico che vogliono portare l'acqua al loro mulino". In che senso?: " vi é una tendenza in ambienti ultraconservatori di Israele a sfruttare la shoa in senso vittimistico e come fosse una clava. Senza ombra di dubbio, l'olocausto va censurato e condannato senza riserve, con il massimo rispetto per le vittime. Ma bisogna ammettere che qualche esponente ebraico marcia sulla shoa con un vittimismo strumentale al ricavare vantaggi politici ed economici e questo non é affatto bello o nobile,specie considerando,con lo stesso metro di valutazione, quello che oggi gli israeliani fanno a Gaza, limitando i diritti umani dei palestinesi". Torniamo a Pio XII, ritiene storicamente fondate le accuse di silenzio sulla shoa e leggi razziali: " vorrei fare una premessa, senza essere accusato di negazionismo o riduzionismo. Dunque, tra gli storici é in corso un dibattito acceso e leale sulla reale e volontaria decisione tedesca di eliminare sistematicamente e scientificamente tutti gli ebrei, quando é inziata e quale é stata l'entità reale dei morti, fermo restando che anche una sola vittima sarebbe un peccato. Detto questo, non é vero che tutti gli ebrei morirono nei campi di concentramento, molti perirono sotto i bombardamenti alleati, altri di mamattia ,molti di vecchiaia o di stenti come tante altre persone. La storia letta a senso unico ha portato a tacere sui tanti crimini di guerra commessi anche dagli alleati nei confronti di un milione di tedeschi o sulla cooperazione degli inglesi allo stesso olocausto, dunque il quadro storico é ancora in evoluzione". Detto questo, torniamo a Pio XII: " é storicamente provato che fece ospitare molti ebrei in strutture ecclesiastiche dotate di extraterritorialità per garantirne la salvezza, in quanto al suo presunto silenzio, in parte non é vero, poi scelse certamente il male minore". E conclude: " in ogni caso la Chiesa é libera di elevare chi vuole alla gloria degli altari e nessuno, ebreo o ateo, é autorizzato ad invasioni di campo. Nel corso della storia della Chiesa non sempre sono stati proclamati santi fior di galantuomini, ma un cattolico rispetta le sue decisioni, prenda il caso di san Gregorio VII". - Bruno Volpe - Pontifex -