ASCOLTA TUA MADRE

MESSAGGIO DA MEDJUGORJE A MIRIJANA DEL 2 GENNAIO 2010


“Cari figli, oggi vi invito a venire con me con totale fiducia, perché io desidero farvi conoscere mio Figlio. Non abbiate paura, figli miei. Io sono con voi, sono accanto a voi. Vi mostro la strada come perdonare voi stessi, perdonare gli altri e, con pentimento sincero nel cuore, inginocchiarvi davanti al Padre. Fate sì che muoia in voi tutto ciò che vi impedisce di amare e salvare, di essere con Lui e in Lui. Decidetevi per un nuovo inizio, l’inizio dell’amore sincero di Dio stesso. Vi ringrazio”.  Commento al Messaggio Quando Adamo ed Eva peccarono, si nascosero perché si scoprirono nudi e avevano paura di essere visti così nudi anche da Dio, pur avendo intrecciato una cintura di foglie per coprire le loro nudità (Gen. 3, 7-11). Dio dialogherà ancora con loro e poi darà loro delle tuniche di pelle e li vestirà (v.21). Maria ci vede lo stesso titubanti e timorosi, nella nostra situazione concreta, e ci invita a sé, ricordandoci che Lei è sempre con noi, accanto a noi. Due sono i suoi obiettivi: farci conoscere Suo Figlio, e condurci al triplice perdono o riconciliazione: con noi stessi, con gli altri e con Dio, in vista di rapporti nuovi, ritrovati. Sono tutte espressioni davvero singolari quelle che Lei usa! Noi potremmo dire che già sappiamo che Lei è con noi: ce lo dice sempre, no?E anche che conosciamo già Suo Figlio, dopo tanti anni di catechismo, di catechesi, di istruzioni… Eppure Lei vede che la nostra conoscenza è ancora superficiale, teorica, non è ancora cosí esperienziale e profonda, tale che possa farci cambiare la vita: ci vuol altro! Come ai discepoli di Giovanni che gli chiedono: “Maestro dove abiti?” potrebbe risponderci: “Venite e vedete!” Noi sappiamo dove abita Gesú e ci serve! Infatti per conoscerlo davvero bisogna stare a lungo con lui… ma potremmo anche domandarci: “Chi è Gesú per me?” Abbiamo ancora bisogno che Qualcuno ce lo faccia conoscere, scoprire o riscoprire! Sono, poi, molto belle le progressioni nel perdono!E’ necessario perdonare prima di tutto noi stessi, se vogliamo poi essere capaci di perdonare gli altri e, per questo, abbiamo bisogno di sperimentare il perdono di Dio. Quanti non sanno perdonarsi come Pietro! Quante volte si rinnova la parabola del servo spietato!... Come sono vere le parole del Canto: “Insegnaci, Signore, a perdonare, come anche tu ci hai perdonato! Insegnaci, Signore, ad amare come anche tu ci hai amato!” Per fare l’esperienza del perdono di Dio non basta inginocchiarsi e ripetere la lista dei nostri peccati. Occorre un cuore sinceramente pentito.Come sacerdote, posso riconoscere chi viene a confessarsi per liberarsi dai sensi di colpa solo psicologici, per dare un colpo di spugna e via, per mettere a posto la propria coscienza, per abitudine… e quanto pochi vengono davvero col cuore pentito. E’ per me sempre davvero impressionante vedere uomini e donne, di tutte le età e condizioni sociali, inginocchiarsi davanti a me e singhiozzare a causa dei loro peccati, con un vero pentimento nel cuore: i fazzoletti non bastano mai. Ormai lo capisco al volo. Perché? Come posso giudicarlo io? Forse anch’io ho sperimentato quel pentimento… Non è solo il racconto delle miserie, ma la motivazione che li ha spinti là, e sono le motivazioni che ora li spingono a cambiare vita. Come sacerdote capisco anche chi sta facendo un vero cammino di conversione e chi viene a confessarsi per routine: come posso aiutarli se non lo vogliono?… La Regina della Pace lo vede bene, molto meglio di me. Per questo ci invita a lasciare le abitudini che ci impediscono di “amare e salvare”, di essere “con Lui e in Lui”. Si tratta davvero di parole luminose, che vanno proprio bene all’inizio di un Nuovo Anno, per capire, accogliere e vivere “l’Amore sincero di Dio stesso”.Non sono io il Maestro, né il Padre, ma è Lei la Madre e la Maestra! Quello che la Regina della Pace ci dice oggi va dritto al cuore, e, se prenderemo sul serio le sue parole, la nostra vita prenderà davvero la direzione voluta da Dio. Maria veglia su di noi, ci attende, ci accompagna e ci vuole dove è Lei, come è Lei: vestiti della Santità di Dio, con la veste bella, i calzari ai piedi e l’anello al dito. Infatti per noi è stato anche già ucciso il vitello grasso, e la vera Festa è già pronta!…Vi benedico. P. Armando - [Innamorati di Maria]