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SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI


QUINTO GIORNO (22.1.)"Testimoniare nella sofferenza""Il Messia non doveva forse soffrire queste cose prima di entrare nella sua gloria?" (Lc 24, 26)Isaia 50, 5-9 Il Signore mi è vicino, egli mi difenderàSalmo 124(123), 1-8 Il nostro aiuto viene dal SignoreRomani 8, 35-39 L’amore di Dio si è rivelato in Cristo GesùLuca 24, 25-27 Gesù spiegò ai due discepoli i passi della Bibbia che lo riguardavanoCommento: Negli ultimi anni sono accaduti in Scozia due eventi che hanno portato questo piccolo paese all’attenzione dei media in tutto il mondo: l’attacco bomba sull’aereo sopra Lockerbie e il massacro dei bambini nella scuola di Dunblane, tragedie che hanno catturato l’attenzione dell’intera nazione, che sempre ricorderà questa terribile perdita di vite umane. I due eventi hanno causato dolore e indescrivibile amarezza a moltissime persone, e le conseguenze si sono sentite ben oltre i confini fisici dei due luoghi. Persone innocenti hanno trovato la morte in circostanze orribili.La sofferenza è una realtà di cui il profeta Isaia parla con forza nella lettura di oggi, ricordandoci che Dio non si rassegna mai a vedere l’umanità che soffre. Il salmo, in risposta, proclama la fiducia che i credenti devono avere nel loro Salvatore. La lettera ai Romani afferma la certezza che l’amore sarà sempre più forte, e che il dolore e la pena non prevarranno mai, giacché prima di offrire la resurrezione al mondo, Cristo ha affrontato una morte terribile e ha conosciuto l’oscura profondità della tomba, per poter essere sempre accanto a noi, anche nei momenti bui.Sulle orme del Signore, i cristiani che desiderano la piena unità sono chiamati a mostrare la loro solidarietà a quanti sono provati, nella propria vita, da tragiche situazioni di sofferenza, per confessare che l’amore è più forte della morte. È dall’estrema umiliazione della tomba che la resurrezione è giunta come un sole per l’umanità; un’annunciazione festosa di vita, perdono e immortalità. Preghiera:O Dio nostro Padre,guarda con compassione alla nostra situazione di povertà, sofferenza, peccato e morte, ti chiediamo perdono, guarigione, conforto e sostegno nelle nostre prove.Ti rendiamo grazie per tutti coloro che riescono a vedere la luce nella loro afflizione.Possa il tuo Spirito divino insegnarci la grandezza della tua compassione ed aiutarci a rimanere accanto alle nostre sorelle e ai nostri fratelli in difficoltà. Ricolmi della sua benedizione, fa’ che possiamo proclamare in unità e condividere con il mondo la vittoria del tuo Figlio sulla nostra vita, per sempre. Amen. Domande per la riflessione personale 1. In quale modo puoi immedesimarti in coloro che soffrono e sono in difficoltà? 2. In quale modo, attraverso la sofferenza sperimentata nella tua vita, hai raggiunto una saggezza e una comprensione più profonde?3. Come esprimi la solidarietà verso la sofferenza e l’oppressione sofferta da molte persone che vivono in povertà, e qual è la tua esperienza a riguardo?4. Come renderesti testimonianza alla misericordia di Dio e alla speranza che trovi alla luce della croce di Cristo?