ASCOLTA TUA MADRE

......IN CAMMINO CON MARIA.........


La rubrica, "In cammino con Maria", é affidata a don Maurizio Gagliardini, sacerdote della Diocesi di Novara, fondatore e presidente dell'Associazione "Difendere la vita con Maria". Lo ringraziamo per aver accettato il nostro invito, arricchendo così la nostra rivista. L'intenzione della rubrica è di offrire, di volta in volta, degli spunti di meditazione che siano come dei piccoli passi alla scuola della Regina della Pace. Passi che vorrebbero aiutare a progredire un poco nella via del Vangelo che Maria viene a ricordarci; passi non solitari, ma di comunione con la Chiesa; passi che, senza anticipare i suoi giudizi, si mettano docilmente nella sua scia. Segnali e indicazioni dunque, che invitano a ripercorrere il sentiero indicato da Maria in tutti questi anni, nell'auspicio di sostenere il cammino spirituale di chi legge,per seguire, sotto la guida della Chiesa, in modo docile e concreto, Colui che è la Via. Amare la vitaCari amici di Medjugorje mi immagino che questo giornalino arriverà nelle vostre case all'inizio del mese di febbraio, proprio quando tutta la Chiesa italiana celebra la giornata della vita, domenica 7 febbraio. Quest'anno per la trentaduesima edizione i Vescovi invitano tutti a riflettere sui necessari sostegni alla famiglia, non ultimo quello economico, con un messaggio dal tema: "La forza della vita una sfida nella povertà". "Chi guarda al benessere economico alla luce del Vangelo sa che esso non è tutto", - ci ricordano i Vescovi - "infatti, può servire la vita, rendendola più bella e apprezzabile e perciò più umana". Il messaggio per la giornata della vita ribadisce che "la Chiesa si impegna per lo sviluppo umano integrale, che richiede anche il superamento dell'indigenza e del bisogno"[ ... ] "Proprio perché conosciamo Cristo, la Vita vera, sappiamo riconoscere il valore della vita umana e quale minaccia sia insita in una crescente povertà di mezzi e risorse. Proprio perché ci sentiamo a servizio della vita donata da Cristo, abbiamo il dovere di denunciare quei meccanismi economici che, producendo povertà e creando forti disuguaglianze sociali, feriscono e offendono la vita, colpendo soprattutto i più deboli e indifesi." "Anche la crisi economica che stiamo attraversando può costituire un'occasione di crescita: la bellezza della condivisione ci spinge a prenderci cura gli uni degli altri. Ci fa capire che non è la ricchezza economica a costituire la dignità della vita, perché la vita stessa è la prima radicale ricchezza, e perciò va strenuamente difesa in ogni suo stadio, denunciando ancora una volta, senza cedimenti sul piano del giudizio etico, il delitto dell'aborto". "Sarebbe assai povera ed egoista" sottolineano i Vescovi una società che, sedotta dal benessere, dimenticasse che la vita è il bene più grande. Del resto, come insegna il Papa Benedetto XVI nella recente Enciclica Caritas in veritate, "rispondere alle esigenze morali più profonde della persona ha anche importanti e benefiche ricadute sul piano economico" (n. 45), in quanto "l'apertura moralmente responsabile alla vita è una ricchezza sociale ed economica" (n. 44). Credere in famiglia Sono veramente lieto di avere questa serena e pacata occasione di riflettere con tutti voi su questo tema. E non è improbabile che esso possa magari anche rivelarsi un'occasione di dialogo e di scambio di opinioni in casa sui valori fondanti e non negoziabili, come ci ha spesso indicato anche il Papa Benedetto XVI, quali la vita, famiglia e l'educazione. Queste riflessioni emergono alla luce e alla presenza materna di Maria, che non si stanca mai di sospingerci verso il bene della preghiera, che non è mai un'allontanarsi dalla realtà né tanto meno dai problemi, ma è una forza in grado di illuminarci ed a sostenerci. Qualche anno fa il Vescovo di Novara, Mons. Renato Corti, nella lettera pastorale e in diverse omelie ha espresso un auspicio "come una profezia", cioè che il popolo amante della vita sia sensibile alla tematica della pace e viceversa. Il confessionale luogo della vita e della pace Mi pare bello qui rilevare che questo bene - della vita e della pace - ha trovato una sua profonda unione proprio a Medjugorje, dove la Regina della Pace ha ripetutamente richiamato tutti alla sacralità della vita e al valore della famiglia. Spesso con parole accorate è ritornata su questo tema pensando alle nostre situazioni concrete. Questo mondo di affetti, che è la famiglia e la vita, sono in taluni casi al centro di grandi sofferenze: come quando si interrompe il dialogo comunicativo tra genitori e figli e tra figli e genitori; come quando si verifica il caso di una famiglia che "si rompe" e ha bisogno di un supplementare soccorso d'amore per capire, accettare, andare incontro e perdonare; oppure addirittura come quando una vita viene per diversi motivi violata attraverso il ricorso all'aborto o con pratiche contraccettive. Questa armoniosa intesa che si stabilisce fra la pace e la vita non è certo uno slogan di facciata, ma alla scuola di Maria diventa un progetto di vita, un cantiere aperto dove nulla si improvvisa senza fatica, ma tutto si conquista con la fede, la fiducia, la generosità e l'amore, e soprattutto attraverso la gratuità. Questo intende Maria, la Regina della Pace, quando invita alla conversione. Ciò che avviene però in questa terra veramente benedetta di Medjugorje è un straordinario soccorso della Provvidenza che con voce materna e con sollecitudine pedagogica conduce ciascuno a fare un'esperienza diretta dell'amore di Dio. Mi piace qui rievocare una frase di Ignacio Larrafiaga, francescano minore e autorevole maestro di spiritualità, che a metà degli anni '70 ripeteva spesso nelle sue conferenze e pubblicazioni questa convinzione, cioè che "nel futuro non ci sarebbe stata più una fede di tradizione ma ogni credente sarebbe stato uno che avrebbe esperimentato la presenza di Dio nella sua vita: un mistico". A Medjugorje c'è un luogo a cui tutti ricorrono come ad una oasi d'approdo sicura e come una fonte che disseta e risana: il confessionale. Luogo da cui ciascuno riparte, risanato dal perdonato e rinnovato nella fiducia. Così il sacerdote, così ogni fedele. Il confessionale, luogo della vita e della pace. Vi ricordo tutti sempre con grande affetto nella Santa Messa, un abbraccio fraterno, - Don Maurizio Gagliardini - "Medjugorje Torino" n. 151