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NUSSUN INTOPPO PER GIOVANNI PAOLO II. PER LE CAUSE DI BEATIFICAZIONE NON SI FA MAI IL CONCISTORO


La mancata presenza del nome di Giovanni Paolo II tra i canonizzandoi presenti nel Concistoro celebrato dal Papa ha scatenato qualche preoccupazione in Polonia e in qualche mezzo di comunicazione. Pontifex ha interpellato in merito il cardinale portoghese José Saraiva Martins, Prefetto emerito per la Congregazione della cause dei Santi. " Non é cambiato nulla e non vi é alcun intoppo o disfunzione, tutto procede come prima". Ma il nome di Giovanni Paolo II non figura tra quelli del Concistoro: " state tranquilli e stiano sereni in Polonia, mi meraviglio che addetti ai lavori  e giornalisti ignorino che per le beatificazioni non é mai necessario e tanto mai lo é stato il Concistoro che si richiede solo per le canonizzazioni. In sostanza coloro i quali sono citati in quel concistoro erano già beati e in quel caso solo ci vuole il Concistoro. Ma per la beatificazione la Chiesa mai ha utilizzatoquesta prassi, così fu per Pio IX, per Giovanni XXIII e sempre lo sarà". Dunque nessuna novità: " assolutamente, la tabella di marcia non é cambiata. Appena verrà accertato il miracolo che per ora non é stato dichiarato, e riunita la teologica, la Congregazione per le cause dei santi preparerà il decreto che il Papa firmerà, fissando la data per la beatificazione. Tradizione e cortesia vogliono che il primo a saperlo e proclamarlo sia il Vescovo Diocesano, ovvero quallo di Cracovia. Quindi tanta preoccupazione non ha alcun senso, é ingiustifcata, lo ripeto". Dunque nessun cambiamento di marcia e probabile la beatificazione in questo anno?: " nessuno ha mai fissato date e queste le ipotizzate voi giornalisti. Potrebbe anche essere, ma appunto dipende dai tempi dell'accertamento del miracolo, ma non vi é alcun ostacolo nuovo o intoppo. Lo ribadisco, per la beatificazione non é necessario mai fare un Concistoro. Sarebbe opportuno e serio ricordarlo. Non so chi sparga notizie tanto allarmanti. E se Vescovi o giornalisti dicono queste cose si sbagliano o ignorano la tradizione e le norme della Chiesa che non le ha mai cambiate". - Bruno Volpe - Pontifex -