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L' INDIFFERENZA SCONCERTANTE DEI QUOTIDIANI NEI CONFRONTI DELLA LIBERTA' RELIGIOSA


Quali quotidiani hanno dato spazio nei giorni scorsi alle notizie di nuove e pesanti persecuzioni nei confronti dei cristiani in molti paesi dell’Oriente? Non è una domanda retorica bensì la registrazione dolorosa di un dato di fatto: l’indifferenza che domina l’occidente nei confronti della libertà religiosa, un diritto che, evidentemente, non è considerato interessante da una società che pur continua a rivendicare diritti. Che queste rivendicazioni nascano da una cultura sostanzialmente individualistica, è provato proprio dal disinteresse per gli altri che non appartengono a una delle categorie per cui si sbandiera un presunto diritto. Il sito di Asia News, che ha “nel sostegno alla libertà religiosa uno dei pilastri della sua informazione”, sta sostenendo una campagna contro la legge sulla blasfemia in vigore dal 1986 in Pakistan, dove è in atto un tentativo di creare uno “Stato islamico”, in cui è negato il principio “dell’uguaglianza fra i cittadini” sancito nel 1947 da Ali Jinnah, padre fondatore della nazione, durante il discorso all’Assemblea nazionale. La legge prevede la prigione e la pena capitale per tutti coloro che offendono il Corano o Maometto. Negli ultimi 23 anni quasi mille persone sono state accusate di questo crimine e diverse centinaia sono state uccise. Negli ultimi anni, almeno 50 cristiani sono stati torturati ed eliminati per questo delitto e molti villaggi e chiese cristiane sono stati distrutti e bruciati”. Nello Stato dell’Orissa i cristiani del distretto di Kandhamal, informa ancora Asia News, sono ancora vittime innocenti di intimidazioni e violenze. Il governo non fa nulla per aiutare la loro riabilitazione, dopo le violenze religiose del 2008, e continuano a vivere nella paura. In Irak attentati e fughe si susseguono quasi giornalmente. Non migliore la situazione in India dove molti cristiani sono stati costretti ad abbandonare le loro case e vivono in tende. Avvenire di mercoledì riportava un appello del ministro Frattini: “Fermiamo gli attacchi ai cristiani”, e l’intenzione di promuovere in Italia una conferenza internazionale sulla libertà religiosa. Provocante un’osservazione di P. Bernardo Cervellera che “registra un “relativismo culturale” che ha tratti comuni con il fondamentalismo islamico: “Eliminare i segni e le personalità cristiane”, conclude p. Cervellera, è possibile in molti modi: “in Pakistan con la blasfemia, in Europa con una ‘blasfemia’ contro le offese al credo relativista. In entrambi i casi proponiamo una convivenza fra identità … lavorando con la propria fede per il progresso dei popoli”. In questa quaresima il Papa ha richiamato la responsabilità di ognuno per il cambiamento del mondo. Non c’è cambiamento positivo, infatti, che non parta dal cuore. la conversione del cuore che ci fa riconoscere, in Dio, tutti gli uomini come fratelli, sia il motore di un interesse per i silenziosi martiri di oggi. L’invito a vivere come se Dio ci fosse è più attuale che mai. - Pagetti Elena - culturacattolica -