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ANCHE IN ITALIA/ IMPIEGATA ESPONE SANTINO ALL'OSPEDALE DI CAREGGI (VICINO FIRENZE): LA PUNISCONO


Punita per aver esposto un santino. Una dipendente amministrativa dell' ospedale di Careggi ha ricevuto un rimprovero scritto per aver affisso sulla bacheca dell'ufficio un oggetto personale, cioè un'immagine della Madonna di Fatima. Nella stanza dove svolge il suo lavoro amministrativo - chiusa al pubblico – da qualche tempo aveva messo in bacheca una cartolina devozionale. «Più volte la responsabile dell’ufficio ha staccato la cartolina dalla bacheca, infastidita forse perché non credente», denuncia il responsabile Cisl di Careggi Franco Pietrangeli. Ma lei, l’impiegata, ha continuato a rimetterla al suo posto. A fine gennaio il direttore di dipartimento, forse proprio dopo aver saputo la querelle sull’immagine mariana, ha inviato una circolare a tutti i dipendenti. «Sono stati rilevati molti oggetti e accessori di uso personale diffusi negli ambienti di lavoro – è scritto -. Negli spazi prettamente di lavoro come bacheche o lavagne magnetiche si dà disposizione che non siano affissi altro che informazioni/disposizioni di lavoro». «Ma nessuno negli uffici del dipartimento ha rispettato questa circolare – sottolinea Pietrangeli -. Ognuno in tutta Careggi ha lasciato al suo posto la foto dei figli e cartoline di vario genere». Eppure solo la signora devota alla Madonna è stata richiamata ufficialmente: il 22 febbraio le è arrivata una nota disciplinare scritta (chiamata ‘rimprovero’ o ‘censura’) per non aver rispettato la circolare. «E’ scandaloso – scrive Pietrangeli in una lettera inviata ai direttori di Careggi – un provvedimento disciplinare nei confronti di una persona la cui professionalità è indiscussa e dimostrabile solo perché ha fatto quello che tutti a Careggi fanno. La legge prescrive che i lavoratori possono manifestare il proprio pensiero anche religioso. Pretendiamo il ritiro del provvedimento e le scuse formali dell’azienda». Secondo la direzione di Careggi però le cose stanno diversamente: la bacheca utilizzata è in un luogo aperto al pubblico, dove dovrebbero essere messe solo informazioni lavorative. «Non c’è nessun pregiudizio religioso a Careggi — spiegano dalla direzione — siamo aperti a ogni manifestazione di fede, ma solo nei luoghi dove l’espressione è pertinente». Il caso della Madonna di Fatima a Careggi segue di pochi giorni quello delle statuette della Madonna di Montenero donate all’ospedale di Livorno dall’agente di polizia penitenziaria Calogero Panevino per essere esposte nei padiglioni delle cure palliative e della medicina e ‘rifiutate’ dal direttore generale della Asl 6 Monica Calamai perché «avrebbero potuto turbare chi appartiene ad altre fedi». Dopo la petizione organizzata dal centrodestra per collocare le statue in corsia che è stata sottoscritta da 2922 firme, il caso non andrà in tv a Domenica In da Massimo Giletti. Stavolta le questioni etico-religiose non c’entrano; a bloccare la messa in onda del caso delle Madonnine livornesi è il regolamento sulla par condicio che stabilisce la sospensione delle trasmissioni di approfondimento nel mese precedente le elezioni regionali, dal 28 febbraio al 28 marzo. Quello delle statuette è diventato un caso politico, e come tale, non se ne può parlare. Almeno fino al dopo-elezioni. - tradizione - Cattolica -