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8 MARZO, LE DONNE VITTIME DI POLITICHE A FAVORE DEGLI OMOSESSUALI E DELL'ABORTO


Le donne continuano a subire violenze e discriminazioni in molte parti del mondo, una situazione che l'Onu non riesce ad affrontare efficacemente a causa - secondo l'Osservatore permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, Monsignor Celestino Migliore - di politiche ''di genere'', ''dettate dall'ideologia'', che, negando le differenze tra i sessi, di fatto ''ritardano un reale avanzamento delle donne''. Intervenendo alla 54/a sessione della Commissione Onu sullo status delle donne, riunita in occasione festa dell’8 marzo, a New York, Migliore ha sottolineato alcuni progressi registrati negli ultimi 15 anni nel campo dell'educazione, della partecipazione alla vita sociale e della legislazione anti-violenza, ma anche l'altissima incidenza dell'Aids tra le donne (lo sono tre quarti dei malati) e i drammi del feticidio, dell'infanticidio e dell'abbandono che riguardano nel mondo un gran numero di bambine. Ritardi e lentezze nelle politiche degli Stati hanno contribuito a rallentare il cammino di una reale emancipazione delle donne nel mondo - ha detto Monsignor Migliore - come pure dinamiche ''culturali e sociali''. Il rappresentante vaticano torna a puntare il dito, come gia' in passato, contro l'azione dell'Onu e, in particolare, contro le politiche pro gay e sulla pianificazione delle nascite. ''Il raggiungimento delle pari opportunita' tra uomini e donne nell'educazione, nel lavoro, nella protezione legale e nei diritti sociali e politici e' considerato in un contesto di uguaglianza di genere. Tuttavia i fatti dimostrano che lo sviluppo di questo concetto, cosi' come accaduto alle conferenze del Cairo e di Pechino, e poi in vari contesti internazionali, avviene in modo sempre piu' ideologico, e finisce per ritardare una vera emancipazione delle donne''. In piu', in ''recenti documenti ufficiali - ha proseguito l'Arcivescovo - ci sono interpretazioni di 'genere' che dissolvono ogni specificita' e complementarieta' tra uomini e donne. Queste teorie - ha dichiarato - non cambiano la natura delle cose ma certamente stanno gia' macchiando e ostacolando ogni serio e tempestivo avanzamento nella ricognizione della dignita' e dei diritti delle donne''. A cio' si aggiungono - ha concluso Monsignor Migliore - i tanti documenti e risoluzioni che sacrificano il riconoscimento di diritti personali, sociali, economici e politici ad una nozione di salute sessuale e riproduttiva violenta contro la vita umana non nata, a detrimento dei bisogni integrali delle donne, e degli uomini, nella società''. - Petrus -