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L'EPISODIO DELLA DONNA ADULTERA DIMOSTRA LA GRANDE MISERICORDIA DI DIO


Il Vangelo domenicale ci parla del famoso episodio dell' adultera pizzicata con le mani nel sacco e sulla via della lapidazione. Capziosa e tendenziosa la domanda rivolta a Cristo. "Ma lui sa sempre come cavarsela e il metodo migliore é sempre la misericordia, del resto questo episodio continua sulla via della domenica precedente nella quale abbiamo letto la storia del Padre misericordioso". Che cosa ci dice Cristo?: " che intanto alla fine dei tempi saremo giudicati sull' amore e sul perdono e che nessuno può avere mai la ipocrisia di giudicarsi perfetto al punto da lapidare un peccatore, anche il peggiore. In fin dei conti ognuno ha i suoi bravi scheletri nell' armadio". Questo episodio ci invita a mettere da parte la ipocrisia: " certo. La legge ebraica antica dissociava la regola religiosa dalla legge e non tenava in conto il concetto della misericordia. Cristo non é venuto per abolire la legge, ma per darle compimento, ovvero umanizzarla. Sia ben chiaro, lui non perdona il peccato di adulterio che era e rimane gravissimo, ma invita l' adultera a pentirsi di cuore e a non cadere nell' errore. Tutti, laici, preti o vescovi possiamo cadere in errore, fa parte della nostra fragilità, guai  a sentirci perfetti o crederci giudici supremi degli altri". Insomma Cristo che messaggio lancia?: " uno molto semplice, ovvero dice ai quei signori, pronti alla lapidazione. Questa signora é adultera, ma siete proprio certi che voi non avete mai sbagliato? E se lo siete, allora tirate. Bene, tutti hanno un sussulto nella coscienza e si ritirano in buon ordine a dimostrazione che nessuno può proclamarsi perfetto". Una evidente censura alla iprocrisia: " indubbiamente. Molti di noi sono sempre pronti senza alcuna misericordia a sparare giudizi, più pesanti di pietrate, sui difetti degli altri, senza alcuna remora. Bene, Cristo ci ricorda drammaticamente la nostra condizione che é quella di naturali peccatori e ci dice: evitare la ipocrisia, perché chi più e chi meno nella vita i suoi errori li ha fatti". Oggi dai mezzi di informazione e tv arrivano spesso giudizi affrettati e pesanti come pietre: " penso che questo episodio dovrebbe essere letto anche dai giornalisti e dai tecnici della comunicazione che si indignano per qualche prostituta o per le vicende morali altrui. Una indignazione talvolta lecita, ma che diventa malevola quando tracima in condanna. Bene, certi giudizi, che arrivano talvolta da voci poco autorevoli, rappresentano le pietrate che Cristo evitò alla adultera. Insomma, siamo misericordiosi e accoglienti". - Bruno Volpe - Pontifex-