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6 APRILE: SAN FRANCESCO SAVERIO, LA PAZIENZA DI DIO E IL FUOCO D'UN AMORE SENZA CONFINI


Per chi vive e annuncia il Vangelo in Giappone oggi è un giorno speciale. 504 anni fa nasceva San Francesco Saverio, un apostolo innamorato di Cristo, il fuoco dell'amore e dello zelo ardeva nel suo cuore sino a bruciare le camice, in dieci anni ha percorso l'intera Asia. In Italia è quasi sconosciuto. Io spero che oggi molti possano accostarsi alla sua figura e alzare lo sguardo sulla chiamata di Dio. La sua vita è stata fantastica, avventurosa, sempre colma di amore. Si direbbe una vita realizzata. Spesso, come diceva Benedetto XVI nell'Omelia dell'Inizio del pontificato, "noi desidereremmo che Dio si mostrasse più forte. Che Egli colpisse duramente, sconfiggesse il male e creasse un mondo migliore. Tutte le ideologie del potere si giustificano così, giustificano la distruzione di ciò che si opporrebbe al progresso e alla liberazione dell´umanità. Noi soffriamo per la pazienza di Dio. E nondimeno abbiamo tutti bisogno della sua pazienza. Il Dio, che è divenuto agnello, ci dice che il mondo viene salvato dal Crocifisso e non dai crocifissori. Il mondo è redento dalla pazienza di Dio e distrutto dall´impazienza degli uomini". Dio ha avuto molta pazienza con San Francesco Saverio. Come ne ha con noi. Ogni giorno. Non comprendiamo cosa ci succeda, a che cosa Dio ci stia chiamando. Dubitiamo che Egli sia davvero Amore. E abbiamo paura. "Non abbiamo forse tutti in qualche modo paura - se lasciamo entrare Cristo totalmente dentro di noi, se ci apriamo totalmente a lui - paura che Egli possa portar via qualcosa della nostra vita? Non abbiamo forse paura di rinunciare a qualcosa di grande, di unico, che rende la vita così bella? Non rischiamo di trovarci poi nell´angustia e privati della libertà? Ed ancora una volta il Papa voleva dire: no! chi fa entrare Cristo, non perde nulla, nulla - assolutamente nulla di ciò che rende la vita libera, bella e grande. No! solo in quest´amicizia si spalancano le porte della vita. Solo in quest´amicizia si dischiudono realmente le grandi potenzialità della condizione umana. Solo in quest´amicizia noi sperimentiamo ciò che è bello e ciò che libera. Così, oggi, io vorrei, con grande forza e grande convinzione, a partire dall´esperienza di una lunga vita personale, dire a voi, cari giovani: non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla, e dona tutto. Chi si dona a lui, riceve il centuplo. Sì, aprite, spalancate le porte a Cristo - e troverete la vera vita" (Benedetto XVI, ibid.). Ecco, oggi, per tutti, il mio augurio e la mia speranza è che si possa davvero spalancare le porte a Cristo e trovare, come San Francesco Saverio, la vera vita. Poco più di cinquecento anni fa è nato un Santo che ha incendiato l'Asia con l'amore di Dio. Oggi, con lui, può nascere in ciascuno di noi, un Santo capace di incendiare ogni dove siamo chiamati a vivere. Fidanzati, sposati, studenti, anziani, per tutti è pronto lo stesso zelo di Francesco Saverio, l'amore indomito e paziente di Dio che brucia il peccato e fa di ogni istante delle nostre vite un irripetibile atto d'amore. Vivere come Saverio, ognuno nelle particolari situazioni, con il carattere e le attitudini, con le debolezze e i doni che ci appartengono e ci fanno unici e preziosi agli occhi di Dio. Tutto di noi è santo, di valore inestimabile. Non possiamo buttar via nulla, neanche un istante. Questa vita ci è donata per essere vissuta sino in fondo, con Gesù sulle strade del mondo, incendiata nel Suo amore, perduta e ritrovata per l'eternità. Tutto per Cristo perchè Crsito ha dato tutto per noi. E' il segreto, l'unico, della vera felicità, la gioia piena che nessuno potrà mai toglierci.-  Isegnidei tempi -