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ANGELI, DEMONI E IL NEW YORK TIMES


Per essere fedeli alla loro vocazione i sacerdoti debbono essere come gli "angeli". Lo ha affermato Benedetto XVI che oggi - lunedì dell'Angelo - ha voluto citare le parole dell'antico scrittore cristiano Tertulliano, per il quale Gesù é anche "angelo del consiglio", cioè "annunziatore perché doveva annunziare al mondo il grande disegno del Padre per la restaurazione dell'uomo". Nel breve discorso pronunciato a Castelgandolfo - dove trascorre alcuni giorni di vacanza, il Papa ha così sottolineato che "il termine 'angelo’ oltre a definire gli Angeli, creature spirituali dotate di intelligenza e volontà, servitori e messaggeri di Dio, é anche uno dei titoli pi antichi attribuiti a Gesù stesso" e, ha aggiunto, "come Gesù é stato annunciatore dell'amore di Dio Padre, anche noi lo dobbiamo essere della carità di Cristo: siamo messaggeri della sua risurrezione, della sua vittoria sul male e sulla morte, portatori del suo amore divino". Mi piace sottolinearlo - ha scandito - in quest'Anno Sacerdotale". Gesù Risorto sostiene la Chiesa "in mezzo alle difficoltà", ha poi affermato Papa Ratzinger, rivolgendosi ai pellegrini radunati oggi nel cortile della residenza estiva di Castelgandolfo dove trascorrerà qualche giorno di vacanza. "Cristo é resuscitato e vive tra noi", ha ripetuto: "la sua presenza amorosa accompagna il cammino della Chiesa e la sostiene in mezzo alle difficoltà. Con questa certezza nel vostro cuore, offrite al mondo una testimonianza serena e coraggiosa della vita nuova che nasce dal Vangelo". Ieri in un breve saluto che precedeva la messa di Pasqua in piazza San Pietro (alla quale hanno partecipato oltre 100 mila fedeli) il card. Angerlo Sodano, decano del Collegio Cardinalizio, si era rivolto al Papa con un'antica e significativa espressione, utilizzata nel 1380 da Santa Caterina da Siena e nel secolo scorso anche da Don Orione: "Buona Pasqua Padre Santo, la Chiesa é con te, dolce Cristo in terra". "La liturgia della Chiesa - aveva detto il porporato - ci invita a una santa letizia: anche se scende la pioggia su questa storica piazza il sole risplende sui nostri cuori, ci stringiamo a lei roccia indefettibile della Santa Chiesa di Cristo. Oggi con lei sono i cardinali i vescovi e i 400 mila sacerdoti. É con lei il popolo che non si lascia impressionare dal chiacchiericcio". Il saluto pronunciato da Sodano é stato un fatto del tutto inusuale reso necessario dalla drammaticità del momento che sta attraversando la Chiesa a seguito dello scandalo degli abusi sessuali che al di là delle sue dimensioni limitate é diventato centrale per l'accanimento con cui i media propongono sempre nuove "rivelazioni" (spesso su episodi che risalgono agli anni '50 o '60). Le affermazioni del promotore di giustizia della Congregazione della Dottrina della Fede, padre Charles Scicluna, che su Avvenire aveva rassicurato circa la "marginalità" del fenomeno nella Chiesa Cattolica trovano conferma proprio oggi in un rapporto governativo statunitense sugli abusi: "per oltre il 64 per cento sono commessi da genitori, parenti o conviventi, dunque all'interno delle relazioni familiari; nelle scuole del Paese quasi il 10 per cento dei ragazzi subisce molestie". Per quanto riguarda i sacerdoti cattolici coinvolti il rapporto datato 2008 stima che "siano meno dello 0,03 per cento" sul totale dei criminali che hanno commesso abusi su minori. Lo riferisce la Radio Vaticana che denuncia "una eclatante campagna diffamatoria che, secondo alcuni commentatori, non vuole colpire i preti pedofili ma Benedetto XVI nonostante la sua decisa azione contro 'la sporcizia nella Chiesa’". In proposito, l'emittente della Santa Sede cita l'intellettuale statunitense George Weigel, per il quale "il Papa é sotto attacco perché afferma l'esistenza della verità", mentre "forze potenti in Occidente" la negano. "La Chiesa - ricorda la nota trasmessa nel radiogiornale internazionale - difende la giustizia, e la prima giustizia é il diritto alla vita, difende la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna". Così c'é chi vede "nelle mancanze di alcuni figli della Chiesa l'opportunità di distruggere gli insegnamenti della Chiesa", escludendola dal dibattito pubblico su temi cruciali; per non parlare poi di "avvocati senza scrupoli che tentano di mettere le risorse del Vaticano alla portata dei tribunali". In questo attacco, rileva Radio Vaticana, "Weigel vede anche il coinvolgimento di settori cattolici che perseguono una rivoluzione mai realizzata: fine del celibato, ordinazione delle donne e diminuzione dell'autorità dei vescovi". Questa analisi appare in grande sintonia con quella di Benedetto XVI che nella Lettera ai cattolici dell'Irlanda, lo scorso 19 marzo, ha collegato una certa recrudescenza degli episodi di pedofilia in ambiente ecclesiastico a partire dagli anni '60 con il fenomeno della secolarizzazione in qualche modo favorito dal Concilio. "Fu anche determinante in questo periodo - spiega il Papa nel documento - la tendenza, anche da parte di sacerdoti e religiosi, di adottare modi di pensiero e di giudizio delle realtà secolari senza sufficiente riferimento al Vangelo. Il programma di rinnovamento proposto dal Concilio fu a volte frainteso". Ed accanto a un allentamento della disciplina nei seminari e nei conventi, vi fu anche "una tendenza, dettata da retta intenzione ma errata, ad evitare approcci penali nei confronti di situazioni canoniche irregolari". Secondo Ratzinger, "é in questo contesto generale che dobbiamo cercare di comprendere lo sconcertante problema dell'abuso sessuale dei ragazzi, che ha contribuito in misura tutt'altro che piccola all'indebolimento della fede e alla perdita del rispetto per la Chiesa e per i suoi insegnamenti". In questa ottica le parole pronunciate ieri da Sodano in piazza San Pietro con il richiamo alla sacralità delle persona del Papa sono particolarmente preziose a sostegno della lotta di Benedetto XVI contro gli abusi. E il fatto che dietro l'attacco del New York Times ci sia - con le sue menzogne - proprio l'ex arcivescovo Weakland, che fu capofila dei progressisti nella Chiesa Usa e oggi é un testimonial delle rivendicazioni gay, conferma quanto sensata fosse l'analisi proposta dalla Lettera ai cattolici d'Irlanda. E l'altro personaggio che sta indirizzando i media a trovare in Ratzinger il capro espiatorio di tutto il male compiuto sui bambini, non é forse il teologo Hans Kung, autore negli anni '70 del libro "Infallibile?, una domanda" che ha segnato un forte tentativo di abbattere l'autorità del Papa nella Chiesa.E infine, mentre non mancano esorcisti come padre Gabriele Amorth che definiscono "demoniaca" sia la pedofilia che la campagna mediatica contro il Papa, come non rilevare che sempre oggi é un attivista gay a contestare pubblicamente le parole di Sodano, come se dopo le polemiche dell'anno scorso sui preservativi sia stato trovato finalmente il punto debole di questa Chiesa? "La sensazione é che dietro queste aggressioni vi sia una mano ben precisa che da sempre ha inteso colpire la Chiesa. Non vi é dubbio che per la sua chiarezza dottrinale e il rigore, il Papa sia sovraesposto e soggetto ad attacchi anche forti. - Salvatore Izzo - lastampa -