ASCOLTA TUA MADRE

CHE BELLO! DARE LA VITA PER GLI ALTRI


“Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita…” [Gv. 15,13] è la Parola che cerco di pregare e vivere ogni giorno, in risposta all’amore sorprendente di Dio. La sorpresa di un Dio amore è nata dall’esperienza di dolore per la morte improvvisa del mio papà: avevo allora otto anni (nove, sette e un anno i miei fratelli). La nonna materna, di fronte alle lacrime silenziose della mamma disse: “il Signore ci aiuterà”e queste parole cariche di fede s’impressero in me. Sì, il Signore della Vita, si fece presente in tante persone dal cuore attento e generoso che ci hanno “nutrito, vestito e sostenuto nelle difficoltà”. Durante l’adolescenza, scandita dal lavoro quotidiano in un maglificio (a volte faticoso per l’ambiente poco sereno) e dalla forte condivisione di amicizia e fede con i coetanei del gruppo parrocchiale, ecco una Parola di Dio sorprendente: “ Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me,…chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, chi avrà perduto la propria vita per causa mia la troverà” [Mt 10, 37.39] . Cosa voleva dire amare il Signore di più di mia madre che tanto stava facendo per me? Cosa voleva dire perdere la propria vita per Lui? Percepivo la mia esistenza come un dono grandissimo e nel mio cuore abitava tanta gioia, mi sentivo amata dalla famiglia, dagli amici e da tante persone che avevo conosciuto e a cui con semplicità comunicavo l’amore che dentro di me cresceva sempre più. Nell’estate dei miei quindici anni, per motivi di lavoro, non poeti andare al camposcuola tanto desiderato. Ricordo di aver sofferto, ma, lo capii qualche anno dopo, il Signore aveva pensato per me un’altra sorpresa: l’incontro con le Figlie di Maria Ausiliatrice, durante le vacanze al mare. Le vidi dedicate con gioia, giorno e notte alle bambine della colonia e compresi che il segreto della loro felicità e gratuità era l’incontro quotidiano con Gesù Eucaristia. Che bello! Valeva proprio la pena donare la vita al Signore e agli altri per ritrovarla piena di senso, di serenità e di amore. Ripresi il lavoro intuendo che lo stipendio non era l’obiettivo principale e che formare una famiglia limitava il mio desiderio di comunicare l’amore di Dio a tanti. Attraverso la frequenza ai Sacramenti, la Direzione Spirituale e gli incontri vocazionali, emerse in me la gioia di appartenere totalmente al Signore. Sostenuta dalla Parola “Tutto posso in Colui che mi dà la forza” [Fil.4,13] a diciotto anni iniziai il cammino di formazione presso l’Istituto delle FMA. Dalla mia professione sono passati già venticinque anni, veloci, sereni, carichi di amore, ricevuto da Dio che ogni giorno si fa Parola, Pane di Vita e Perdono, e offerto, con le mie sorelle, nella semplicità e nonostante la mia fragilità ai ragazzi, ai giovani e a tutte le persone che sto incontrando lungo il cammino. Ogni giorno continuo a sorprendermi della presenza amorevole e vera di Dio, non solo nella mia vita ma in quella di ogni persona e nasce sincero il grazie anche nella sofferenza perché Lui c’è. - Sr Stefania Vivian - donboscoland -