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25 APRILE L'ITALIA FESTEGGIA LA DATA DELLA SUA LIBERAZIONE


L'Italia tutta festeggia la data della sua Liberazione. Un momento significativo ed importante che,però, non va sprecato nella banalità e nella melassa delle solite celebrazioni  piene di retorica. Sarà opportuno ricordare che la Liberazione fu uno straordinario evento, al quale collaborarono tutti gli italiani di buona volontà, pertanto ci sembrano sbagliati quei tentativi di mettere il cappello sulla Liberazione. Ecco perché ci auguriamo che nelle manifestazioni odierne non compaiano le bandiere rosse, le orribili arcobaleno o di qualsivoglia partito, ma solo il tricolore. Che non si canti Bella ciao (le racchie non venivano salutate?), ma l' inno nazionale. Insomma é la festa di tutti gli italiani e non di una parte. Si lavori davvero per una riconciliazione ed una pacificazione, mettendo da parte odi e divisioni. Alla Liberazione diedero il loro contributo anche tanti cattolici e questo non va  dimenticato. Poi sarebbe giusto dedicare un pensiero non solo ai partigiani morti (va detto che non sempre i partigiani attuarono nel pieno rispetto dei diritti umani), ma anche a coloro che credendo comunque in un ideale, ci riferiamo ai giovani della Repubblica di Salò, perirono. Chi perde la vita in buona fede e per una idea, merita rispetto quanto i vincitori. E non dimentichiamo una cosa: il 25 aprile cade di domenica, giorno del Signore. Si faccia festa, ma nell'ottica di una sana lacità, si dia a Cesare quello che é di Cesare e a Dio quello che é di Dio. Insomma celebrazioni laiche, ma anche messa domenicale. - Bruno Volpe - Pontifex -