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IMPORTANTE LA VISITA DEL PAPA ALLA SINDONE, PREGHERA' DAVANTI AL VOLTO DI DIO


Papa Benedetto XVI pellegrino alla Sindone nell' anno della sua ostensione. Una tappa importante e significativa, da non sottovalutare. Ne parliamo con Saverio Gaeta, apprezzato giornalista e caporedattore di Famiglia Cristiana. Gaeta, che messaggio si aspetta dal Papa?: " certamente un invito alla speranza davanti al volto glorioso di Dio. Il Papa sosterrà in preghiera. Non credo che arrivi a parlare di reliquia, ma certamente affermerà che quella di Torino é comunque una presenza significativa. E la Sindone, comunque sia valutata, ci richiama al valore e al senso del volto di Cristo, per altro già presente a Manoppello, tappa che il Papa con grande venerazione, ha voluto visitare in preghiera". Insomma, dal Papa una testimonianza: " certamente il Papa, in qesto cammino che di fatto segna la metà dell' anno della ostensione, ha voluto anche fisicamente dedicare la sua preghiera e presenza altamente significative, alla Sidone. Non ci aspettiamo parole rivoluzionarie e su questo punto ritengo che prevarrà una saggia linea di prudenza, ma la Sindone ci richiama tutti al messaggio di Cristo e alla sua resurrezione in corpo e anima". Qualche stravagante  teologo arriva persino a negarla: " penso che sia oppurtuno parlare di cose serie e di non correre dietro a stravaganze dette solo per il desiderio di essere notati. Di cose strane se ne vedono e sentono ogni giorno e non mi meraviglio più di nulla. Meglio ignorare". La visita del Papa giunge dopo che la Santa Sede ha pubblicato dati confortanti in genere sulla presenza cattolica nel mondo. I cattolici sono in crescita:" da un punto di vista statistico questo é un buon segno, ma non garantisce sulla effettività e qualità della fede". In che senso?: " non penso sia sufficiente valutare il numero di battesimi o della presenza alle messe. Talvolta ci si battezza solo per rispettare la tradizione e quei bambini battezzati tornaranno alla Chiesa solo per la comunione, la cresima e se gli viene in testa, il matrimonio. Sarebbe giusto fare un esame anche sulla qualità della nostra fede, ma questa statistica mi pare improbabile". Crescono Asia ed Africa: " una cosa molto pisitiva, dimostra che il lavoro missionario ha saputo realizzare, almeno per ora, i suoi scopi". Un segno meno per l' Europa: " la grande malata della fede, e il Papa giustamente dedica molta attenzione pastorale al vecchio continente. L' Europa si é addormentata e non solo seduta, ha bisogno di un scossone. Basti considerare che dal 68 circa non crescono più movimenti a parte quello di Chiara Amirante, un cattivo segno. Bisogna invertire la rotta. Spero che cambi la tendenza a cominciare magari dalla Francia". - Bruno Volpe - Pontifex -