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VIVIAMO MAGGIO CON MARIA: MADRE DEI POVERI - 4 MAGGIO -


Nei giorni in cui la nostra vita procede senza alcuna difficoltà materiale certamente il nostro cuore è rivolto a ben altri interessi. Ci sentiamo autonomi e autosufficienti. Non abbiamo bisogno di niente e di nessuno. Ma basta un disguido, una malattia o un problema economico per farci riflettere, sentire una nullità. E in questi momenti che comprendiamo la povertà, la miseria e la disperazione di chi non ha un boccone per sé o per i propri figli. Maria ci viene incontro con la sua vita vissuta nella semplicità e povertà di Nazaret. Perciò Maria è madre dei poveri. Del povero che non ha casa, del povero che non ha pane, che non trova lavoro, che sta alla porta della chiesa. Maria è madre dei poveri perché li soccorre, muove i cuori e la mano in loro favore, li consola. Li incoraggia, li guida, e li ammaestra con la sua vita, col suo esempio. Mostra loro la casa umile e povera di Nazaret; fa vedere l'umile grotta di Betlemme, l'esilio verso l'Egitto... insegna un segreto per sopportare la povertà e tramutarla in vera ricchezza. Se sono povero e mi rivolgo a Maria, la povertà non sarà per me una croce. Se desidero che Maria mi ami vuoterò il mio cuore di tutte le cose terrene, per riempirlo dell'unico grande tesoro: Gesù. Maria paziente e materna continua a offrire a tutti il dono che fa ricchi: Gesù. Bisogna invocare Maria, amarla. Attaccarsi al suo manto materno, prendere quella mano che ci porge e non lasciarla mai più. Raccomandiamoci ogni giorno a Maria, nostra Madre, rallegriamoci, lavoriamo con Maria, soffriamo con Maria. Desideriamo di vivere e di morire tra le braccia di Gesù e di Maria. Fioretto: Pregherà di più, cercherò di arricchire questo mio povero cuore pieno solo di miserie e di aspirazioni terrene. Giaculatoria: "Dischiudimi, o Maria, del ciel le porte quando sarà vicino alla morte". Dalla rivista mensile religiosa "PAPA GIOVANNI" n. 4, realizzata dai ‘Sacerdoti del S. Cuore’ (Dehoniani)