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IL PAPA: IL TERZO SEGRETO DI FATIMA PRESAGI' L'ATTENTATO A WOITYLA E LA PERSECUZIONE DELLA CHIESA PER IL PECCATO DEI SUOI FIGLI


"Nessuna potenza avversa potra' mai distruggere la Chiesa". Ma oggi, "la piu' grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa". Entrambe queste affermazioni sono state pronunciate dal Papa all'inizio del suo 15° viaggio apostolico. La prima, nella grande Messa celebrata a Lisbona per 200 mila fedeli, nella quale - mettendo da parte la leggenda nera su ‘conquistadores’ ed evangelizzatori - ha ricordato il servizio "glorioso" offerto dal Portogallo alla diffusione della fede "nelle cinque parti del mondo", e chiesto a questo grande Paese cattolico di portare il "contributo della propria identita' culturale e religiosa" anche "partecipando all'edificazione dell'Unione Europea". La seconda, in un botta e risposta su pedofilia e "Terzo Segreto di Fatima", sull'aereo in volo da Fiumicino. "Il Signore - sono state le parole del Pontefice - ci ha detto che la Chiesa sara' per sempre sofferente, in modi diversi, fino alla fine del mondo. E la novita' che possiamo scoprire in questo messaggio, e' che non solo da fuori vengono attacchi al Papa e alla Chiesa, ma le sofferenze della Chiesa vengono proprio dall'interno della Chiesa, dal peccato che esiste nella Chiesa". "Anche questo - ha scandito il successore di Pietro - si sapeva sempre, ma oggi lo vediamo in modo realmente terrificante. La Chiesa ha quindi profondo bisogno di reimparare la penitenza, accettare la purificazione, imparare il perdono e la necessita' della giustizia. Il perdono non sostituisce la giustizia. Dobbiamo imparare proprio questo essenziale: la conversione, la preghiera, la penitenza, le virtu' teologali. Cosi' rispondiamo e siamo realisti, per aspettare che sempre il male attacca, attacca dall'interno e dall'esterno, ma che sempre anche le forze del bene sono presenti e che finalmente il Signore e' piu' forte del male e la Madonna per noi e' la garanzia. La bonta' di Dio e' sempre l'ultima parola della storia". Da parte sua, Benedetto XVI ha raccomandato ai cristiani del Portogallo di non riporre "una fiducia eccessiva" nelle strutture e nei programmi ecclesiali, perche' quello che conta davvero e' salvaguardare la fede. Come in ogni epoca, ha ammesso, nell'omelia, anche alla Chiesa attuale "non mancano figli riottosi e persino ribelli". Per il Pontefice, pero' "e' nei Santi che la Chiesa riconosce i propri tratti caratteristici e, proprio in loro, assapora la sua gioia piu' profonda. Li accomuna tutti, la volonta' di incarnare il Vangelo nella propria esistenza, sotto la spinta dell'eterno animatore del Popolo di Dio che e' lo Spirito Santo". "Fissando lo sguardo sui propri Santi, questa Chiesa locale - ha sottolineato - ha giustamente concluso che la priorita' pastorale e' quella di fare di ogni donna e uomo cristiani una presenza raggiante della prospettiva evangelica in mezzo al mondo, nella famiglia, nella cultura, nell'economia, nella politica". Ed e' in Maria che bisogna cercare "ogni giorno la protezione". "Ella, la Tutta Santa, vi aiutera' ad essere fedeli discepoli del suo Figlio Gesu' Cristo", e’ l’incoraggiamento del Papa mentre l'immensa assemblea intona un canto mariano. "La Vergine Maria e' venuta dal Cielo per ricordarci verita' del Vangelo che costituiscono per l'umanita', fredda di amore, sorgente di speranza", ha invece affermato Benedetto XVI al suo arrivo all'aeroporto internazionale ‘Portela’, professandosi "pellegrino della Madonna di Fatima, investito dall'Alto nella missione di confermare i miei fratelli che avanzano nel loro pellegrinaggio verso il Cielo". Al di la' del riferimento alle sofferenze della Chiesa - che per Ratzinger puo' essere letto anche in relazione allo scandalo degli abusi e non riguarda solo l'attentato a Giovanni Paolo II, come del resto era chiaro nel commento al testo che Wojtyla gli affido' nel 2000 -, e' un richiamo forte a convertirsi ed evangelizzare il messaggio affidato dalla Vergine ai tre pastorelli "93 anni orsono, quando il Cielo si e' aperto proprio sul Portogallo come una finestra di speranza che Dio apre quando l'uomo gli chiude la porta, per ricucire, in seno alla famiglia umana, i vincoli della solidarieta' fraterna che poggiano sul reciproco riconoscimento dello stesso ed unico Padre". Un invito alla penitenza e alla fedelta' al Vangelo "che non dipende dal Papa, ne' da qualsiasi altra autorita' ecclesiale". "Non fu la Chiesa ad imporre Fatima ma fu Fatima che si impose alla Chiesa", ha rimarcato Benedetto XVI, preparandosi con cuore trepidante alla visita ad uno dei luoghi mariani più amati del mondo. "L'immagine di Cristo stende le braccia all'intero Portogallo, quasi a ricordargli la Croce dove Gesu' ha ottenuto la pace dell'universo e si e' manifestato Re e servo, perche' e' il vero Salvatore dell'umanità". Con queste parole il Papa ha descritto la grande statua del "Cristo Rei" di Almada che dall'alto domina Lisbona, collocata 50 anni fa ad imitazione del Cristo di Rio de Janeiro. "Questo santuario - ha chiesto il Pontefice rievocando l'anniversario dopo la grande Messa celebrata al centro della citta' - diventi sempre piu' un luogo in cui ogni fedele possa verificare come i criteri del Regno di Cristo siano impressi nella sua vita di consacrazione battesimale, per promuovere l'edificazione dell'amore, della giustizia e della pace con interventi nella societa' a favore dei poveri e degli oppressi, per focalizzare la spiritualita' delle comunita' cristiane in Cristo, Signore e Giudice della storia". "Su quanti operano e servono nel Santuario di Cristo Re, sui suoi pellegrini e su tutti i fedeli della diocesi di Setubal imploro - ha concluso il Papa - abbondanti benedizioni del Cielo, creatrici di speranza e di pace durature nei cuori, nelle famiglie e nella società". "Provo una grande gioia nel potermi unire alla moltitudine di pellegrini di Fatima in occasione del decimo anniversario della Beatificazione di Francesco e di Giacinta", ha successivamente scandito il Santo Padre parlando ai giovani da un balcone della Nunziatura Apostolica. I tre pastorelli, ha osservato il successore di Pietro, "con l'aiuto della Madonna, hanno imparato a vedere la luce di Dio nell'intimo dei loro cuori e ad adorarla nella loro vita". "Che la Vergine Maria vi ottenga - ha augurato ai ragazzi - la stessa grazia e vi protegga. Continuo a contare su di voi e sulle vostre preghiere, affinche' questa visita in Portogallo sia ricolma di frutti". Alla conferenza stampa di fine giornata, il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha evidenziato che il Pontefice sta bene eed ha espresso soddisfazione per il bagno di folla di Lisbona, il terzo in un mese per Ratzinger dopo i viaggi a Malta e Torino. Il portavoce papale ha inoltre tenuto a precisare come - in riferimento allo scandalo pedofilia e alle relative polemiche - Benedetto XVI non abbia mai accusato i mass-media. Nota di colore: prima della Messa pomeridiana, c’è stato un tripudio quando il Papa ha appoggiato sul proprio petto la maglia della squadra di calcio del Benefica, amatissima nel Paese lusitano. - Petrus -