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MESE DI MAGGIO CON MARIA: DIGNITA’ ECCELSA - 19 MAGGIO -


Maria è la Madre di Dio, la "Sancta Mater Dei". Pio XI, per il 15° Centenario del Concilio di Efeso, nel 1931, ha riaffermato questa verità dogmatica dandone la ragione teologica: "Infatti se il Figlio della Beata Vergine Maria è Dio, per certo colei che lo generò, deve chiamarsi con ogni diritto Madre di Dio. Se una è la persona di Gesù Cristo e questa è divina, senza alcun dubbio Maria deve da tutti chiamarsi non solamente Madre di Cristo uomo, ma Madre di Dio e Theotocos ". Il Beato Papa Giovanni nella sua professione di fede, dice: "La gloriosa, santa e sempre Vergine Maria viene proclamata dai cattolici Madre di Dio nel senso più vero e più proprio della parola, perché da lei egli prese umana carne. Pertanto, poiché propriamente e veramente il Figlio di Dio si incarnò in lei, noi la riconosciamo come Madre di Dio, che da lei fu concepito e venne alla luce". San Tommaso dice: "Maria è Madre, secondo l'umana natura, di una persona che possiede a un tempo la divinità e l'umanità". Dunque Maria è la Madre di Dio. Questo titolo è il maggiore dei privilegi, il più alto degli onori, la dignità più eccelsa che possa avere una semplice creatura della terra. Per il fatto che Maria è Madre di Dio - scrive il Dottore Angelico - la Beata Vergine è rivestita di una dignità quasi infinita, a motivo del bene infinito che è Dio stesso. Perciò non si può concepire nulla di più alto di lei, come nulla vi può essere di più eccelso di Dio". Come la nave di Cristoforo Colombo, la Santa Maria, attraverso l'Oceano scoprì un nuovo mondo; così la Santa Madre di Dio, è la nostra nave con cui noi, attraverso le tempeste e traversie della vita, approdiamo all'Eterno. Fioretto: In ogni momento della mia vita devo ricordanni di avere una tenera Madre che guida i miei passi in modo da percorrere sempre le vie del bene. Giaculatoria: "Madre di Dio, Madre bella, dei miei passi, sei la vera luce, il sentiero, la stella" Dalla rivista mensile religiosa "PAPA GIOVANNI" n. 4, realizzata dai ‘Sacerdoti del S. Cuore’ (Dehoniani)