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VIVIAMO MAGGIO CON MARIA: MADRE DI OGNI BONTÀ - 22 MAGGIO -


Una canzone popolare canta: "Son tutte belle le mam­me del mondo". E questa bellezza universale rimane in­tatta, in tutte le mamme, anzi aumenta e non sfiorisce con gli anni, anche quando sul volto materno appaiono le pri­me rughe coi primi fili d'argento. Fulton Sheen, in una pa­gina vibrante di soave poesia, arditamente afferma: "La maternità è una naturale Eucaristia. A ogni bimbo attac­cato al suo seno, la madre dice: prendi e mangia: questo è il mio corpo, questo è il mio sangue. Se tu non ti nutri della mia carne e non bevi il mio sangue, non avrai la vi­ta in te". Pare un'ardita analogia poetica, ma insieme è realtà. La prima dote di una madre è un continuo dono di amore di tutta se stessa, per tutta la vita.    Forse noi uomini traduciamo questa dote essenziale materna in un termine più accessibile, quando si dice per antonomasia: la bontà materna. E’ unica nel suo genere. "Il profumo della bontà - dice Socrate - è il più adatto per una madre". Vivessi mille anni, non potrei mai dimenti­care la bontà di mia madre! Nessun'altra donna sarà ca­pace come lei e quanto lei di ridarmi questo misterioso do­no della vita. E quando penso alla dolce Madre di Gesù, alla sua virginea, fresca e ineguagliabile bontà materna, è come se tentassi di portare un po' di cielo in terra, simile al fiorire di un'aurora in un chiaro e limpido mattino. Per­ciò Dante l'ha chiamata - "Donna del Paradiso" - "Bel­lezza che letizia tutti i Santi" - perché aduna in sé, come in un vasto oceano, e la grazia, la misericordia, la pietà, la magnificenza "quantunque in creatura è di bontate". Fioretto: A Maria, alla madre mia, dirò tutto quello che mi turba, mi inquieta. Tutto quanto ho in cuore lo confi­derò a Maria. Giaculatoria: "Madre di ogni bontà, prega per noi e per i figli tuoi. Dalla rivista mensile religiosa "PAPA GIOVANNI" n. 4, realizzata dai ‘Sacerdoti del S. Cuore’ (Dehoniani)