ASCOLTA TUA MADRE

MESE DI MAGGIO CON MARIA: NON ABBANDONA NESSUNO - 25 MAGGIO -


In un angolo del Cremimo, a Mosca, appoggiata al muro di cinta, si trova una piccola chiesa dove si custodisce l'antica Icona di Maria, detta "Gioia inattesa". Molte candele, giorno e notte, stanno accese davanti a quel volto oscuro, dagli occhi tanto espressivi. Si racconta che un bandito d'una crudeltà inaudita, sfuggiva a tutti gli agguati che venivano tesi. Ma un giorno fu preso, fu buttato in un sotterraneo e legato al muro con pesanti catene. Quasi folle dall'ira, impotente, ad un tratto afferrò con le mani il collo della camicia e... si fermò di scatto. Sentì una piccola crocetta retta da una catenina, quella del battesimo che ogni russo porta fino alla sepoltura. O Signore, io sono stato battezzato! Tremava; la bocca non proferiva più bestemmie. Ancora uno sforzo ed un grido rauco. "Madre di Dio, aiutami! Intercedi, salvami dalla dannazione eterna". Ed ecco le catene si spezzano e per misericordia divina appare una Icona della Beata Vergine Maria. Quando il boia aprì la porta, trovò l'assassino in orazione. Egli si alzò: "Fratello, eccomi; sia fatta la volontà di Dio". Le catene spezzate, l'assassino pareva un santo. Corsero a fare il rapporto. "Chi è stato perdonato da Dio, noi uomini non possiamo giudicare - disse il vecchio metropolita - liberatelo, che vada con Dio e cerchi di non peccare più". L'assassino fu lasciato libero. Morì da santo. Fu dipinta un'Icona su quel fatto straordinario, ed è quella medesima che si trova oggi al Cremlino.  (V Cehunova, "Luci sull'Est") Fioretto: Madre dei sofferenti, donami un cuore retto in ogni momento della mia vita in modo che possa essere di esempio a quanti mi circondano. Giaculatoria: "Dalle catene dei miei peccati - liberami, o Madre degli abbandonati". Dalla rivista mensile religiosa "PAPA GIOVANNI" n. 4, realizzata dai ‘Sacerdoti del S. Cuore’ (Dehoniani)