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GESU' E' L'OSPITE NON GRADITO DI UNA FESTA CRISTIANA


L'asilo di via Forze Armate 59 a Milano rinuncia alle canzoncine natalizie perché ci sono bambini di fede diversa da quella cattolica. I genitori protestano e l'assessore comunale all'Educazione Moioli decide che «chi vive nella comunità ha diritto a partecipare alle nostre tradizioni». La preside cede e rilancia: sì a canzoni su renne e Babbo Natale ma non su GesùVa bene il Natale ma Gesù Bambino proprio no. A bandire il bambinello di Betlemme dai festeggiamenti è stato l'asilo di via Forze Armate 59 a Milano, dove a causa della presenza di piccoli appartenenti a culture, nazionalità e fedi diverse, molte maestre avrebbero preferito rinunciare anche alla “canzoncina natalizia”, il tradizionale momento di festa con i genitori. Il caso scoppia nei giorni scorsi, le maestre si chiedono: perché i figli di testimoni di Geova, ebrei o musulmani dovrebbero imparare le canzoncine cristiane? Perché stressare bambini così piccoli con un'esibizione? Perché stressare anche i loro genitori obbligandoli a prendere una mezza giornata di ferie? Una lettera firmata dalla preside Angela Airaghi informa così le famiglie che la recita è stata abolita per evitare disagi ai bambini che resterebbero privi di figure familiari, a quelli appartenenti ad altre religioni e agli stranieri appena ammessi alla frequenza, «che non parlano neppure italiano». Al suo posto, previsto un piccolo momento “a porte chiuse” tra bambini che così può ovviare anche un altro grosso problema: l’assenza di personale per le pulizie nei giorni prima di Natale. La lettera suscita la rivolta delle famiglie, «la festa di Natale non fa male a nessuno», qualcuno si offre di occuparsi delle terribili pulizie, altri parlano di un «ennesimo episodio di ipocrisia natalizia» e di un'occasione mancata di «incontro per le famiglie di ogni cultura e religione». La vicenda arriva sul tavolo dellassessore comunale all’Educazione Mariolina Moioli' che in poche ore “sistema la vicenda”: «Ho contattato i vertici della scuola – assicura l'assessore –. A prescindere dall’appartenenza religiosa o culturale delle famiglie, ritengo che chi vive nella comunità abbia diritto a partecipare pienamente alle nostre tradizioni. E la festa di Natale è un’ottima occasione di integrazione per bambini e genitori». La scuola, dunque, è costretta a ritrattare. Ma fino a un certo punto. Il Natale, fanno sapere, si festeggerà come consuetudine con i genitori, ma sulla presenza di Gesù non si transige: no a canzoncine su bambinello, pastori e sacra famiglia, sì a renne e al più politicamente corretto Babbo Natale. Così Gesù resta l'ospite non gradito di una festa cristiana. - di Caterina Giojelli - tempi -