ASCOLTA TUA MADRE

ULTIMO LIBRO DEL PAPA: TROPPI ERRORI DI STAMPA, ANCORA UNA VOLTA I COLLABORATORI NON SONO STATI VIGILANTI!!!


Scorrere i testi del Papa, sia ascoltando o leggendo i suoi interventi sia approfondendo le risposte alle domande che gli vengono poste, è sempre un avvenimento che mostra la bellezza e la ragionevolezza della fede. Se c’è una cosa che colpisce incontrando Benedetto XVI è la sua linearità nell’affrontare ogni questione, senza tirarsi indietro, senza nascondersi dietro parole fumose o concetti astrusi, dando con chiarezza quelle ragioni che, sole, possono smontare le più accanite e malvagie obiezioni.Nella mia vita sacerdotale ho alcuni compiti “istituzionali” e cerco in particolare di sostenere il lavoro che il mio Vescovo svolge in Diocesi. Ho chiaro, in particolare, un punto: bisogna che la sua immagine sia accolta senza che le mediazioni costituiscano una sorta di diaframma, e soprattutto che non vengano aggiunti errori o sviste a causa nostra. Per questo, se devo dare alle stampe un documento, sono preoccupato che non siano presenti errori, consapevole del valore del proverbio “fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce”.Ho letto con attenzione e commozione il libro-intervista del Papa “Luce del mondo”, (pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana): ho già detto quanto sia convinto del suo valore e quanto ritenga necessario che molti, il più possibile, possano leggerlo, approfondirlo, impararne il metodo. Ma quanto grande è stata la mia sorpresa e il mio disappunto nel trovare numerosi (veramente troppi) errori di stampa, che sembrano denotare superficialità ed imprecisione in chi ha pubblicato il testo. Mi ha colpito, leggendo le parole del Papa, la sua affermazione secondo cui non è stato sufficientemente aiutato nell’esprimere giudizi su affari e vicende contingenti, lamentando che i suoi collaboratori non sono stati vigilanti e puntuali nella informazione (basti citare soltanto il caso “Williamson”). Ma pubblicare un testo di tale valore (ed è pur sempre il Papa che scrive, e la casa editrice è del Vaticano) con così tanti errori di stampa non si pone nella stessa linea di poca responsabilità e di pressapochismo? Alla fine faccio anche l’elenco di quasi tutti gli errori - almeno di quelli di cui mi sono reso conto, visto che mio compito non è quello di correttore di bozze -, consapevole che anche semplicemente usando lo strumento di correzione, presente in ogni programma di videoscrittura, almeno un terzo di questi sarebbe stato evitato. Non dovrebbe chi ha a cuore l’immagine pubblica del Papa, oltre che il significato della sua missione e funzione nella chiesa e nel mondo, badare a tutti i particolari? Di Gesù si diceva che «faceva bene ogni cosa». Non potrebbe essere questo il criterio di ogni collaboratore del Papa? Io personalmente vorrei collaboratori con tale responsabilità, che sarebbe segno di autentica umiltà e rispetto.Errata corrige:Un’altro: qui le mie reminiscenze scolastiche hanno fatto rizzare i capelli. Il mio prof. di lettere, se anche avessi fatto un tema degno di Dante o Manzoni, mi avrebbe dato un due. Del resto, quando l’ho scritto col PC me lo ha automaticamente corretto.Quà: ma non era la regola recitata a memoria «sul qui e sul qua l’accento non va» (anche qui ho dovuto forzare il programma, me lo aveva già corretto. Si quando è affermazione vuole l’accento (qualche volta c’è).La congiunzione e non va accentata (è).Schick non è corretto in italiano (che usa un’altra parola “straniera”: ho cercato in «internet», che dà questa risposta nel tradurre dal tedesco all’italiano.Schick {m} (anche: Eleganz) eleganza {f}Schick {m} sciccheria {f} [coll.]schick {agg.} alla moda {agg. m/f}schick {agg.} chic {agg. m/f}schick {avv.} in modo chic {avv.}schick {agg.} elegante {agg. m/f}schick {avv.} con eleganza {avv.}schick {avv.} elegantemente {avv.}schick {agg.} sciccoso {agg.} [coll.]).Pò anche qui il correttore entra in funzione automaticamente.Nell’Eucaristia gli uomini posso essere plasmati: ma il verbo non deve concordare col soggetto?… per gli uomini di oggi. Gli appaiono irreali. Vorrebbero al loro… come sopra: non sarebbe meglio “Appaiono loro irreali”?Per questo la liturgia per questo è qualcosa di dato, di prestabilito?Ce ne sono ancora, di errori, ma credo che gli esempi indicati siano sufficienti. Del resto balzano agli occhi con una dolorosa evidenza. - Mangiarotti Don Gabriele - CulturaCattolica.it