ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

 

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TROPPE VITTIME INNOCENTI! DEPRESSIONE, PATOLOGIA CHE AFFLIGGE MILIONI DI PERSONE

Post n°3509 pubblicato il 03 Maggio 2010 da diglilaverita

La depressione, il “male oscuro” così definito dai mass media, comporta disturbi del tono dell’umore, distrugge il morale, lo spirito della persona, ma soprattutto sta mietendo vittime innocenti nella società. E’ il “volano”, pare, di quanto sta avvenendo in particolare in questi giorni in Italia dove madri uccidono i propri figli, mariti uccidono le mogli e viceversa, figli che uccidono i genitori, situazioni” derivanti da crisi depressive secondo il mondo scientifico. In genere queste “persone” vengono “piantonate” dalle Forze di Polizia in qualche Reparto di psichiatrica negli Enti Ospedalieri e poi “ricoverate scandalosamente” negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari od in quelli Privati Convenzionati, i quali non solo contrastano con la legge 180, ma configgono con i dettami della Carta Costituzionale. Ma nella quasi totalità dei “casi” dì persone depressive ricoverate nei Reparti Ospedalieri dopo qualche pillola vengono dimesse e così finisce, ancora una volta, il rituale eclatante episodio di sanità malata.
A questo proposito dobbiamo sperare, visto il disinteresse della politica, che il problema degli OPG e PC, problema di degrado, susciti l’interesse di qualche solerte Procura delle Repubblica o l’intervento della Corte dei Conti su una situazione così paradossale che costituisce, anche, una lesione allo spirito di solidarietà e di altruismo della pubblica opinione. Dobbiamo aprire una parentesi e considerare che se i compiti dei NAS dei Carabinieri sono indirizzati alla tutela dei diritti e della dignità dei “malati”, come è avvenuto fin oggi, allora la Benemerita svolge un’opera meritoria, umanitaria di garanzia giuridica e di “spinta” per la soluzione del gravissimo problema dei disagiati psico-fisici. In occasione del Global Mental Health Summit svoltasi recentemente ad Atene l’Organizzazione Mondiale Sanità considera la depressione la seconda patologia al mondo e prevede che nei prossimi 20 anni la depressione sarà tra i problemi di salute più diffusi al mondo, dove vivono 450 milioni di persone con questa patologia ed i Paesi in via di sviluppo dedicano poche risorse alla soluzione, a volte meno del 2% del budget pubblico. Secondo Shekhar Saxena del Dipartimento di Salute mentale dell’OMS “la depressione è molto più comune rispetto a malattie temute come l’AIDS o il cancro ed entro il 2030 sarà il problema principale da affrontare per i sistemi sanitari del mondo”. Un’epidemia silenziosa, alla quale si dovrebbe porre in bilancio le giuste risorse e tenendo conto “che molte altre patologie sono, in proporzione, in calo in tutto il mondo” conclude l’esperta. Essa colpisce in età giovanile tra i 18 anni ed i 30 ed il fenomeno acquista il carattere di vera e propria calamità sociale. Gli psichiatri dicono che spesso non è facile distinguere la semplice demoralizzazione da una condizione patologica, ma pare che a ciò vada incontro il 15% di uomini ed il 25% le donne. Quindi una malattia da non confondere con i banali e transitori rilassamenti dell’umore. La depressione grave, dopo l’accertamento terapeutico, diventa difficile perché le funzioni psichiche sono limitate. Secondo le stime recenti il 15% dei depressi si suicida. La malattia si può curare con farmaci, come afferma il mondo scientifico, per fare in modo che la persona recuperi la capacità di comunicazione necessaria per intraprendere una psicoterapia. Questa ultima tende ad ottenere una riattivazione del pensiero e la correzione di atteggiamenti mentali negativi, cosa che avviene principalmente tra paziente e terapeuta. Secondo DATAMEDIA nella fascia tra i 15 ed i 17 anni il 27,5% dichiara di avere esperienze di depressione, il 62,5% di sentirsi depresso qualche volta. La depressione interessa un numero sempre più crescente di adulti, il 44,6% la considera una vera e propria malattia. Secondo l’ANSA i Dipartimenti Salute Mentale, per i diversi tipi di patologie psichiatriche, sono presenti in tutta Italia, ma con diversità nelle Regioni, quest’ultime al di sotto degli standard obiettivi. I posti letto in strutture pubbliche sono più numerosi al nord. Le strutture residenziali hanno operatori in numero di circa 30.700, di cui il 48% infermieri ed il 18% medici e sono sufficienti in Liguria, Toscana, Trento e Bolzano Gli psichiatri, il 25% del fabbisogno, mancherebbero almeno di 5000/7000 operatori.( ANSA R CRO SOB4 R46 INT QBXB 4.12. 2004). La depressione è l’espressione grave ed urgente, ripeto, di una futura priorità mondiale. In Italia non abbiamo ancora visto nulla per far uscire da quel tunnel tenebroso questi sofferenti, anche con altre patologie, in quanto sussiste una grave carenza di iniziative legislative in favore dell’assistenza psichiatrica da ben 32 anni, dei quali la depressione è l’espressione prima, grave ed urgente. Il disagio psichico è circondato da una coltre di silenzi e disinteressi, anzi da una congiura del silenzio e la politica non è una pia illusione, ma come tutte le illusioni lascia il posto alla delusione. Le parole non servono : ci vogliono i fatti, cari amici della politica, per non “sentire” ancora una volta come si uccidono persone innocenti da parte di persone incolpevoli.! Franco Previte, Presidente dell’associazione Cristiani per servire - http://digilander.libero.it/cristianiperservire - segnideitempi -

Commenti al Post:
previtefelice
previtefelice il 01/06/10 alle 10:04 via WEB
Cristiani per servire http://digilander.libero.it/cristianiperservire e-mail previtefelice@alice.it Il Presidente A Comacchio una persona rifiuta il TSO e si barrica in casa per 30 ore. Un “ricordo” al Governo Berlusconi. Dopo le ricorrenti “mattanze” causate da menti psichicamente instabili, a danno di minori, parenti, estranei, o tematiche riguardanti stupri, violenza spicciola e continuata tra adolescenti, aggressività tra consanguinei dove spesso ci “scappa” il morto che si sono succedute in questi ultimi tempi, ancora una volta riteniamo necessario considerare e riconoscere che l’Italia è Nazione assolutamente inadeguata sul piano preventivo ed assistenziale rispetto a certe patologie psichiatriche. La dimostrazione è quasi quotidiana. Infatti, da notizie dei mass media, a Comacchio Mario Cavalieri persona con problemi psichici e di dipendenza, ha aggredito la Vigilessa che gli notificava il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) , cioè il ricovero coatto in ospedale, fratturandole la mandibola e barricandosi in casa. I militari dell’Arma intervenuti sfondando la porta di casa lo hanno arrestato per minacce gravi, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni colpose gravi ed anche in possesso di coltelli. Nei giorni precedenti aveva minacciato di far saltare la casa ed altri segni di squilibrio con episodi di una certa gravità e tali che hanno costretto il Sindaco all’emissione del TSO notificato dalla Vigilessa. ( art.2° legge 180, art.35 legge 833). Ancora una volta si verifica il contrasto nelle leggi 180 e 833 tra la libertà dei “trattamenti sanitari volontari” ( art.1 comma 1°) ed in TSO “il diritto di comunicazione del paziente con chi ritenga opportuno” e “consenso e la partecipazione di chi vi è obbligato” ( art.1° comma 4, 5 e 6). Come può un individuo senza lucidità avere l’opportunità di una tale scelta? La legge va rivista anche perché priva del Regolamento d’Attuazione. E’ bene rispettare la sua dignità ed i suoi diritti, ma in quel momento è persona non padrona delle proprie azioni e che necessita di aiuto. Ma il principio basilare dello psichiatra Basaglia, padre della legge 180, era quello di curare e non segregare il malato psichico. Il nostro dovrebbe essere uno Stato che riconosca e sostenga le iniziative che sorgono da parte di quanti uniscono spontaneità e vicinanza ai cittadini bisognevoli dì aiuto,”iniziative” che devono essere tramutate in provvedimenti legislativi, anche alla luce di quanto “dicono” i recenti rilevamenti statistici Istat indicanti che in Italia 1 cittadino su 10 soffre d’ansia , di cui il 60% sono donne. Ma che fine stanno facendo quei valori morali irrinunciabili e facenti parte della nostra etica civile? Il contributo al dibattito sulla disabilità psichica che si svolge nei mass media europei, é per migliorare la qualità della vita delle persone disabili fino al 2015 Obiettivo e Raccomandazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, che ritengo sempre auspicabile che abbia anche in Italia spunti di riflessione, di riguardo, di consapevolezza per “vedere” l’handicap mentale considerato in maniera più aderente alla realtà , perché non è vero che lo stigma del silenzio e della vergogna affianca il “malato” e la sua famiglia, come si vuol far credere !!! La situazione dei servizi pubblici riabilitativi evidenzia la costante necessità di servizi ancora disattesi, con particolare riferimento ad alcune specifiche categorie di disabilità psichica cronica o temporanea. Ancora sono insistenti larghe fasce di “necessita”che risultano effettuate in maniera parziale, come patologie derivanti da danni neurologici (ritardi mentali più o meno gravi), da stress, ansia, depressione, epilessia e da problematiche relative per l’età evolutiva, sarebbe opportuno valutare che sono impellenti : 1.) strutture residenziali ad hoc una per Regione per pazienti gravi; 2.) strutture residenziali aperte 24 ore su 24; 3.) protezione ed appoggio alle famiglie; 4.) funzionamento delle strutture all’interno degli ospedali “situazioni” trascurate dai provvedimenti sanitario-legislativi successivi alla chiusura dei “manicomi” o poco esistenti nei sistemi sociali di accoglienza dei pazienti psichiatrici, specialmente gravi. Attualmente in caso di manifestazioni acute della malattia psichiatrica interviene il TSO, come nel caso della vicenda accaduta a Comacchio, consistente nel ricovero coatto per 7 gg, rinnovabile per un periodo complessivo di un mese. Il ricovero avviene in un reparto ospedaliero, se e dove esiste, ed il trattamento è esclusivamente farmacologico. Superato il TSO la “persona” dovrebbe essere seguita in strutture territoriali carenti, perché richiedono forti investimenti finanziari. E’ necessario progettare l’attivazione di più strutture, anche ambulatoriali, in grado di rispondere, in maniera preventiva, a tutta quella fascia dell’handicap mentale, anche della prima infanzia, che attualmente non trova risposta sul territorio. E’ augurabile, nonché necessaria, una legge-quadro nazionale, da noi urgentemente inoltrata con le Petizioni n.5 al Senato della Repubblica e col n.9 alla Camera dei Deputati, anche da tempo richiesta al Governo Berlusconi, intesa a mettere in condizione le singole Regioni a legiferare in maniera omogenea, ai sensi dell’art.117 della Costituzione, sulla traccia di quella legge-quadro nazionale, onde tutelare la salute delle persone colpite da disturbi psichiatrici e garantire la sicurezza di tutti i cittadini. Queste “necessità”, per il momento, non le abbiamo riscontrato né nei programmi di questo Governo, né nella impostazione politico-programmatica della politica in generale, né nelle “ iniziative parlamentari ” ! Sono “necessità” attese dalle famiglie e dall’opinione pubblica, onde evitare quelle “mattanze” o quegli episodi come a Comacchio che quasi giornalmente avvengono nelle nostre città a causa , ripeto, di carenze delle strutture atte alla prevenzione, cura ed eventuale reinserimento sociale di questi soggetti “malati”. http://digilander.libero.it/cristianiperservire Previte
 
 
diglilaverita
diglilaverita il 01/06/10 alle 13:45 via WEB
Concordo in pieno. Grazie di questa testimonianza.
 
previtefelice
previtefelice il 04/06/10 alle 15:04 via WEB
Cristiani per servire http://digilander.libero.it/cristianiperservire e-mail previtefelice@alice.it Il Presidente Nota al Convegno, organizzato dal Vice Presidente 12° Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputat, dal tema “Andare oltre la legge 180 nella direzione dei pazienti e delle loro famiglie. Finalmente al voto (?) in Parlamento la riforma dell’assistenza psichiatrica”, che avverrà mercoledì 9 giugno 2010 in ora pomeridiana nella Sala Capranica in Roma. “Sono dieci milioni i malati psichici in Italia” lo affermò l’ex-Ministro Veronesi alla 1° Conferenza Nazionale per la Salute Mentale svoltasi a Roma dal 16 al 18 dicembre 1999, promossa dal Ministro per la Solidarietà Sociale in attuazione dell’art. 1 della legge 162 del 21 maggio 1998 con “Programma di Azione del Governo per le politiche dell’handicap 2000-2003”( Testo approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 luglio 2000 ). Sono passati 32 anni dalla chiusura degli “ex-manicomi” ( salvo i residui manicomiali ancora in assistenza presso le RSA, comunità assistite dalle Regioni o dalle USL) e “l’ammalato” è stato lasciato solo, con la propria famiglia senza alcun intervento per la stessa e per la sicurezza della società. Molto più grave la situazione dei i pazienti difficili che non hanno trovato o non trovano tutt’ora una risposta nelle leggi 180 e 833 finendo per rappresentare un carico spesso insopportabile per parenti e società in generale. Tutti sappiamo che i disturbi relativi alla salute mentale rivestono un’importanza crescente nei Paesi industrializzati, sia per il numero dei soggetti colpiti in costante aumento ed anche perché determinano un elevato carico di disabilità e di costi economici-sociali che pesano, ripeto, sui pazienti, sulle loro famiglie e sulla collettività, situazioni “trascurate”, direi una “punizione” agli handicappati psichici per una ennesima mancata riforma dell’assistenza psichiatrica, che ci aspettavamo nella manovra economica del Decreto-Legge del 25 maggio 2010, molto attesa dal mondo della sofferenza e da quello cattolico ! Dalla legge 180 ( e direi anche dalla legge 833 ) ad oggi, giugno anno domini 2010, sono trascorsi, ripeto, 32 anni durante i quali la psichiatria italiana, quasi certamente, non ha fatto progressi nell’acquisizione di neuroscienze, di un più attento utilizzo delle discipline psicologiche, senza nuove regole etiche a tutela dei diritti dell’ammalato e della sua dignità. Non si può ignorare il “problema” che vede coinvolti oltre 10 milioni di pazienti, dalla depressione primo disordine funzionale della persona, alla schizofrenia grave stadio ultimo della malattia. Non si può ignorare il “problema” che tocca le famiglie di questi sofferenti con il corredo pietoso di disagi, difficoltà di relazioni umane, di vivere alquanto irreale e vergognoso. Non si può ignorare il “problema” coinvolgente il Servizio Sanitario Nazionale che spende miliardi di euro, mentre le famiglie debbono pagare le medicine, le quali se curano una “cosa”, necessitano altre per curare le conseguenze delle prime. A tutt’oggi la politica non ha dato peso alla salute mentale, ( secondo i mass media molto “devota” a “rabberciare” incarichi rimunerativi d’ogni genere ), non riuscendo a sensibilizzarsi a considerare la tutela della salute mentale come priorità assoluta per la difesa della vita dei soggetti più deboli, poco valutando la realtà nella quale la famiglia vive oggi ed anche per quegli eventi quotidiani di follie che danno un segnale molto importante, preoccupante e sconvolgente anche per la sicurezza dei cittadini !. Problemi irrisolti e che solo una soluzione rapida ed urgente potrà liberare psichiatria e mondo della salute mentale da quella ambiguità rilevata anche dall’opinione pubblica e, forse, dallo stesso mondo medico, ricordando il peso sempre meno sopportabile per le famiglie, la disarticolazione fra medico ed interventi socio-legislativi nei malati gravi, quelli con cronicità, anziani, disabili per i quali ho presentato una Petizione al Parlamento ( n.911 al Senato della Repubblica – 12° Commissione Igiene e Sanità ; e n. 787 alla Camera dei Deputati – 12° Commissione Affari Sociali) sul così detto “budget del ricoverato”(sul quale gravano pesanti interrogativi) senza ottenere alcuna risposta !!! che, pare, avvenga nelle corsie ospedaliere dimettendo in nome di un pseudo risparmio anziani, disabili, malati terminali, una autentica eutanasia “fuori” dall’ordinamento etico e giuridico italiano, in contrasto con l‘art.25 della “Convenzione sui diritti delle persone con disabilità” dell’ONU, ratificata dalla legge 3 marzo 2009 n.18. L’opinione pubblica attende di conoscere la verità!!! Anche il Santo Padre Benedsetto XVI° ha chiesto nelle “intenzioni” di pregare nel mese di giugno affinché le Istituzioni Nazionali ed Internazionali si impegnino nel rispetto e nella difesa della vita umana : “dal concepimento fino al termine naturale” (dalla Lettera Pontificia all’Apostolato della Preghiera – Città del Vaticano – 31 maggio 2010 ). Inoltre, la persistente funzione dei 7 Ospedali Psichiatrici Privati e 6 Giudiziari ( che non solo contrastano con la legge 180, ma configgono con i dettami della Carta Costituzionale), dei problemi psicopatologici nelle carceri, formazione del personale sanitario, ricerca scientifica, tutela della salute mentale in età evolutiva, del “dopodinoi”( formazione di un Fondo Speciale nel quale confluire risparmi o beni in eredità gestito da un Ente Pubblico) , sono un primo insieme di necessità bisognevoli di una riforma, tanto declamata dalla politica. Ma è Parlamento la sede naturale delle decisioni e non Convegni, Simposi od altro dove si parla molto e si concretizza poco !!! Onorevole Berlusconi vuole aiutare sinceramente e concretamente il mondo della sofferenza e quello cattolico? La politica non è una pia illusione, ma come tutte le illusioni lascia il posto alla delusione ! Ci auguriamo, per l’ennesima volta, una riforma dell’assistenza psichiatrica, vera, civile ed illuminante e non la probabile possibile delusione ed inadeguatezza a danno e nei riguardi, come enuncia quel Convegno, “nella direzione dei pazienti e delle loro famiglie” ! proposizione che poco convince l’opinione pubblica! Previte http://digilander.libero.it/cristianiperservire
 
previtefelice
previtefelice il 10/06/10 alle 15:26 via WEB
Cristiani per servire http://digilander.libero.it/cristianiperservire e-mail previtefelice@alice.it Il Presidente A margine del Convegno sulla legge 180/1978 nel Centro Congressi Capranica in Roma il 9 giugno 2010. La malattia mentale è, forse, una delle cause di disagio sociale che più preoccupa il cittadino del n/s Paese, nel quale le esperienze di decenni chiedono perentoriamente una revisione della normativa che disciplina l’assistenza di questa patologia nelle sue diverse manifestazioni ed espressioni, senza alcuna inutile burocrazia. 1.) Gli organizzatori di questo “Convegno” dal titolo “Andare oltre la legge 180 nella direzione dei pazienti e delle loro famiglie”, non hanno ricordato come sono state “scaraventate” centinaia di migliaia di famiglie, e la loro attuale situazione non è cambiata, nella disperazione e nell’angoscia a vivere giorno e notte direttamente il rischio ed il dramma con la presenza in esse di un “malato”, subendo sulla propria pelle le conseguenze, ricondotte ad improvvisi quanto inspiegabili “raptus di follia”,( esempio aggressione al Santo Padre in S.Pietro), o “crisi depressive”( aggressione al Presidente Berlusconi) o da non meglio identificati “disturbi psichici” ( definito l’ultimo episodio del rapimento neonato dall’ospedale di Nocera Inferiore del 7 giugno 2010). Sono pericoli, quindi, che può subire anche l’uomo della strada ed il cittadino qualunque, costringendo le famiglie, in alternativa alla casa, ad accollarsi onerosi costi di ricovero in strutture private in un rimedio peggiore del male. Ma questi esempi non sono stati presi nella dovuta considerazione e preoccupazione ! Nessun riferimento, poi, alle procedure ASO e TSO in età evolutiva. ( Raccomandazione della Conferenza delle Regioni (09/038/CR/C/7 in Roma 29 aprile 2009). 2.) Nella seconda parte del titolo del “Convegno” “ Finalmente al voto in Parlamento la riforma dell’assistenza psichiatrica”, questa seconda affermazione, ( al voto ? molto aleatoria !), non trova riscontri in ambito parlamentare fin oggi giugno 2010, trattandosi di proposte o disegni di legge giacenti da molti anni in Parlamento, e riconferma la volontà della politica, o di certi politici, di ricercare nella ribalta del teatro della comunicazione di far intendere di “sposare” la causa di questi “disperati”, non considerando che la legge 180 ha causato vittime innocenti per la carenza di strutture atte alla prevenzione, cura, e reinserimento sociale dei malati là dove è possibile com’è nelle intenzioni normative della legge 180 e 833 del 1978 ! Ignorato il problema dei 7 Ospedali Psichiatrici Privati, dei 6 Ospedali Psichiatrici Giudiziari e la situazione nelle carceri (Relazione dr.Ardita Direttore Generale M.Giustizia- Direzione Generale Detenuti e Trattamento dal 1/01/04 al 30/9/05), tutto in contrasto con la legge 180 e 833 e la Costituzione Italiana, “situazione” ampiamente rilevata dal dr.Gil-Robles Commissario Europeo per i Diritti Umani nel suo Rapporto al Governo ed al Parlamento Italiano il 17 giugno 2005 (Comm.DH (2005) 9 Strasburgo 14 dicembre 2005). Nessun informazione sulla situazione in atto, con riferimento all’Indagine Conoscitiva sullo stato dell’assistenza psichiatrica, come rilevato dal Documento Conclusivo del Senato della Repubblica ( Legislatura 14° Resoconto Sommario n.312 del 1 febbraio 2006 ) e quel “dopodinoi” il cruccio delle famiglie di questi desaparecidos della nostra civiltà. Quello che più “rattrista” è il modo con cui si opera divulgando notizie, comunque ripeto, da verificare ulteriormente. 3.) Quindi totalmente dimenticato l’handicap mentale in fatto di provvedimenti legislativi a brevissimo termine, inoltre non considerare il contrasto tra psichiatria farmacologica e le esigenze che una legge richiede ai medici una vocazione totale, una coscienza etica, ma sottoposta, se vera, ora, alla logica della efficienza economica che evita ricoveri lunghi e costosi, restando invariate le necessità delle vecchie e nuove cronicità che richiedono, anche, interventi ad alta protezione sanitaria e legislativa. A questo proposito ricordo ancora quel “budget del ricoverato” in quella mia Petizione n.787 giacente presso la 12° Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati per la quale proprio i “Relatori“ di quel “Convegno Capranica” ne sono Presidenti ed illustri componenti e che dall’ottobre 2009 non hanno dato, o non sanno dare una risposta chiara all’opinione pubblica onde conoscere la verità e se lo faranno non possiamo che elogiare la loro sensibilità francescana.! Quel “budget del ricoverato”, é un “caso” tutto da chiarire in quanto, pare e ripeto, i pazienti vengono dimessi anzi tempo dagli ospedali per il superiore concetto del risparmio, ancor più grave se effettuato su disabili in tarda età od in fase di declino, un “meccanismo”, se vero, vigliacco, incivile, antiumanitario una forma di eutanasia che non trova, almeno per ora, una rispondenza nell’ordinamento etico e giuridico italiano. Questa “situazione”, così come pare, non è accettata dal mondo della sofferenza, da quello cattolico, dalla società civile ! 4.) Ancora una volta dobbiamo ripetere che sono trascorsi 32 anni dall’emissione della legge 180 e 833, ma la paura e l’angoscia aumentano di pari passo con lo svilupparsi di quegli episodi in cui sono protagonisti menti psichicamente instabili, che “trascinano “ il cittadino a perdere la fiducia nelle Istituzioni perché non si sente tutelato . Cresce, diventa forte e sempre più sentito il bisogno di protezione che nasce da un senso culturale e psicologico di insoddisfazione e delusione per l’assenza di quelle norme legislative e sanitarie di riferimento che danno al cittadino la sensazione, ripeto, di essere protetto. 5.) Il tempo ha finora dimostrato, signori della politica, ( non ho nulla di personale con nessuno e con nessuna parte politica!), che in questo ambito legislativo sono passati anni e le risposte a quelle “necessità”, riesumante superficialmente da svariati Convegni, Studi, Simposi, Giornate, Conferenze et similia, non sono stati risolutivi, per non aver raggiunto traguardi vittoriosi e visibili nel miglioramento della salute di questi “malati”, dove scarseggiano strutture idonee, modalità d’intervento alle famiglie e non viene garantita la sicurezza di tutti i cittadini. L’incontro a più voci, da me ampiamente auspicato e richiesto sia al Governo Berlusconi che al Parlamento ( con Petizioni ininterrotte dal 7 ottobre 1998 con l’Opera don Orione e don Guanella ad oggi), si può inserire in un cammino di dialogo ed offrire l’opportunità di riflessioni e sollevare interrogativi al fine di trovare nuove strade ( per esempio un Tavolo Tecnico ) da percorrere verso una proficua cooperazione tra iniziative diverse, ma con l’obiettivo del bene comune. Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri, ci ascolti per il bene del nostro Paese! Tale iniziativa intende porsi come uno spazio di confronto con la realtà del mondo della sofferenza, quello cattolico od altre confessioni, considerato alla luce di una prospettiva più ampia nella consapevolezza che solo attraverso una dialettica democratica una comprensione libera da pregiudizi e luoghi comuni si possono sviluppare proposte operative, valide e concrete per la risoluzione di questa urgente e grave piaga sociale. Ancora una volta a queste necessarie e motivate “esigenze”, devo ricordare quanto diceva Dostoievski : “ Una società va giudicata a seconda del trattamento che riserva ai malati di mente”. Previte http://digilander.libero.it/cristianiperservire
 
previtefelice
previtefelice il 18/06/10 alle 12:05 via WEB
Cristiani per servire http://digilander.libero.it/cristianiperservire e-mail previtefelice@alice.it Il Presidente Appello all’Onorevole Leo Luca Orlando Presidente della “Commissione Parlamentare per gli erori della Sanità” per conoscere la verità, quella che non trovano i sofferenti psico-fisici ed il mondo della salute. L’espressione della Chiesa Cattolica verso la salute e verso tutti gli ammalati attesta il suo impegno ad affrontare i diversi aspetti e le diverse problematiche attinenti questo diritto umano, valore etico che merita speciale attenzione, soprattutto, verso le persone svantaggiate, i poveri, i portatori di handicap psico-fisico e tutte quelle persone con malattie croniche che hanno il diritto alla cura della salute. Non si può proprio dire così dello Stato Italiano, il quale conferma una linea di comportamento sempre più caratterizzante le “alte gerarchie statali” e le altre Istituzioni, le quali in questi ultimi anni privilegiano, quasi sempre, un disinteresse spietato e totale della salute, specie quanto riguarda la salute mentale. Il problema sanitario inerente la salute è una tematica ed una domanda che il cittadino si pone e pone specialmente quando la stessa è posta in pericolo nelle strutture ospedaliere, come i recenti “fatti”, anche quelli dettati da menti psichicamente instabili, avvenuti ultimamente nelle diverse Regioni italiane inerenti la sicurezza dei cittadini. Spesso protagonisti di questi eventi delittuosi sono persone che nascono con patologie congenite interessanti la sfera neurovegetativa e per questo devono avere una cura dallo Stato come giustizia sociale, come quella di tutelare, anche, la salute dei cittadini negli ospedali, tanto da costituire una “Commissione Parlamentare per gli errori della Sanità” non per accertare una malasanità ospedaliera solo per interventi chirurgici sbagliati o per essere entrati sani ed uscirne malati, ma per “ogni circostanza” di una Sanità malata, troppo lenta e troppo lontana dalla realtà. A questo proposito il 14 giugno dell’anno di grazia 2010 ho inviato al Presidente di quella “Commissione Parlamentare” Onorevole Leo Luca Orlando, una richiesta ( sotto inserita) di Indagine Parlamentare per conoscere la verità sul “budget del ricoverato” condensato nella mia Petizione n. 911 assegnata alla 12° Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica e col n.787 assegnata alla 12° Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati. Il testo è visibile nel sito http://digilander.libero.it/cristianiperservire Debbo ricordare che questo “budget del ricoverato” consiste in un fattore economico, se vero, e questo lo deve accertare quella “Commissione Orlando”, in quanto superato l’intervento finanziario il paziente in qualsiasi condizione di salute si trova, verrebbe dimesso dalla struttura ospedaliera, ancor più grave se il paziente è disabile, in fase terminale ed in età avanzata, come pare ripeto, avvenga nelle corsie ospedaliere, un modo cinico di trattare il paziente in fase cronica tanto da ritenere che si preferirebbe devolvere le risorse finanziarie disponibili verso casi acuti di “soggetti giovani”. Queste logiche di convenienza ci vorrebbero allontanare dalla solidarietà e dal rispetto per l’individuo-persona, per cui non ho nessuna remora a considerarla pura eutanasia, fuori, per ora, dall’ordinamento giuridico italiano e da qualsiasi normativa etica e civile. Ancora una volta la n/s Associazione denuncia l’assenza di sensibilità e sostenibilità finanziaria dei servizi pubblici essenziali carenti nelle leggi finanziarie, anche delle gravi ed urgenti necessità nei confronti dei circa 10 milioni di cittadini italiani affetti da disturbi psichiatrici di natura ed intensità diversi colpiti da forme di depressione o da gravi schizofrenie che distruggono il morale e lo spirito dei familiari, dei giovani ed anche degli adolescenti causando una vera e propria calamità sociale, ma per quanto avviene nelle corsie ospedaliere. Sono ancora presenti le parole del S.Padre Giovanni Paolo 2° di richiamo morale al rispetto della dignità dell’uomo malato psichicamente “ di tutele giuridiche capaci di rispondere ai bisogni ed alle dinamiche di crescita delle persone handicappate e di coloro che condividono la sua situazione a partire dai suoi familiari”, parole fatte pervenire al Simposio Internazionale “Dignità e diritti della persona con handicap mentale” che l’allora Card.Ratzingher, oggi Benedetto XVI°, promosse l’8 gennaio 2004 in Vaticano. Il Santo Padre Benedetto XVI° ha dichiarato “servire i malati nel corpo, nell’anima e nello spirito” (Messaggio al XXIII° Congresso Mondiale FIAMC 6/9 maggio 2010) e nelle “intenzioni” di pregare nel mese di giugno 2010, affinché le Istituzioni Nazionali ed Internazionali si impegnino “ nel rispetto della vita dal concepimento al declino” (Lettera Pontificia per l’Apostolato della Preghiera – Città del Vaticano 31 maggio 2010). L’augurio che facciamo ed auspichiamo che la “Commissione Parlamentare Orlando” possa rispondere alla sollecitazione di conoscere la verità sul “budget del ricoverato” che preoccupa grandemente l’opinione pubblica.. Portare una luce di verità e di solidarietà verso queste “situazioni” in cui si trovano i malati e le loro famiglie è necessario, con invito alle Istituzioni ad operare con modalità prioritarie e propositive. Signor Presidente Orlando da buon cattolico come sempre è stato e da rappresentante del popolo nel Parlamento Italiano, vuol dare una risposta all’opinione pubblica che attende di conoscere, tra le altre, la verità, specie quella sul “budget del ricoverato” e su quanto avviene negli ospedali italiani?. Previte http://digilander.libero.it/cristianiperservire Testo della lettera inviata Onorevole Leo Luca Orlando Presidente “Commissione Parlamentare per gli errori in campo Sanitario”. Camera dei Deputati Palazzo di Montecitorio 00186 Roma Signor Presidente della “Commissione errori in campo sanitario” con la Petizione n. 787 del 30 ottobre 2009 assegnata alla Camera dei Deputati e col n.911 al Senato della Repubblica, qui riproposta in allegato, desidero focalizzare le necessità di una particolare tutela ed assistenza sanitaria ed ospedaliera per categorie di pazienti fragili, quali persone in età avanzata e talora cagionevoli di salute, disabili fisici e psichici, malati terminali, persone sovente bisognose di prestazioni sanitarie costanti ed onerose, al fine di evitare situazioni di abbandono, con il rischio che tali categorie siano penalizzate dall'andamento gestionale e finanziario del sistema sanitario nazionale. Chiedo, ove è possibile, alla "Commissione per gli errori in campo sanitario" da Lei presieduta di far conoscere, unitamente all'opinione pubblica, la verità su quel "budget del ricoverato", vale a dire quell'ammontare finanziario che viene calcolato da parte delle aziende sanitarie ospedaliere come spesa media di intervento il cui utilizzo troppo restrittivo potrebbe ingenerare il rischio che i malati più gravi vengano abbandonati, creando di fatto le premesse per una sorta di eutanasia mascherata. Grato per un cortese riscontro, porgo deferenti ossequi. Previte Francesco previtefelice@alice.it http://digilander.libero.it/cristianiperservire 14 Giugno 2010 Cristiani per servire. La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.
 
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previtefelice il 09/08/10 alle 12:00 via WEB
Cristiani per servire http://digilander.libero.it/cristianiperservire e-mail previtefelice@alice.it Il Presidente Lettera aperta 6 agosto 2010. On.le Silvio Berlusconi Presidente Consiglio dei Ministri Palazzo Chigi 00186 Rom Signor Presidente, è indubbio che da tempo in Italia si registrano tentativi di legalizzare l’eutanasia, trascurando problemi di assistenza ai malati acuti o gravi. Purtroppo c’è chi vorrebbe spingere la società ad essere selettiva sulla vita e sulla morte dei suoi membri, attraverso una, anche se impropria, licenza di uccidere in contrasto con gli insegnamenti di Ippocrate il padre della medicina che adottava il principio “Non darò a nessuno alcun farmaco mortale neppure se richiestomi,né mai proprorò un tale consiglio”. La “Raccomandazione” n.776/1976 dell’Assemblea del Consiglio d’Europa afferma : “Il medico deve placare le sofferenze e non ha diritto di accelerare il processo di morte”. In Olanda dalla primavera del 2002 esiste una legge che permette di accedere all’eutanasia quando un malato è in condizione di malattia grave o di una patologia incurabile, in contrasto con la Convenzione Europea del 1999 che vieta espressamente ogni forma di eutanasia, come nel 1987 a Madrid e nel 1992 a Marbella l’Associazione Medica Mondiale si è espressa contro l’introduzione dell’eutanasia. La Sentenza della Corte Federale Tedesca del 16 gennaio 1964 rifiuta il principio dell’eutanasia con “ogni uomo, anche il malato nella propria costituzione psichica ha il diritto ad essere rispettato nella sua dignità umana”. Ed altre ancora, ma vorrei ricordare la “Convenzione sui diritti delle persone con disabilità” adottata il 6 dicembre 2006 dall’ONU, un ottimo Documento positivo, ma che contrastiamo negli artt-23 e 25 se applicati in riferimento alla salute riproduttiva, questi possono introdurre l’eutanasia, con la negazione al diritto alla vita e con la possibilità che vittima predestinata siano tutti i disabili o handicappati, ed alla lettera f “impedire il rifiuto dell’assistenza sanitaria o dei servizi sanitari nonché di alimenti o liquidi a causa della disabilità”. Questa “Convenzione sui diritti delle persone con disabilità” è stata ratificata dal Suo Governo con il disegno di legge n.2121 il 20 febbraio 2009. La medicina ed il dovere del medico sono di proteggere la salute, guarire le malattie, alleviare le sofferenze Ma desidero fermarmi sull’ultimo “caso”, quello che ho “forgiato” quale “budget del ricoverato” che , pare, assilla i sistemi economico-finanziari ospedalieri e delle ASL, a causa dei tagli operanti dai bilanci sanitari regionali che potrebbero essere utilizzati per praticare l’eutanasia nei confronti delle persone malate, disabili, più deboli e più indifese. In pratica, se vero, si obietta che il loro budget è troppo elevato tanto da preferire devolvere le risorse finanziarie disponibili, essendo limitate, ai casi acuti di soggetti giovani. Questo sarebbe un modo cinico di trattare il malato selezionando le maggiori prestazioni sia per età anagrafica, sia per la natura stessa della malattia. Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, per quanto, in ipotesi, avviene nelle nosocomi pubblici e privati, non abbiamo ottenuta nessuna risposta al n/s appello da parte del Suo Governo e né dal Parlamento fin dal 30 ottobre 2009 con la Petizione n.787 alla Camera dei Deputati e col n.911 al Senato della Repubblica. Nelle tante vicissitudini che la Torre di Babele della politica sta offrendo in questi n/s giorni, è bene considerare le situazioni della famiglia dove esiste un malato disabile, incurabile od in fin di vita sia esso in casa che nelle corsie ospedaliere. Tutto quanto in ipotesi succede ha un significato altrettanto drammatico ed inquietante anche dal punto di vista sociale e sanitario, poiché si tende ad abbandonare al loro destino questi malati per lo più anziani, dimettendoli anzi tempo dalle strutture nosocomiali senza una adeguata protezione alternativa tanto da finire con l’aggravare il loro precario stato di salute in maniera irreversibile. In pratica Signor Presidente del Consiglio dei Ministri una forma camuffata di eutanasia, una omissione di soccorso, “fuori” dalle regole legislative e dall’ordinamento giuridico italiano e da ogni forma di etica. Ecco, se è vero quanto abbiamo supposto di rilevanza non comune con quel “budget del ricoverato”, questo ci induce a pensare che forse ci vogliono propinare come morire, dove e quando sino ad arrivare a rendere legale quanto di astruso si va insinuando nella gente. Il mondo della sofferenza e quello cattolico attendono con fiducia! Chiarisca se il “budget del ricoverato” sia vero!!!in maniera urgente prima delle ventilate ipotesi di elezioni anticipate. Non faccio politica pro o contro nessuno, ma guardo alla realtà. Con viva cordialità Previte previtefelice@alice.it http://digilander.libero.it/cristianiperservire
 
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previtefelice il 16/08/10 alle 16:30 via WEB
Cristiani per servire http://digilander.libero.it/cristianiperservire e-mail previtefelice@alice.it Il Presidente Cala il sipario del teatrino della politica sulla disabilità psico-fisica, ma le tragedie causate dallo squilibrio mentale, restano…! Forse, sta calando il sipario sul teatrino della politica ultimo atto, ipso facto, di una incomprensibile “commedia”, in cui gli “attori” hanno recitato il copione, durante la campagna elettorale e dopo, blaterando ipocrite promesse verso i problemi sociali più cruenti di salute pubblica, specialmente nei riguardi della malattia mentale. (Programma elettorale del 2006:”Casa delle Libertà” pag.21/14 - 17 – 19. ”Per il bene dell’Italia” Ulivo pag.71/281). Dopo la legge 180 e 833 del 1978 accompagnata da polemiche ideologiche ed umanitarie, purtroppo quasi tutti i Ministri della Sanità ed gli Assessori Regionali alla Sanità hanno latitato, lasciando incancrenire la “piaga” e così anche il Parlamento, seppellendo nel silenzio drammi causati da menti psichicamente instabili, consumati nella solitudine delle famiglie e passando nell’indifferenza politica su evitabili tragedie. Quante morti si sono susseguite…! e quante ne avverranno pesando sulle coscienze di chi dovrebbe provvedere.!!! Una “presa in giro” che dura da ben 33 anni da tutti i Governi e dal Parlamento! ( la verità non si può ignorare !) Nei dibattiti parlamentari e nelle leggi finanziarie non sono state riconosciute le urgenze di provvedimenti, anche inerenti la sicurezza dei cittadini, dovuti al mondo della sofferenza psico-fisica, onde alleviare le difficoltà sociali ed economiche delle famiglie nella gestione della malattia in cui si dibatte un proprio componente, portando sulle proprie spalle le conseguenze del disagio psichico. La politica ancora una volta ha deluso, perseguendo solo a parole, la ben nota logica gattopardesca del voler cambiare tutto, purché nulla muti. E’ chiaro a tutti che le tragedie quasi quotidiane, a volte annunciate, in cui protagonisti sono malati mentali traggono le loro origini da una lampante sintesi di disagio interno e da un equilibrio mentale quanto mai carente di cure appropriate. E’ la famiglia in genere che ne risente in questa “civiltà dell’esteriorità”, ma soprattutto quella che continua a curare i propri membri malati, quella che “vive” nella solitudine e nell’isolamento per la scarsità di quella progettualità revisionale di cure e strutture residenziali terapeutiche, anche per assistenze prolungate. ( A proposito Onorevole Pierferdinando Casini dove è andato a finire il Testo Unificato Burani-Procaccini sul riordinamento dell’assistenza della malattia mentale, “sparito” dall’agenda parlamentare dall’aprile 2005?). Oggi la famiglia deve essere considerata la vera risorsa di questo Paese, valorizzandola nel far riemergere il ruolo fondamentale che ha nella società, perché istituzione naturale che la stessa riflessione dell’antica Roma non esitava a definire “principium urbis est quasi seminarium rei pubblicae (il primo semenzaio dello Stato), dando quel riconoscimento sociale che le spetta oltre a sostenerla nell’educazione e nella crescita dei figli, anche di quelli disabili ignorati totalmente dalla politica. Abbiamo auspicato e prospettato con una Petizione, ( col n. 5 e 6 assegnate rispettivamente, alla 12° Commissione Igiene e Sanità ed alle Commissioni Riunite 12° e 3° Affari Estri del Senato della Repubblica, e col n.9 assegnata alla 12° Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati), una legge-quadro di riforma dell’assistenza psichiatrica che deve incarnare quei principi innovativi che da oltre 33 anni è attesa non solo dall’opinione pubblica, e saranno fortunati coloro che abiteranno in quelle Regioni che attiveranno in tempo e bene quei provvedimenti legislativi di aiuto alla patologia mentale. Ricordiamo ancora una volta che la Chiesa con Papa Giovanni Paolo II e con Papa Ratzingher senza mezzi termini alla grande con coraggio e chiarezza hanno affrontato la tematica della malattia mentale a “viso aperto” con parole di sostegno, di denunce e di impegno rivolte alla comunità internazionale ed italiana. Le riflessioni del Soglio Pontificio sottolineano l’urgenza inequivocabile di servizio dell’uomo libero e della società in genere verso l’uomo malato psichicamente secondo l’insegnamento del Santo Vangelo, riflessioni guidate da una crescita di sensibilità del genere umano verso i problemi sociali e con una visione pienamente umana della cruda realtà quotidiana, quale impegno di vicinanza sociale della Chiesa e dei suoi Pastori verso questi “sfortunati della vita”. Resta sempre un monito per tutti, anche per i Signori della politica, individuare i problemi prioritari, analizzare le componenti atte ad indicare le possibili soluzioni a servizio dell’uomo e del bene comune. Signori della politica, pur nella consapevolezza che la strada da percorrere è lunga ed insidiosa, ritengo che le umili misure da me evidenziate nella Petizione sopra citata costituiscono un passo significativo verso il “suggerimento” al Parlamento per quei provvedimenti legislativi che abbiano a cuore le esigenze e le necessità dei portatori di handicap, che sono urgentissimi, per i quali nutriamo la speranza che siano incarnati prima della fine di questa Legislatura !. Il mondo cattolico e della sofferenza attende ed auspica una riforma dell’assistenza psichiatrica, materia molto delicata che va affrontata con urgenza, libera da proposizioni burocratiche che ne sviliscono l’applicazione e con una serena valutazione : “cosa” che non abbiamo visto dopo le promesse elettorali. Chi ha orecchi da intendere, intenda ! Previte http://digilander.libero.it/cristianiperservire
 
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previtefelice il 13/09/10 alle 09:30 via WEB
Gentile Signor Direttore, è noto a tutti che le non impossibili elezioni politiche anticipate "ritardano" ogni attività legislativa, chiedendo scusa per l'importunità che arreco nell'inviare quanto in allegato. Chiedo cortesemente, anche a nome di chi voce non ha, una valido aiuto onde spronare le Istituzioni tutte ed il Governo, a risolvere il grave problema sociale con la riforma della legge 180/1987, ( legge che ha abolito i "manicomi") per una legge-quadro uguale e con la stessa validità in tutte le Regioni a norma dell'art.117 della Costituzione Italiana, per il bene comune. Grazie. previtefelice@alice.it
 
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previtefelice il 30/09/10 alle 15:40 via WEB
Cristiani per servire http://digilander.libero.it/cristianiperservire e-mail previtefelice@alice.it Il Presidente Gentile Signor Presidente del Consiglio dei Ministri : Per la malattia mentale occorre una vera politica e “ non disinteresse” ! Nell’indicare in “una vera politica” una maggiore valutazione verso la malattia mentale, un vero ed autentico flagello sociale, il mondo cattolico e della sofferenza ancora una volta ha avuto una profonda delusione per la mancata possibilità di realizzazione di quei provvedimenti legislativi concreti ed attuabili che tutelino il diritto e la dignità dei sofferenti patologie mentali. Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, abbiamo conosciuto una amara realtà, nell’apprendere che nei 5 Punti Programmatici esposti, oggi 29 settemebre 2010, in Parlamento e né in futuro per tutto quanto avvolge questa grave “problematica”, non vi sarà quella riforma dell’assistenza psichiatrica attesa da ben 32 anni dai sofferenti, dalle famiglie e dalla gente per la propria sicurezza. Pur ritenendo giusti quei nodi sociali caldi e lineari espressi nei 5 Punti Programmatici, non condividiamo l’esclusione, ripeto, di quella invocata legge-quadro, , inerente il disagio psichico da tempo auspicata e per la quale eravamo molto fiduciosi. Le nostre aspirazioni, i nostri sforzi, i n/s umili “suggerimenti”, condensati in tante Petizioni al Parlamento ed al Governo tendenti ed intesi alla soluzione di questa “problematica”, malgrado siano passati moltissimi anni dalla chiusura dei “manicomi”, questo “ciclone sociale”, questo “bubbone”, questa “patata bollente” non viene risolta malgrado i vari Governi che si sono succeduti a Palazzo Chigi, compreso il Suo Signor Presidente del Consiglio dei Ministri. Mah! a tutt’oggi, 29 settembre 2010, non abbiamo riscontrato alcun “movimento” d’iniziativa governativa sulla “materia”, né prevediamo, ripeto, una concreta realizzazione futura, malgrado la notizia di ieri 28 settembre 2010, che un figlio, sofferente psichico, ha ucciso a bastonate i propri genitori. Una ennesima “lezione” sulla mancanza di strutture valide alla prevenzione,cura ed inserimento sociale dei “malati”. Ricordo, in passato, che l’azione rivolta a rendere propositivi gli “interventi” dell’epoca, per quella parte riguardante la malattia mentale,( che non ebbe alcun approfondimento), fu la stesura del “Programma di Azione del Governo per le politiche dell’handicap 2000-2003 del 28 luglio 2000”, approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta dell’allora Ministro della Solidarietà Sociale On.Livia Turco (così come si rileva dal Testo della Presidenza Consiglio dei Ministri- Dipartimento Affari Sociali). Lo stesso risultato si è riscontrato con l’attuale Suo Governo ! : totale disinteresse! Intanto incombe e grava sempre il pericolo nella n/s società. Secondo la teoria di Areteo di Cappadocia, medico greco al tempo di Nerone dopo Ippocrate fu il migliore conoscitore di malati, quasi 2000 anni or sono evidenziò il fatto che la malattia mentale “esplodeva” : - nei mesi primaverili ed estivi come quelli più propensi per l’instaurarsi della sintomatologia maniacale; - nei mesi invernali quelli in cui è facile vedere insorgere la sintomatologia depressiva. Oh! quanto sono valide le previsioni degli “antichi”, che ancora oggi, purtroppo, si avverano ! Un’autentica “lezione”, una prevedibile “attenzione”, un chiaro “monito” che la nostra società, soprattutto le n/s Istituzioni dovrebbero tenere nella massima considerazione. A distanza di tempo e malgrado, ripeto, avvenimenti”e “tragedie familiari” quasi quotidiane, ancora una volta dobbiamo constatare che la politica non vuole integrare i sofferenti problemi psichici nei privilegi della società, né iniziare un processo di rinnovamento. Solo litigi, disinteresse, sconnessa e dissociata politica. Si dimentica, non a caso, che in questa ottica fino oggi i “malati” sono stati ignorati, non considerando le oggettive difficoltà incontrate dagli stessi e dalle famiglie ingannate ed illuse da qualche pseudo promessa elettorale, di qualche coalizione politica, di trasformazione di questa “problematica”. Purtroppo nessun vantaggio è pervenuto per questi sofferenti, per le loro famiglie ed a garanzia della sicurezza dei cittadini. E poi si dice che la politica, sopratutto i politicanti difendono la famiglia( ma quale famiglia) ed il bene dell’Italia ( non certo quella delle oneste persone!!!). Non mi stanco di ritenere che lo scandalo dei “manicomi” prima e la carenza di pianificazione e programmazione della salute mentale dopo, costituiscono la vergogna del secolo scorso e la pacifica continuazione in questo “duemila.”. Quanti sono responsabili della salute pubblica devono trovare e dare un urgente aiuto a questi malati (circa 10 milioni di sofferenti), dei quali tanti si trovano per le strade delle n/s città e tantissimi nelle loro famiglie dove non possono ricevere l’aiuto legislativo- sociale- economico e di quei strumenti efficaci per difendere l’elementare diritto all’accesso alle cure e all’equità nella salute, nel pieno rispetto della loro integrità e dignità. Malgrado le “buone intenzioni ed i sagaci suggerimenti”, come al solito, ripeto, finisce il tutto con quelle belle illusorie parole della politica, trionfo dell’ipocrisia, senza passare a leggi appropriate da dove possono scaturire vere e valide soluzioni. Altrimenti, Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, sarebbe come cospargere di miele l’orlo del calice delle parole per trovare in fondo l’amaro della delusione.! A noi poveri mortali ( non facciamo politica dì alcun genere!) resta solo sperare che il modus vivendi in atto della politica, ( che oggi “dice” e domani il “contrario” di quello che ha detto ) , comporti e susciti l’interesse di qualche Istituzione su una situazione paradossale, nel contempo ridicola ed offensiva, che costituisce una lesione allo spirito di solidarietà e di altruismo della pubblica opinione. Signor Presidente del Consiglio dei Ministri : la famiglia italiana è turbata, indignata, preoccupata e non può che esprimere la sua protesta, il suo dissenso e rammarico per come e con quale disinteresse non vengono risolti tali problemi sopra esposti e di enorme rilevanza che investono e coinvolgono la serenità della famiglia stessa e per la sicurezza dei cittadini. Previte http://digilander.libero.it/cristianiperservire 29 settembre 2010
 
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previtefelice il 05/10/10 alle 12:19 via WEB
Cristiani per servire http://digilander.libero.it/cristianiperservire e-mail previtefelice@alice.it Il Presidente 10 Ottobre 2010 “ Giornata Mondiale della salute mentale”. Diritto alla vita o alla morte? Il 10 ottobre 2010 ricorre la “Giornata Mondiale della Salute Mentale “ sostenuta dalle Nazioni Unite, (WFMH- World Federation for Mental Health), per sensibilizzare il pubblico sui problemi di salute mentale nel mondo, nel ricordo dell’uomo-malato debole ed indifeso, che come tale, non viene “aiutato” dalle risorse globali stanziate ancora insufficienti, come ci ricorda l’Organizzazione Mondiale Sanità, per l’espandersi dell’aumento delle necessità distribuite in maniera difforme tra nord e sud nel mondo. Il tema centrale di quest’anno 2010, verte sul rapporto tra “benessere mentale e malattie croniche”. 1.) Nel mondo, questa patologia viene definita una “aggressione alla serenità ed all’equilibrio mentale”. Un recente disarmante sondaggio di rilevamento statistico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità condotto su 192 Paesi, ha evidenziato uno stanziamento di bilancio sanitario ancora troppo esiguo per la salute mentale. Lo studio ha focalizzato che il 70% della popolazione dispone da 3,96 a 4,15 psichiatri ogni centomila abitanti, da un valore di 9,8 in Europa a 0,04 in Africa, inoltre un quinto spende meno dell’1 % delle risorse finanziarie per la salute mentale e stimando che più del 13% delle spese sanitarie sia dovuto alle malattie neuro psichiatriche ( Fonte OMS). Con problemi mentali, 873.000 persone si suicidano ogni anno, il 25% dei Paesi non ha una legislazione in materia, il 41% non ha una politica definita per la salute mentale, il 25% dei centri sanitari i malati non hanno accesso ai farmaci psichiatrici. I disturbi mentali colpiscono con maggiore frequenza le popolazioni sfavorite dal punto di vista intellettuale, culturale, economico, scarsa alimentazione, conflitti armati, nonché catastrofi naturali giganteschi recentissimi con il loro carico di mortalità, di interdipendenza tra l’AIDS, la tossicodipendenza e l’uso disordinato della sessualità.( Fonte Pontificio Consiglio Pastorale della Salute per Operatori Sanitari). La schizofrenia, sopratutto la depressione-ansia, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, é considerata la seconda patologia nel mondo e colpisce il 2% circa della popolazione di tutti i Continenti : *da 0 a 1500 milioni di persone soffrono di disordini neuropsichiatrici ; *da 480 a 500 milioni di persone soffrono depressione - ansia ; *da 200 a 350 milioni di persone soffrono di tono dell’umore ; *da 60 a 83 milioni di persone sono ritardati mentali *da 22 a 29 milioni di persone soffrono di demenza; *da 18 a 22 milioni di persone soffrono di schizofrenia * ( Da Atti 1° Conferenza Internazionale Vaticana Dolentium Hominum n.34 28/30 novembre 1996 ). 2.) In Europa la malattia mentale è in continua evoluzione e costituisce un peso sociale e sanitario non indifferente. Una persona su 3 soffre di disturbi mentali, una su 4 soffre di problemi di salute mentale, 1 su 7 di depressione o ansia. La patologia mentale interessa oltre il 27% di persone e fra i 18 e 65 anni soffre di qualche disturbo mentale ( Fonte Libro Verde - UE). Il 6% degli europei soffre di depressione, spesso i giovanissimi : ne soffre il 4% degli adolescenti ed il 9% i diciottenni. Vittime di suicidi sono circa 58 mila, mentre in Italia avvengono solo 6 suicidi ogni 100 mila persone ( Fonte Commissione Europea). 3.) In Italia, ahimè !, il “fondo salute mentale è molto lontano da ogni lodevole ragione”. Non si investe, e secondo recenti indagini statistiche, la psichiatria è lasciata al “brado”, infatti gli studenti preferiscono altri settori sanitari, privilegiando quello inerente la sanità odontoiatrica più redditizia. La realtà psichiatrica è diversa da quando nel 1978 vennero promulgate le leggi 180 e 833. Il 40% delle richieste al medico di famiglia ed il 20% dei ricoveri, pare, siano conseguenti a patologie psichiatriche, mentre il trattamento dei servizi pubblici che affrontano il panico, la depressione o schizofrenia dimostrano che è inadeguato e costosissimo. Sono circa 500 mila pazienti in ambito psichiatrico che entrano in contatto ogni anno con i servizi pubblici. A fronte di una spesa sanitaria di 3,5 miliardi di euro, 5 milioni di cittadini, circa, devono ricorrere alle cure private ( 9° Congresso Nazionale della Società Italiana Psicologia). Sono circa 10 milioni le persone che soffrono di patologie mentali ( Fonte Ministero del Lavoro e Politiche Sociali); il 16% da varie forme di disagio mentale( Censis) ; il 4% di disturbi mentali, mentre il 30% assume psicofarmaci. Soffrono di disturbi psichici il 15% gli uomini ed il 25% le donne, dai 18 ai 30 anni di depressione gli adolescenti in circa 80 mila. Ogni anno 235 bambini tra i 0-12 anni vengono ricoverati per disturbi mentali e l’autismo colpisce 2 bambini su 1000 (Istat); 1 adolescente su 4 fa uso di droghe ed alcoolici (Eurispes). Altre forme in evidenza sono l’anoressia e bulimia con il 9%, il 2,5% di giovani fa uso di caffè, droghe leggere, alcool ( Datamedia ). Le famiglie che vivono un dramma di psicopatologia grave sono circa 600 mila e 200 mila famiglie con un familiare che non risponde alle cure oppure non vuole curarsi e le strutture pubbliche sono più numerose al nord, gli operatori sono circa 30.700 e ne mancherebbero almeno 5000-7000 ( Ansa ). Rilevanti sono l’Alzheimer , l’autismo, la schizofrenia , il computer addition ( disordine psichico per persone che trascorrono molto tempo al computer). E ci fermiamo.! Questi pochi aridi dati statistici citati, anche se a volte possono costituire dubbi o perplessità, non ci distolgono dal pensare e constatare che i dolorosi fatti compiuti da menti psicologicamente alterati e di raptus, che quasi ogni giorno avvengono nel n/s Paese, costituiscono una verità, una fondamentale dimostrazione di questo grave disagio sociale che deve richiamare alla realtà le Istituzioni. 4.) Comunque in questa “Giornata” non possono essere dimenticati quanti portano nel loro corpo queste sofferenze, ma non possono essere disconosciuti i familiari, le loro ansie, speranze, necessità, mentre la società civile teme per la propria sicurezza, anche se in una pseudo solidarietà esteriore, continua a chiudersi nel guscio del proprio egoismo e di un relativismo sempre più virulento, efficace ed invadente. Nella nostra storia contemporanea si vuole introdurre, non più l’assistenza affettuosa al malato, ma un’azione con la quale per una qualunque ragione o logiche di convenienza, si vuol porre fine alla sofferenza per una morte indolore, che non abbiamo alcun dubbio a definire eutanasia. Per fare qualche esempio : l’eutanasia neonatale, cioè quella autorizzazione ad “eliminare” bambini sotto i 12 anni portatori di gravi malattie o di infinite malformazioni, mali incurabili, ”intesa” costituita in Olanda; l’eutanasia social economica, cioè quella, se vera, autorizzazione ad abbandonare al loro destino disabili, anziani con gravi malattie che comportano una spesa sociale per una lunga degenza o una lunga cura ( in Italia vedi “budget del ricoverato”, oggetto della n/s Petizione n. 191 al Senato della Repubblica e n. 787 alla Camera dei Deputati, ancora, purtroppo, inevasa daparte del Parlamento. Perché??? ; 5.) Per i cristiani l’uomo è creatura di Dio, al quale compete il diritto alla vita o alla morte, Magistero della Chiesa rinnovato dal Santo Padre Giovanni Paolo 2° nell’Enciclica “Evangelium Vitae” che sull’eutanasia afferma essere “…uccisione deliberata moralmente, inaccettabile di una persona umana”, concetto rinnovato più e più volte dai Vescovi e dal Santo Padre Benedetto XVI°. Per il mondo civile l’essere umano, la persona, la ragione e la logica non chiedono di morire, ma di vivere ! Quando la malattia pone nella situazione di sofferenza, soprattutto nella patologia psichica, il compito della comunità (= Istituzioni) deve essere quello di concorrere ad un maggiore impegno di tutela del “malato” ormai, oggi, “dimenticato e defraudato del proprio diritto di tutela e di cura”. La patologia mentale, spesso cronica, costituisce uno stato di emergenza latente perché il sofferente spesso è un elemento disgregante della famiglia stessa, ma soprattutto della società, quest’ultima deve anelare nella speranza di risoluzione di questo disagio sociale e non nell’emarginazione, che di fatto, avviene malgrado ogni affermazione di natura istituzionale. Il “malato”, in Italia, deve uscire dal lungo buio tunnel della disperazione e della sofferenza che da ben 32 anni trascorsi, non vede alcun spiraglio di luce. Per le famiglie il vero dramma è costituito nelle varie malattie psichiatriche, molte e gravi, ma sopratutto dalla solitudine in cui spesso vengono a trovarsi. 6.) Nel campo della solidarietà la Costituzione Europea ( 29 ottobre 2004) rinnova e garantisce nel Titolo 4° art.II-94-95 la sicurezza sociale e la protezione della salute con “un livello elevato di protezione della salute umana” che auspico in una possibile Direttiva Comunitaria da me richiesta al Parlamento Europeo valida e con la stessa efficacia per tutti malati psichici esistenti nei 28 Stati membri della Comunità Europea. Nel programma del progetto Organizzazione Mondiale della Sanità è considerato necessario un consistente aumento dei fondi da investire per l’assistenza e la cura di chi soffre di disturbi psichiatrici da parte dei Paesi a basso reddito, ma sopratutto anche da quelli più ricchi nei quali si può annoverare il n/s Paese. In Italia il problema malattia mentale deve essere risolto dal Parlamento, ( e da quello Europeo, ripeto, con una Direttiva Comunitaria come abbiamo umilmente “suggerito” nelle n/s Petizioni ), in quanto la rilevanza sociale attesta l’esigenza di una legislazione adeguata ed efficace, a tutela dei diritti e della dignità degli “ammalati”, anche per la sicurezza di tutti i cittadini “cosa” che non è avvenuta da parte del Governo Berlusconi nei 5 Punti Programmatici di recente discussione in Parlamento. E questo ci dispiace, senza alcun risentimento, perché si sperava in una profonda attenzione e valutazione, una priorità assoluta, ripeto, “ dimenticata” dal Governo Berlusconi ! Perché ? Perché? Perché? 7.) Per concludere, solo in questa maniera possiamo considerare la celebrazione di questa “Giornata Mondiale per la salute mentale” un evento che andando fuori dall’ambito italiano, non deve essere solo rievocazione, ma un fatto costruttivo denso e pieno di significati per ogni Paese nel mondo. Previte http://digilander,libero.it/cristianiperservire La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.
 
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Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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