ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi di Marzo 2012

UN DONO PER I CONSACRATI AL MIO CUORE IMMACOLATO

Post n°6942 pubblicato il 29 Marzo 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

"Era vestita tutta di bianco, coperta con un velo, anch’esso, bianco che scendeva fino ai piedi, tutto ornato d'oro. Ai fianchi aveva, come cintura, un nastro azzurro. Teneva la mano sinistra all'altezza del nastro, o meglio, poco sopra, ed in essa il cuore. Attorno ad esso, simile a un cerchio, c’era una corona di grosse spine, tre delle quali lo penetravano. Una spada trapassava il cuore dalla parte sinistra".
"Piccola mia, sono venuta per affidarti una missione!"
 
La protagonista di questa vicenda è una monaca clarissa, Suor Chiara Scarabelli nata il 29 marzo 1912, a Genepreto, minuscolo paesino della valle del Tidone, nel piacentino, e deceduta il 29 gennaio 1994 nel nuovo Monastero, inaugurato solo pochi mesi prima della sua morte, in località S. Silvestro di Curtatone, (Mn). Visse per quasi 63 anni nel Monastero di Santa Chiara in Piazzale Roma di Venezia.
 
"Si avvicinò a me con un dolce sorriso. Aveva il medesimo aspetto, era vestita allo stesso modo, portava il cuore nella mano sinistra, nella destra la corona del rosario con dei grani d'oro ed una croce che scendeva giù, fino a circa dieci centimetri dai piedini bianchi, candidi. Tutto attorno alla sua persona, come in cerchio, c’era scritto a caratteri d'oro: "Madre mia, fiducia e speranza, in te mi affido e abbandono". Mi guardava con una tenerezza ed un sorriso che non trovo parole per esprimere".
 
"Ho bisogno di te per dare un dono a quei miei cari figli che sono la gioia del mio cuore, perché mi amano e vivono in pratica la consacrazione fatta al mio Cuore Immacolato che avevo chiesto, a Fatima, per volontà di Gesù. (La pratica dei 5 primi sabati del mese)
 
 Desidero dare loro un segno, un dono, per mostrare loro la riconoscenza del mio cuore di Mamma. Esso sarà anche un richiamo per tanti, miei figli che amo con tenerezza, ma che non corrispondono al mio amore.
Io dico loro:
 
"Figliolini miei, venite, venite al mio cuore, vi aspetto per portarvi a Gesù che vi ama! Solo in lui troverete la pace, la gioia e la felicità che tanto cercate!"
 
E vi dico ancora: "Pregate, amatevi come figli di Dio, da veri fratelli, amatevi come vi ama la vostra mamma e come vi ama Gesù!"
 
Egli ha affidato al mio Cuore Immacolato la missione di chiamare tutti i miei figli alla conversione, alla preghiera, alla penitenza: pregate, pregate! Se non pregate non potete convertirvi. Amatevi tra di voi come vi amo io. Lo dico con dolore. Tanti, tanti non pregano, non amano".

Piccola mia, ti affido la missione di far coniare una meda­glia che mi ritrae come mi vedi: è un dono d'amore del mio Cuore Immacolato. Ecco, guarda il rovescio della medaglia.

Allora vidi comparire, di fianco a Lei, il suo Cuore e quello di Gesù strettamente uniti, direi quasi legati, da una corona di spine; il Cuore di Gesù era sormontato da una piccola croce e quello della Mamma trapassato da una spada. Sotto i due Cuori c'erano una A ed una M intrecciate, a significare: Ave Maria. Entrambi i Cuori erano circondati da fiamme, simbolo dell'amore di cui ardono per la salvezza di tutte le anime. Tutto intorno c'era scritto a caratteri d'oro: "Gesù, Maria vi amo, salvate tutte le anime". Dopo avermi mostrato il rovescio della medaglia, la Mamma disse:
 “Cari figli miei, vi esorto a recitare spesso e col cuore l'in­vocazione: “Gesù, Maria vi amo, salvate tutte le anime”. Sarà come unacarezza che consola il Cuore di Gesù e il mio Cuore Immacolato. L'invocazione, se recitata con fede e col cuore, riparerà ogni volta tante bestemmie. Ogni atto d'amore salverà un'anima. L'amore vi aiuti a valorizzare al mas­simo ogni istante della vostra vita terrena. Più forte sarà l'amore, più la vostra vita sarà feconda. Amatevi, amatevi, cercate le cose di lassù! Quaggiù tutto passa: solo l'amore resta in eter­no! Sarete giudicati sull'amore. Anzi, per chi veramente ama, non ci sarà giudizio: solo un abbraccio del Padre buono col figlio che è vissuto solo per amore e nell'amore! Ascoltate la vostra Mamma! Vi parlo, vi esorto perché vi amo e vi voglio felici in eterno lassù, lassù in Paradiso! Voglio portarvi a Gesù ed al Padre che vi attende tutti!
 
PROMETTO A TUTTI COLORO CHE PORTE­RANNO CON SÉ QUESTO DONO DEL MIO CUORE IMMACOLATO, TESTIMONIANDO LA LORO CONSACRAZIONE, DI BENEDIRLI, DI CONDURLI PER MANO, DI PORTARLI NEL MIO CUORE COME FIGLI PREDILETTI PER PRESEN­TARLI A GESÙ. LI ASSISTERO’ NEL MOMENTO DELLA MORTE AFFINCHÉ IL NEMICO, SATA­NA, NON POSSA LORO NUOCERE E SARAN­NO LASSÙ, CON ME, IN PARADISO, DOVE GESÙ DARÀ LORO IL PREMIO ETERNO".
 
Quando Suor Chiara consegnò la richiesta della Vergine al Padre confessore, egli si mostrava perplesso per via che c’era già un’altra medaglia richiesta e coniata per volere dalla Madonna, la Medaglia Miracolosa.

La Vergine SS. stessa darà la spiegazione a suor Chiara:
 
 "(…) Questo è un dono che il mio Cuore di Mamma vuole dare a tutti i miei figli; è anche un richiamo. Un dono d'amore per tanti miei figli che mi amano veramente e vivono in pratica la consacrazione al mio Cuore Immacolato che la Chiesa ha fatto di tutta l'umanità per volontà del Signore, a questi sono riconoscente, li tengo al riparo sotto la mia protezione, li assisto, li conduco per mano, sono la Mia consolazione. È poi un richiamo amoroso per tan­ti, tanti miei figli e dico loro:- Figli miei carissimi, non basta fare a parole l'atto di consacrazione al mio Cuore, ma occorre viverla nella vita pratica di ogni giorno, che significa imitare la vostra Mamma nel suo amore verso Dio, con fede e carità verso tutti i fratelli. Tante creature hanno dimenticato il comandamento di Gesù: «amatevi come io ho amato voi». E io vi supplico: amatevi come vi ama la vostra Mamma che vuole portarvi tutti al Cuore di Gesù. Siete miei cari figli, desidero condurvi tutti alla salvezza, alla gloria eterna. Il Figlio mio ha affidato al mio Cuore la missione di richiamare tutte le creature alla conversione, all'amore, alla preghiera e penitenza allo scopo di prepararle al trionfo del mio Cuore come avevo promesso a Fatima, per l'avvento del Regno di Gesù. Miei cari figli, non offendete più il Signore che è già tanto offeso, ma amatelo, riparate. Siete tutti fratelli, figli del Padre celeste, amatevi, amatevi a vicenda, state in pace con tutti. Pace, pace, amore. Vi invito alla preghiera, pregate, pregate. Si prega troppo poco da tanti, pregate col cuore. Solo la preghiera con l'amore può vincere satana. Il mio nemico lavora per perdere le anime e trova tanti collaboratori; non permettete che vi seduca. Ha un esercito molto forte, vuole portarvi alla perdizione. Preghiera, fiducia, abbandono in Dio e nel mio Cuore. Figlioli miei, vi amo e per questo vengo a indicarvi la via dell'amore, della pace e della salvezza. Ascoltate la vostra Mamma, lasciatevi condurre per mano. Vi chiedo di offrire la vostra preghiera per coloro che sono sotto il dominio di satana perché si salvino. Dio ha creato tutte le creature per il Paradiso. Testimo­niate la fede con la vostra vita da veri figli di Dio, sacrifica­tevi per la salvezza dei peccatori. Vi ringrazio di tutto quello che farete per i fratelli lon­tani da Dio che rifiutano il suo amore: io sono con voi. In Cielo riceverete dal Padre il premio che vi è promesso. Miei cari figlioli, non abbiate paura di professare la vostra fede. Se pregate, satana non può nuocervi perché siete figli di Dio, che vi guarda con amore. Pregate, pregate, amatevi! Se il Rosario sarà sempre nelle vostre mani, sarà un segno per il demonio che apparte­nete a me. Non stancatevi di pregare col Rosario; sarà un'ar­ma potente per salvare l'umanità. Ascoltate la vostra Mamma che vi supplica: convertitevi, non offendete più il Signore. Tanti miei figli hanno perduto il senso del peccato, fe­riscono il mio Cuore. Ora è il tempo di convertirsi. Aiutatevi, vivete in pace da buoni fratelli in attesa del Signore che viene. Ascoltate il mio figlio prediletto, il beniamino del mio Cuore, il S. Padre, io stessa l'ho preparato per la sua missione, in questo momento. Amatelo, non amareggiate il suo cuore di Pastore, di Padre. A voi della Comunità cristiana affido il compito di farvi testimoni di fronte al mondo annunciando questa attesa del Signore. Vivete insieme con la vostra Mamma questo tempo, lasciatevi condurre, io guiderò i vostri passi incontro al Si­gnore, rifugiatevi nel mio Cuore Immacolato. Figlioli miei, lasciatevi amare dal Signore, non rifiutate il suo amore. Vivete la vostra consacrazione, siate pronti per il trionfo del suo Regno".
 
 
Solo quarant’anni dopo si riesce a coniare la prima medaglia, appena Suor Chiara la riceve, Maria stessa le si manifesta e le da un ultimo messaggio rivolto a tutti i suoi figli:
 
“Benedico questa medaglia, dono del mio Cuore, benedico tutti coloro che la porteranno addosso, sarò loro giuda, sostegno, conforto in vita, e nel momento della loro morte io stessa verrò a prenderli per presentarli a Gesù come fiori olezzanti, cresciuti nel mio Cuore Immacolato. Il Signore vuole che il mio Cuore sia più conosciuto, amato, invocato. (...) Figliolini miei, venite al Cuore della vostra Mamma che vi ama, vi aspetta per donarvi a Gesù. Il mio Cuore è la via più breve e più sicura per andare a Lui, e Lui, Gesù, è la via per andare al Padre. Siete tutti prediletti e amati dal Padre celeste che vi aspetta con le brac­cia aperte per donarvi il suo Regno e farvi felici in eterno. Siate strumenti docili nelle mani della vostra Mamma per salvare tutti i poveri peccatori che offendono il Cuore di Cristo e il mio Cuore Immacolato, però li voglio salvare. Gesù ha affidato al mio Cuore la missione di richiamare tutta l'umanità alla conversione, preghiera, amore, pace, pe­nitenza... È tanto tempo che vengo in mezzo a voi e vi parlo, vi esorto in nome di Cristo... ma quanti sono ancora quelli che non mi ascoltano?.. . Figliolini miei, pregate, pregate per i poveri peccatori! Quanti negano Dio!... Pretendono di fare un mondo migliore senza Dio! Voi, miei prediletti, formate un forte esercito, così uniti pregate... Pregate, solo la preghiera può salvare le anime. Dite spesso: Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Re­gno, venga per mezzo del Cuore Immacolato di Maria. Vedete come il Cuore di Gesù e il mio sono intimamente uniti da fare un Cuore solo. Sì, io e Gesù siamo una cosa sola, i peccati che feriscono il suo Cuore, feriscono anche il mio. Quante spine per i pec­cati di tanti miei figli... ne sento tutto il dolore, ma voglio salvarli a qualunque costo. Miei cari figliolini, aiutate la vostra Mamma a salvare i vostri fratelli, sono tutti figli cari al mio Cuore anche se non mi amano. Pregate, fate violenza al Cuore della Trinità perché nessuno vada perduto. Cristo è morto per tutti! Amate il S. Padre, il dolce Cristo in terra, il beniamino del mio Cuore. Ascoltatelo, state uniti a lui, sostenetelo con la preghiera, siate pronti a difenderlo, ha dei nemici che osta­colano l'opera sua, mentre avrebbero il dovere di collaborare con lui affinché venga il Regno di Cristo... Pregate, pregate in modo particolare con la preghiera del cuore, nell'intimità con Dio, con Cristo, lasciate posto allo Spirito Santo che prega in voi e per voi. Pregate con il rosario, tenetelo stretto perché ha la forza per disarmare satana che lavora senza tregua per perdere le anime e trova tanti collaboratori. Solo la preghiera è potente, non stancatevi di pregare il mio Cuore Immacolato. Gesù ha affidato alla sua Mamma il potere di vincere il nemico che è satana e i suoi seguaci. Lui, il nemico, lavora per perdere le anime, io lavoro per salvarle e portarle tutte in cielo dove Gesù ha preparato un posto per tutti. Figliolini miei, chiedo la vostra collaborazione, aiutate la vostra Mamma, siate miei testimoni, testimoniate Cristo con la vostra vita. Amatevi, amatevi, state in pace con tutti, non abbiate paura, io sono con voi, confidate nel mio aiuto e vedrete che, nonostante la rabbia e gli sforzi del demonio, infine il mio Cuore trionferà, è volontà di Gesù! Figliolini miei, non temete, venite al mio Cuore, io vi accolgo tutti: solo qui, nel mio Cuore, siete al sicuro, vi di­fenderò come ho difeso il mio Gesù dalla perfidia di Erode che lo voleva uccidere...  Vi ripeto, state uniti nell'amore vicen­devole e sarete vittoriosi. Vi assicuro che la vittoria sarà di Cristo e della vostra Mamma... La misericordia di Dio è infinita, è sempre pronto ad accogliere il peccatore pentito; anzi, la sua gioia è nel perdo­nare, e fa grande festa quando un peccatore torna pentito al Suo Cuore. Però, guai a coloro che rifiutano e insultano la sua misericordia! ... Solo l'amore vincerà l'odio!... Desidero che questo mio invito sia manifestato ai miei figli, affinché vengano tutti a rifugiarsi nel mio Cuore per superare la prova...”
 
 IdM-Buona giornata! - innamorati_di_maria@yahoogroups.com - Per sarerne di più:  http://www.diweb. it/pd/medagliaco nsacrati/ UN_DONO/UN% 20DONO.htm

 
 
 

L'ORA LEGALE: L'ONDA LUNGA DELL'ILLUMINISMO ANTICATTOLICO

Post n°6941 pubblicato il 28 Marzo 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Tra le tante invereconde sciocchezze della cosiddetta modernità, c'è l'ora legale.

Ideata da una mente evidentemente contorta impone da più di duecento anni, in ossequio alla visione illuministica tipica delle rivoluzioni anticristiane che hanno preso piede nel diciottesimo secolo in Francia e in America, la modifica e lo stravolgimento dei ritmi di vita e delle abitudini secolari di popoli cresciuti nel rispetto della natura e degli insegnamenti cristiani.

Per omaggiare questa nuova "visione" demolitoria e rompere con la tradizione millenaria imperniata appunto sul cristianesimo, i rivoluzionari francesi arrivarono addirittura a cambiare i giorni della settimana e i nomi dei mesi ("brumaio", "ventoso" ecc.), oltreché a sopprimere le vie e le piazze dedicate ai santi cattolici. L'illuminismo si propose cioè di fare tabula rasa di mille e ottocento anni di civilizzazione cristiana, deprecata e combattuta come "regno della superstizione" da abbattere e schiacciare con la violenza. "Ecraser l'infame" ("Schiacciare l'infame", cioe' la Chiesa cattolica) diventò il celebre e raccapricciante motto del principale ispiratore dei "lumi" vale a dire Voltaire. E la rivoluzione francese, proprio in omaggio a tali inquietanti premesse filosofiche, si tramutò ben presto in un bagno di sangue, a partire dalle persecuzioni e dagli oltraggi che i cristiani dovettero subire. Con il paravento della triade "libertè, egalitè e fraternitè", si mascherò in sostanza il vero obiettivo dei rivoluzionari massoni e illuministi: la distruzione della civilizzazione cristiana e della Chiesa cattolica francese.

Dalla gemella rivoluzione d'oltreatlantico, e precisamente per mano del massone americano Benjamin Franklin, promana invece quest'altra assurdità dell'ora "legale". Anche questa invenzione è figlia dei "tempi nuovi" che l'illuminismo, in sprezzo alla civiltà cristiana, volle determinare e imporre ad un popolo considerato evidentemente come un bimbo da erudire. Fatto sta ed è che tale novità ha finito per imporsi sempre più, giungendo (almeno in Europa) per soppiantare l'ora solare per sette mesi l'anno. Potenza dei compassi e delle squadre!

L'ipocrisia raggiunge la vetta quando si trovano le giustificazioni: essa serve, garantiscono, per far risparmiare (solo in Italia) 95 milioni di euro l'anno. Ora, a parte il fatto che i danni alla salute della popolazione non sono nemmeno quantificabili, una considerazione sorge spontanea: 95 milioni sono l'equivalente di un paio di liquidazioni di grossi papaveri dell'industria. Se si avessero davvero a cuore le finanze di un Paese, si imporrebbe un limite a questi esborsi vergognosi. Cosi facendo, almeno finirebbe la scusa del beneficio economico che l'ora "legale" apporterebbe. Beneficio irrisorio e strumentale, a fronte di un disagio reale sopportato da milioni di persone.

di Vincenzo Merlo - miradouro.it -

 
 
 

ROSARIO DEI SETTE DOLORI DI MARIA

Post n°6940 pubblicato il 28 Marzo 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

L'apparizione della Madonna dei Sette Dolori risale alla fine del XVI secolo o agli inizi del XVII secolo. Nel luogo ove sorge l'attuale Santuario, oggi Largo Madonna, vi era una folta foresta di querce dove spesso i contadini conducevano al pascolo il loro gregge. In un giorno imprecisato, in mezzo ai cespugli, "apparve", dipinta su una pietra, la scena della Deposizione dalla Croce: la Madonna, con sette spade conficcate nel cuore e sulle ginocchia il corpo esanime del Figlio Gesù. Ad un primo atto di smarrimento, seguì la certezza che si trattava di un evento straordinario per cui fu deciso di portare l'immagine in una modesta cappella (luogo abituale di culto) sita in Colle Ruscitelli (odierna contrada De Jacobis), ove, dietro consultazioni, era stato stabilito di erigere una chiesa. Ma il mattino successivo si verificò un nuovo e strabiliante evento. Infatti, ai molti curiosi recatisi sul luogo dell'apparizione per rendersi conto dell'accaduto, l'immagine appariva nel suo posto primitivo, nella identica posizione del giorno avanti. Si credette ad uno scherzo e pertanto, a sera, il dipinto fu ricollocato al suo posto nella cappella. L'indomani, però, ci si trovò di fronte allo stesso fatto prodigioso.    L'immagine fu ricondotta di nuovo nella cappella e furono prese più sicure e severe precauzioni, ispezionando ogni angolo, assicurando per bene porte e finestre e ponendovi una guardia notturna. Ma fu tutto vano: gli attenti guardiani, al mattino, insieme a tutto il popolo, dovettero constatare il misterioso ritorno dell'immagine nel luogo primitivo. Ed era evidente il segno della predilezione della Madonna verso quel luogo. In breve tempo fu eretta una cappella con un altare su cui posero l'immagine. Vi eressero una cupola dove sistemarono una campana, che fu successivamente (1888) collocata sulla odierna torre campanaria e precisamente nel finestrone rivolto verso il mare. Il 26 novembre 1665 (giorno in cui si tenne il primo battesimo) fu istituita dal Vescovo Raffaele Esuberanzio la Parrocchia con il titolo "Santa Maria dei Sette Dolori". In seguito fu progettato e realizzato un nuovo e più grande Santuario che, probabilmente, ha inglobato la primitiva e piccola cappella. L'attuale Santuario venne consacrato ufficialmente il 30 maggio 1757 dal Vescovo di Penne e Atri, Mons. Gennaro Fezzelli.

IL MIRACOLO DELLA PIOGGIA

Un nuovo e singolare fatto contribuì a sviluppare la devozione, già tanto viva, verso la Madonna dei Sette Dolori: per la siccità che imperversava sulle campagne della zona, i fedeli invocarono l'intercessione di Maria, la cui immagine prodigiosa fu portata in processione per alcuni giorni. Il 12 maggio, mentre si dirigeva verso il mare, piovve abbondantemente ed i raccolti furono salvi. Ogni anno, a ricordo della benefica acqua ottenuta per intercessione della Madonna, il 12 maggio si celebra la giornata del ringraziamento.

      
SCHEMA ROSARIO DEI SETTE DOLORI DI MARIA
   

    Primo dolore:       

Simeone annuncia a Maria la sua passione.

(7 Ave Maria) Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, prega per noi.

 
  Secondo  dolore:       

La fuga di Maria con Gesù in egitto.

(7 Ave Maria) Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, prega per noi.

  Terzo  dolore:       

Lo smarrimento di Gesù nel Tempio

(7 Ave Maria) Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, prega per noi.

   Quarto dolore:       

Maria incontra Gesù sulla via del Calvario

(7 Ave Maria) Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, prega per noi.

Coroncina alla Madonna Addolorata

   Quinto dolore:       

 Maria vede Gesù morire sulla Croce

(7 Ave Maria) Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, prega per noi.

   Sesto dolore:       

Maria tiene Gesù morto sulle sue braccia

(7 Ave Maria) Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, prega per noi.

   Settimo dolore:       

Maria accompagna Gesù alla sepoltura

(7 Ave Maria) Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, prega per noi.

Salve Regina


IdM-Buona giornata! - www.innamorati-di-maria.it -

 
 
 

IL CARDINALE CHE DISSENTE DALLA CHIESA. PROFEZIA DI MARIA CHE SI REALIZZANO

Post n°6939 pubblicato il 28 Marzo 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Il cardinale Carlo Maria Martini si dichiara a favore del riconoscimento dei “matrimoni” tra omosessuali da parte dello Stato. Così hanno scritto nei giorni scorsi molti giornali italiani, dando alla notizia grande rilievo.

Di fronte a questo genere di faccende, il mondo cattolico "ufficiale" abbozza una serie di reazioni che in ordine logico e temporale si possono riassumere così: primo, chissà che cosa avrà detto esattamente il cardinale, e che cosa gli hanno fatto dire i giornali; secondo, il card. Martini è un uomo profetico, quindi le sue parole vanno inserite nel contesto e non estrapolate in modo strumentale; terzo, visto che la materia scotta, meglio far finta che non sia successo niente; quarto, se anche il card. Martini avesse detto davvero quello che ha detto, bisogna far finta di niente perché non si può criticare un cardinale, per evitare scandalo e divisioni nella Chiesa; quinto, se qualcuno fra i cattolici critica Martini, peste lo colga, perché così facendo rompe la consegna del silenzio e disturba la quiete della buona gente cattolica.

Purtroppo, si tratta di un protocollo terapeutico francamente fallimentare: una sequenza di manovre che farà immancabilmente morire il paziente, cioè il cattolico normale. Perché il cattolico di Voghera si merita ben altro, di fronte al fenomeno, ormai diventato rituale, di uomini di Chiesa che si alzano la mattina, ne dicono una grossa confidando nella “immunità clericale”, e chi si è visto si è visto. Purtroppo, il caso dell’arcivescovo emerito di Milano è, in tal senso, esemplare. Che cosa ha scritto, esattamente, il card. Martini? Il testo è tratto dal libro Credere e conoscere, in uscita per Einaudi, scritto in dialogo con l’ex senatore del Pd Ignazio Marino. Il card. Martini ogni tanto ama questa forma letteraria: qualche tempo fa, per esempio, aveva scritto un libro analogo con don Luigi Verzè (il patròn del San Raffaele), dal significativo titolo, Siamo tutti nella stessa barca. Ma torniamo alla cronaca di questi giorni. Ecco qua il brano incriminato: «Io ritengo che la famiglia vada difesa perchè è veramente quella che sostiene la società in maniera stabile e permanente e per il ruolo fondamentale che esercita nell'educazione dei figli. Però non è male che, in luogo di rapporti omosessuali occasionali, che due persone abbiano una certa stabilità e quindi in questo senso lo Stato potrebbe anche favorirli». Il campionato mondiale di arrampicata sugli specchi non finisce mai, e i cattolici pronti a parteciparvi sono sempre numerosissimi. Ma temo che questa volta anche un fuoriclasse del settore debba arrendersi all’evidenza: il card. Martini scrive proprio che lo Stato deve aiutare gli omosessuali a stabilizzare il loro rapporto. Teorizza una pagina inedita del catechismo cattolico, sostenendo che - insomma -, piuttosto che avere rapporti occasionali e superficiali, le persone omosessuali si impegnino in maniera seria e prolungata, grazie anche a un istituto messo a punto dallo Stato. Più chiaro di così.

La Congregazione per la dottrina della fede ha pubblicato non uno, ma due documenti per insegnare il contrario, e per dire che un politico, vieppiù se cattolico, non può sostenere proposte di legge che prevedano il riconoscimento di unioni omosessuali. Ergo: Martini e la Chiesa insegnano cose diametralmente opposte. Può essere anche doloroso scriverlo, ma ammetterlo è facile facile. Questione di logica elementare. Le uova sono rotte e la frittata è fatta. Ed è qui che si inserisce il grave errore operativo del mondo cattolico ufficiale: fatto di silenzi imbarazzati, e di difese penose che arrancano nel tentativo impossibile di rendere omogeneo quanto detto dal cardinale e quanto insegnato dalla Chiesa in tutti questi anni. Ovviamente, non ignoriamo le ragioni della prudenza, il timore degli scandali, la necessità del rispetto dovuto ai principi della Chiesa, cui si aggiunge nel caso di Martini la pietas dovuta a un uomo di veneranda età, per di più colpito dalla malattia. Ma qui c’è un punto che non può sfuggire a nessuno: e cioè che lo scandalo è già accaduto, ed è pubblico. Ed è lo scandalo provocato da una presa di posizione eterodossa a opera di un vescovo cattolico, che quando parla raggiunge attraverso i mass-media milioni di persone.

I fedeli cattolici hanno un diritto che è più forte di ogni altra esigenza, e che riposa nella legge suprema della Chiesa cattolica: la salus animarum, la salvezza delle anime. Se un pastore insegna cose sbagliate in materia non opinabile – e questa, indubbiamente, non lo è - i fedeli hanno il diritto di essere aiutati a riconoscere l’errore, e l’errante deve essere smascherato per il bene di ogni singolo fedele. Di più: solo le persone in mala fede o gli allocchi possono far finta di non vedere che le sortite “aperturiste” - cui il card. Martini non è nuovo - scuotono la Chiesa in tutte le sue pieghe locali, e rendono ancor più fertile il già rigoglioso sottobosco delle piccole e grandi eresie parrocchiali. Adesso i sacerdoti e catechisti, le suore e i teologi che vogliono essere possibilisti sulle unioni fra persone dello stesso sesso hanno la pezza d’appoggio delle parole autorevoli del “biblista Martini”; adesso regaleranno il libro scritto a quattro mani con Marino ai consigli parrocchiali, “perché così almeno si fanno un’idea e raccolgono la provocazione”. E inviteranno anche il medico Marino (“che è cattolico, intendiamoci”) a tenere qualche bella conferenza, insieme a Enzo Bianchi. Che ci sta comunque sempre bene. Ecco: questo è il quadro della situazione. Senza forzature e senza animosità, noi cattolici di Voghera diciamo: Roma, abbiamo un problema. Fate presto, aiutateci.

Tratto da un articolo di Mario Palmaro - labussolaquotidiana.it


LE PROFETICHE PAROLE DI MARIA AD AKITA IN GIAPPONE


Ecco sotto riportato uno dei tre messaggi delle apparizioni di Akita, in Giappone, avute da suor Agnese Katsuko Sasagawa, una Ordine delle Serve dell’Eucaristia. Va ricordato che nel giugno del 1988 il Cardinale Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede presso la Santa Sede, espresse un giudizio definitivo sulla vicenda definendo gli eventi di Akita attendibili e degni di fede.

Messaggio del 13 ottobre 1973 (terza e ultima apparizione)

"Mia cara figlia, ascolta bene ciò che ho da dirti. Ne informerai il tuo superiore". Dopo un attimo di silenzio la Madonna continua dicendo:

"Come ti ho detto, se gli uomini non si pentiranno e non miglioreranno se stessi, il Padre infliggerà un terribile castigo su tutta l’umanità. Sarà un castigo più grande del Diluvio, tale come non se ne è mai visto prima. Il fuoco cadrà dal cielo e spazzerà via una grande parte dell’umanità, i buoni come i cattivi, senza risparmiare né preti né fedeli. I sopravvissuti si troveranno così afflitti che invidieranno i morti. Le sole armi che vi resteranno sono il Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio. Recitate ogni giorno le preghiere del Rosario. Con il Rosario pregate per il Papa, i vescovi e i preti.

L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli…chiese ed altari saccheggiati; la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il Demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime consacrate a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro.

Con coraggio, parla al tuo superiore. Egli saprà come incoraggiare ognuna di voi a pregare e a realizzare il vostro compito di riparazione. E’ il vescovo Ito, che dirige la vostra comunità". E dopo aver sorriso aggiunge:

"Hai ancora qualcosa da chiedere? Oggi sarà l’ultima volta che io ti parlerò in viva voce. Da questo momento in poi obbedirai a colui che ti è stato inviato e al tuo superiore.

Prega molto le preghiere del Rosario. Solo io posso ancora salvarvi dalle calamità che si approssimano. Coloro che avranno fiducia in me saranno salvati".
  - Fonte- mariadinazareth.it -

 
 
 

POLITICA ITALIANA: POVERTA' E TECNOCRAZIA CON MINISTRI CHE SI "DICHIARANO" CATTOLICI!!??!!

Post n°6938 pubblicato il 28 Marzo 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Fino a due mesi fa, lavorava in una cava di pietra. Era il suo primo lavoro, con il quale aiutava la madre, rimasta vedova e il fratello più piccolo. Aveva 29 anni. Si è impiccato. E’ accaduto in un paese del Salento, a Scorrano. Quest’anno, l’EURES, l’Istituto di ricerche economiche e sociali, ha diffuso i dati relativi ad un’indagine riferita al 2009, dalla quale risulta che la prima ondata della crisi economica ha provocato un suicidio al giorno tra i disoccupati. Il Sud ha registrato la crescita più consistente del fenomeno, con un incremento pari all’11%.

Di recente, Caritas Italia e Fondazione Zancan, hanno presentato il rapporto «Poveri di diritti», dedicato ai “nuovi poveri”, aumentati del 13,8%, tra il 2007 e il 2010. Nel Sud l’aumento è stato del 74%. In quattro anni si è registrato un aumento dell’80,8% di richieste di aiuto economico. I più vulnerabili sono gli stranieri, che rappresentano il 70% delle persone che chiedono aiuto.

Nel rapporto dell’ISTAT, diffuso nello scorso mese di luglio, si sosteneva che nel 2010 un milione e 156.000 famiglie erano in condizioni di «povertà assoluta» (il 4,6% di quelle residenti), per un totale di 3 milioni e 129.000 persone, che non possono permettersi di «accedere a beni e servizi essenziali con cui ottenere uno standard di vita minimamente accettabile». Sono stati circa 8,3 milioni i cittadini costretti a vivere in condizioni di “povertà relativa”, pari al 13,8% della popolazione: corrispondono a 2 milioni e 734 mila famiglie (l’11% di quelle residenti). Si potrebbe continuare con questi dati. Siamo, infatti, sommersi da numeri, da analisi, da commenti.

Quel che mancano sono le decisioni, le assunzioni di responsabilità, una strategia d’intervento. Ad esempio, uno Stato che eroghi servizi gratuiti per chi non è in grado attualmente di sopportarne il costo o provvedimenti che aiutino realmente i “nuovi poveri” rispetto ai bisogni elementari. In questo contesto, le responsabilità della politica sono enormi. Oltre ad auto-sospendersi, decretando il proprio fallimento, non propone uno straccio di idea da praticare.

In attesa di ripresentarsi, linda e pinta, alle elezioni del prossimo anno, si affida ad un governo tecnico, che, com’è sempre più evidente, ha interlocutori estranei alla sovranità nazionale: le autorità economiche, i tecnocrati europei e i mercati internazionali.

L’ elemento più inquietante è costituito dal fatto che molti dei membri dell’attuale Governo si dichiarano cattolici. Ciò nonostante, la loro priorità non sembra essere quella di colmare il divario che si fa sempre più netto tra i ricchi che diventano sempre più ricchi e i poveri che diventano sempre più poveri. Soprattutto per loro, che esercitano il potere, dovrebbe valere quel che ha sostenuto, nello scorso mese di dicembre, Benedetto XVI: «L’Europa è attraversata da una durissima crisi economica e finanziaria che si fonda sulla crisi etica che minaccia il Vecchio Continente. Anche se valori come la solidarietà, l’impegno per gli altri, la responsabilità per i poveri e i sofferenti sono in gran parte indiscussi, manca spesso la forza motivante, capace di indurre il singolo, la famiglia e i grandi gruppi sociali a rinunce e sacrifici. La conoscenza e la volontà non vanno necessariamente di pari passo. La volontà che difende l’interesse personale oscura la conoscenza e la conoscenza indebolita non è in grado di rinfrancare la volontà. Da questa crisi, emergono domande molto fondamentali: dov’è la luce che possa illuminare la nostra conoscenza non soltanto di idee generali, ma di imperativi concreti? Dov’è la forza che solleva in alto la nostra volontà ? Sono domande alle quali il nostro annuncio del Vangelo, la nuova evangelizzazione, deve rispondere, affinchè il messaggio diventi avvenimento, l’annuncio diventi vita».

(Danilo Quinto) - corrispondenzaromana.it -

 
 
 
 
 

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Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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