ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 24/03/2009

UNA COMUNITA' AL SERVIZIO DEGLI UOMINI

Post n°1701 pubblicato il 24 Marzo 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Gesù ha iniziato la sua missione chiamando a sé degli uomini e delle donne ai quali ha detto: “Lascia tutto, vieni e seguimi”. Li ha scelti, li ha amati e li ha inviati a diventare suoi amici. È così che tutto è cominciato: con una relazione personale con Gesù, una comunione con lui.
Poi, ha riunito i dodici che aveva chiamato a diventare suoi amici e ha iniziato a vivere in comunità. È chiaro che questo non è sempre stato facile. Ben presto hanno incominciato a discutere per sapere chi era il primo. La vita in comunità ha rivelato tutte le paure e le gelosie che portavano in loro. In seguito Gesù li ha inviati per compiere un servizio, una missione: annunciare la buona novella ai poveri, guarire i malati e liberare la gente, scacciando i demoni. dopo averli tenuti solo un po’ di tempo con sé, li ha inviati in missione. Quando delle persone si trovano insieme e imparano a volersi bene, il loro amore trabocca all’esterno ... Il primo servizio di una comunità è essere fonte di vita per gli altri, cioè di dare loro una nuova speranza, un senso nuovo alla loro vita. il servizio primo nei confronti dell’altro è quello di rivelare loro la loro bellezza fondamentale, il valore e l’importanza che hanno nell’universo, la loro capacità di amare, di crescere, di fare cose belle e di incontrare Dio. È dare loro una nuova speranza e una libertà interiore più grande; è aprire le porte del loro essere perché sgorghino nuove energie; è togliere dalle loro spalle il giogo di paura e di colpevolezza che li opprime. Dare la vita agli altri significa rivelare loro che sono amati da Dio così come sono, con questo miscuglio di bene e di male, di luce e di tenebre che è in loro; significa dire loro che la pietra che soffoca la vita che è dentro di loro sarà rotolata via come la pietra che è stata fatta rotolare all’entrata della tomba di Gesù il servizio, la missione vanno esercitati in primo luogo verso i membri della comunità. Inizia con loro. Dare la vita, amare è la missione generale di ogni comunità e di ogni persona, ma ogni comunità, ogni gruppo ha la sua missione particolare, il suo modo proprio di dare la vita. Una comunità diventa realmente radiosa quando tutti i membri sentono l’urgenza della loro missione. Nel mondo ci sono troppe persone senza speranza, troppe grida lasciate senza risposta, troppe persone che muoiono nella solitudine. i membri vivono realmente la comunità quando si rendono conto che non sono lì per se stessi né per la loro piccola santificazione personale, ma per accogliere il dono di dio e perché Dio venga a dissetare i loro cuori inariditi, attraverso la loro preghiera, il loro amore, il loro spirito di servizio. Una comunità è chiamata a essere luce in un mondo di tenebre, sorgente rinfrescante per la chiesa e per gli uomini. Se diventa tiepida, il mondo morirà di sete; se non porta frutto, i poveri moriranno di fame. Ma questo senso di urgenza nel servizio non vuole dire che si deve essere iperattivi, nervosi, angosciati. Non è in contraddizione con un sentimento di abbandono, di fiducia, di pace e di gioia. Prendiamo coscienza della sofferenza e del male nel mondo, ma nello stesso tempo della profondità dell’ampiezza della Buona notizia.
Alcuni vogliono stare insieme senza sapere troppo bene il perché. Vogliono soltanto stare insieme. Se gli scopi specifici o il “perché” di una vita in comunità non sono molto chiari, ben presto ci saranno conflitti e tutto crollerà. Questo implica che ogni comunità deve avere una carta o un progetto di vita che specifica chiaramente perché si vive insieme e che cosa ci si aspetta da ognuno. Bruno Bettelheim scrive: “Sono convinto che la vita comunitaria può fiorire solo se la comunità esiste per uno scopo al di fuori di essa. È possibile solo come conseguenza di un impegno profondo verso un’altra realtà al di là di quella di essere una comunità” -  Jean Vanier, La comunità luogo del perdono e della festa.

 
 
 

LA RELIGIONE CRISTIANA NEL MONDO E' LA PIU' PERSEGUITATA

Post n°1700 pubblicato il 24 Marzo 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Nel giorno in cui la Chiesa in Italia celebra la Giornata mondiale di preghiera e digiuno in memoria di missionari martiri, si constata il riemergere di una cultura cristianofobica. In un articolo apparso sul "Giornale del Popolo", il Vescovo di Basilea, monsignor Kurt Koch, ha scritto che "l'80% degli uomini, che oggi per la loro fede sono perseguitati, sono cristiani. La religione cristiana nel mondo è la più perseguitata". Solo nel 2008 dei circa 2,2 miliardi di cristiani, 230 milioni, a causa della loro fede, hanno subito discriminazioni, emarginazioni, ostilità veementi fino a vere e proprie persecuzioni", ha aggiunto. Come documentato nel rapporto di "Aiuto alla Chiesa che soffre" dal titolo "Libertà religiosa nel mondo, rapporto 2008", le persecuzioni dei cristiani avvengono soprattutto nelle ex Repubbliche sovietiche, nella Repubblica popolare cinese e nei Paesi limitrofi nonché in diversi Paesi arabi e nordafricani. Almeno in 25 nazioni i cristiani, per la loro fede, sono maltrattati, imprigionati, uccisi. "Particolarmente triste – secondo monsignor Koch – è il fatto che nemmeno nei nostri Paesi occidentali questa tragedia è nota agli stessi cristiani. Una ragione per questo disinteresse può risiedere nel fatto che, mentre i fratelli perseguitati proclamano pubblicamente la loro fede, noi l'abbiamo ridotta a un affare privato". "Noi ci incapsuliamo nei nostri problemi interni e non prendiamo in seria considerazione la nostra missione pubblica nella società, nella politica, nello stato, quando poi non la trascuriamo totalmente", ha aggiunto il presule. Ricordando le parole di Benedetto XVI secondo cui "se i cristiani si rassegnano a considerare fede e Chiesa come affare privato dei singoli, allora la fede stessa perde la sua forza", monsignor Koch ha rilevato che "quanto più la religione diventa un affare privato, tanto più perde la sua anima". Di recente, si è tenuto inoltre un Corso sulle religioni promosso dall’Associazione Movimento Donna (A.M.D.), con la collaborazione dell’Università di Roma Tor Vergata e dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), in cui si è discusso delle persecuzioni delle religioni ed in particolare dei cristiani. Secondo Marco Ferrazzoli, capo dell’ufficio stampa del CNR, anche in Italia dove il cristianesimo è solido, sta riverberando una certa intolleranza verso il Pontefice e la gerarchia ecclesiastica. A questo proposito Ferrazzoli ha ricordato il mancato intervento del Pontefice all’Università "La Sapienza" di Roma e le minacce, non solo verbali, rivolte ai danni del Cardinale Angelo Bagnasco. - Zenit -

 
 
 

CAMMINO DI CONVERSIONE PER OGNI STAGIONE DELLA VITA: QUARESIMA - SESTA PARTE

Post n°1699 pubblicato il 24 Marzo 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Il dono della fede
Naturalmente, il punto di partenza, per chi vuol salvarsi l’anima, è di aver fede. La fede è come gli occhi dell’anima.
In questa vita, se uno è cieco, o se uno ha la vista debole e gli occhiali sporchi, fa fatica a vedere la luce del sole. Così è anche per l’anima: chi non ha la fede, o chi vive malamente con gli occhiali della fede troppo sporchi di miseria morale, fa fatica a vedere Dio nella propria vita, e molto spesso non lo vede per niente. Riguardo a questa persona incredula, la Bibbia ha una parola molto dura: la chiama, stolta, stupida. "Dice lo stolto: Dio non c’è". Come un cieco che dicesse "Il sole non c’è perché non lo vedo", così anche il peccatore parla da stolto, quando dice "Dio non c’è, perché non lo vedo". Ad essere sincero, il cieco dovrebbe dire, "Il sole c’è perché ne sento il calore, ma mi manca la vista per vederlo". E l’incredulo dovrebbe dire: "Dio c’è, perché senza di Lui non si spiega come io possa esistere o come possano esistere tutte le altre cose dell’universo, ma la mia anima è in coma, non respira: mi manca la fede per vederlo."
Il primo passo verso il Signore, ha luogo quando l’anima incomincia a respirare e in sintonia con il cuore, le labbra si mettono a mormorare: Ho bisogno di Te e della tua parola: Signore, ridammi la fede in Te.

La fede si chiede
La fede è un dono che Dio dà a tutti coloro che lo chiedono di cuore. Se non hai la fede, la colpa non è di Dio, che non te l’ha data, ma tua che non l’hai chiesta. Come regola, Dio ci da tutto, compreso se stesso, ma a patto che noi lo desideriamo e glielo chiediamo. Se quindi, caro amico che stai andando al lavoro o che comunque incominci un’altra giornata della tua vita, pensi di non avere la fede, non dare la colpa a nessuno: non a Dio, non ai preti, non alla tua famiglia, non al mondo che è incredulo. La colpa la puoi solo dare a te stesso. Dici che non credi, che non hai la fede, ma da quanto tempo non ne fai domanda a Dio? Da quanto tempo non dici come l’apostolo Pietro:"Sono un uomo peccatore. Signore aumenta la mia fede?"Di una cosa ti posso assicurare. Se tu veramente la vuoi la fede e gliela chiedi, Dio è capace di dartela in questo momento stesso, ancora prima che tu metta piedi fuori della macchina.

Che cosa noi crediamo
La fede che è un dono di Dio che ci permette di vivere da cristiani e così salvare l’anima. Che cos’è la fede cristiana? E' molto di più che credere all’esistenza di Dio. E' la capacità di accettare e credere il Vangelo che Cristo ci ha rivelato e ci propone a credere tramite la Chiesa da lui fondata. In realtà che cosa crediamo, noi cristiani, con la fede?
Noi crediamo in un Dio, puro spirito, che ha creato tutto per amore e il cui amore si è manifestato a noi come esistente da tutta l’eternità in tre persone uguali e distinte, Padre Figlio e Spirito Santo. Noi crediamo che questo Dio-Amore non vive in un sacro isolamento, ma si interessa di noi che siamo sue creature, al punto da mandare in nostro aiuto il suo Figlio, che si è fatto uomo per mezzo di Maria e che noi abbiamo imparato ad invocare con il nome di Gesù Cristo.
Ancora, la fede ci aiuta a diventare discepoli di Cristo. E questo non è una cosa di poca importanza, perché Cristo non è solo il Creatore ed il Salvatore, ma sarà anche il nostro giudice e, un giorno, ad ognuno di noi, secondo i meriti è cioè secondo la nostra collaborazione o conversione, darà il premio o la pena eterna.
La fede cristiana presuppone questo tipo di rapporto con Dio. Se tu dici invece di credere in un Dio, ma poi questo Dio fa i fatti suoi e tu i tuoi, mi spiace dirlo, ti manca ancora il vero dono della fede. Prof. Luigi Pautasso di Radio Maria Canada -

 
 
 

PREPARAZIONE SPIRITUALE ALLA CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA DEL 25 MARZO 2009

Post n°1698 pubblicato il 24 Marzo 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Terzo giorno 24 marzo 2009

"Imitare restare sempre uniti a Gesù per mezzo di Maria"

Preghiera iniziale

ORAZIONE AL SACRO CUORE DI MARIA

O Cuore immacolato di Maria sempre Vergine,
Cuore, in appresso a quello di Gesù,
il più puro, il più perfetto, il più nobile
che abbia formato la mano onnipotente del Creatore:
fonte inesausto di graza, di bontà, di dolcezza, di misericordia e di amore;
modello di ogni virtù, immagine perfetta del Cuore stesso di Gesù Cristo,
che tutti i Serafini, gli Angeli e i Santi insieme adorano,
prostrato avanti a Voi, col più profondo rispetto
io Vi ringrazio dei sentimenti d'amore e di misericordia
che aveste e vi prego umilmente di rendermi buono.

Letture per la riflessione personale

Da: "L'imitazione di Maria" di Mariano Grosso

8) Prega per i tuoi amici e benefattori; prega anche per i tuoi detrattori, perché ai buoni sia concessa una grazia adeguata, ai nemici un equo giudizio, a tutti la pace e la misericordia di Cristo. Prega affinché tutti gli uomini, per i quali Dio fece tante cose meravigliose e si abbassò, sottomettendosi umilmente a Maria e a Giuseppe, lo amino, osservino i suoi comandamenti e glorifichino il loro Creatore.

9) Sii riconoscente per i benefici concessi gratuitamente da Dio a tutto il genere umano per mezzo della sua Santissima Madre, tributandole continuamente gratitudine e onore; poiché, se la legge naturale comanda di avere sempre rispetto e amore per i genitori carnali, molto di più i figli della Chiesa devono essere grati e riconoscenti verso la loro Madre spirituale e amare al di sopra di tutti i parenti e i congiunti la Madre di Dio. È necessario che tu impari a salire verso Dio con Maria per mezzo di lodi e di preghiere. È necessario che ti appoggi fiduciosamente al suo patrocinio, senza confidare nelle tue forze, perché la tua mente, oppressa dalle passioni, non resti irretita nelle bassezze; ma, infiammata ogni giorno da nuovi desideri, possa tendere liberamente verso l'alto, dove regna felicemente con Gesù, Re degli angeli, la dolce Vergine Maria, gloriosa Regina del cielo.

10) Purtroppo la debolezza della carne, dopo avere gustato per breve tempo le divine consolazioni, ti spinge ancora una volta a scendere su questa valle di lacrime. Ma allora devi ricorrere con tutte le tue forze alla Madre delle molte misericordie, perché suggerisca al suo Figlio misericordioso che tu non hai più vino, e hai bisogno del sacro unguento della devozione per poterlo degnamente lodare. È lei, infatti, che si prende cura dei poveri, di quanti disprezzano il mondo e di quanti vengono disprezzati nel mondo per Gesù e per il Vangelo del regno. Per cui contro il nemico è molto utile conoscere dove trovare rifugio, al riparo dalle frecce acuminate; e dove difendersi dal freddo e dalle tempeste delle tribolazioni. Non vi è luogo dove rifugiarsi più sicuro del grembo di Maria, né cavallo più veloce per sfuggire alle mani del tentatore, di una preghiera diretta con fede alla fortezza di Maria, Regina nostra.

11) Gesù stesso entrò in questa fortezza, assumendo da lei le sacre membra del suo corpo, per vincere il principe delle tenebre. Anche tu, dunque, entra a rifugiarti all'ombra di questa fortezza, pregando giorno e notte di essere salvato per i meriti della Santissima Vergine da tutti i mali che ti sovrastano, tenendoti al sicuro sotto l'ampio e bellissimo manto della nostra Signora; giacché, quando Maria prega, sparisce ogni torma maligna. Se ti aiuta Maria, scamperai da ogni pericolo. In lei trova rifugio il povero; trova rimedio l'infermo; trova conforto l'afflitto; riceve consigli il dubbioso; trova vigore lo sfiduciato. Sarà un bene, anzi un gran bene per te, se lo meriterai e se sarai pronto e docile ai desideri di Maria, perché riceverai i suoi favori qui in terra e la gloria con tutti gli eletti nel cielo. Tieniti stretto a Maria e non lasciarla, finché non ti abbia benedetto e non ti abbia condotto con la sua guida felice alla reggia del cielo. Amen.

Da: "Il segreto di Maria" di S. Luigi Maria Grignion de Monfort

Modello perfetto in se stesso e che ci tende perfetti in Gesù Cristo
17. Maria è il grande modello di Dio, fatto dallo Spirito Santo, per formare al naturale un Uomo-Dio per mezzo dell'unione ipostatica e per formare un Uomo-Dio per mezzo della grazia. A questo stampo non manca nessun lineamento della divinità: chiunque vi è gettato e si lascia maneggiare, riceve tutti i lineamenti di Gesù Cristo vero Dio, in modo soave e proporzionato all'umana debolezza, senza tanta agonia, né tanto travaglio; in modo sicuro, cioè senza timore di illusioni, dato che il demonio non ha mai avuto, né avrà mai accesso in Maria, santa ed immacolata, senza ombra della minima macchia di peccato.

In una maniera pura e divina
18. O anima cara, quale differenza tra un'anima formata in Gesù Cristo con i metodi ordinari di coloro che, come gli scultori, si fidano della loro abilità e si appoggiano sulla loro capacità, e un'anima molto docile, distaccata da tutto, ben fusa, e che, senza confidare affatto in se stessa, si getta in Maria Santissima e si abbandona all'operazione dello Spirito Santo! Quante macchie, quanti difetti, quante oscurità, quante illusioni, quanto di troppo naturale e di umano c'è nella prima, e quanto la seconda è pura, divina, simile a Gesù Cristo!

Perché Maria è il Paradiso e il mondo di Dio
19. Non c'è, né ci sarà mai creatura alcuna in cui Dio sarà più grande, al di fuori di Lui stesso e in Lui stesso, che nella divina Maria, senza eccettuare i Beati, i Cherubini e i più alti Serafini, nel Paradiso stesso. Maria è il Paradiso di Dio e il suo mondo ineffabile, dove il Figlio di Dio è entrato per operarvi meraviglie, per custodirlo, per compiacervisi. Egli ha creato un mondo per l'uomo pellegrino, ed è questo che abitiamo; ha creato un mondo per l'uomo beato, ed è il Paradiso; ma ne ha creato un altro per Lui stesso e gli ha dato nome Maria: mondo, questo, sconosciuto a quasi tutti i mortali qui in terra, e incomprensibile anche a tutti gli Angeli, i Beati Comprensori del Cielo, i quali, meravigliati di vedere Dio così alto e così distante da tutti loro, così separato e così nascosto nel suo mondo, la divina Maria, esclamano giorno e notte: "Santo, Santo, Santo!".


Paradiso dove lo Spirito santo fa entrare la nostra anima perché vi trovi Dio
20. Beata, mille volte beata è quaggiù quell'anima, a cui lo Spirito Santo rivela il segreto di Maria, perché lo conosca; a cui apre questo giardino chiuso perché vi entri; questa fonte suggellata perché vi attinga e beva a gran sorsi le acque vivificatrici della grazia! Quest'anima non troverà che Dio solo, senza creatura, in quest'amabile creatura: ma Dio nello stesso tempo infinitamente santo ed elevato, infinitamente condiscendente e proporzionato alla propria debolezza. Dio, essendo dappertutto, si può trovare dappertutto, perfino nell'inferno; ma non vi è luogo in cui la creatura possa trovarlo più vicino a sé e più proporzionato alla propria debolezza quanto in Maria, poiché appunto per questo Dio si incarnò in Lei. Dovunque egli è il pane dei forti e degli Angeli, ma in Maria è il Pane dei figli.

Perché Maria, lontano dall'esserci di ostacolo, getta la nostra anima in Dio e la unisce a Lui
21. Non si creda, dunque, come alcuni falsi illuminati, che Maria, perché creatura, sia di impedimento all'unione con il Creatore; non è più Maria che vive, ma Gesù Cristo solo, Dio solo che vive in Maria. La sua trasformazione in Dio supera quella di San Paolo e degli altri Santi, molto più che il Cielo non superi in altezza la terra. Maria è stata creata solo per Dio, e quindi, ben lontano dal ritenere per se stessa un'anima, la getta in Dio e la unisce a Lui tanto più perfettamente quanto più questa anima è unita a Lei. Maria è l'eco meravigliosa di Dio, che non risponde che: "Dio", quando le si grida: "Maria"; che glorifica soltanto Dio, quando, con Sant'Elisabetta, viene chiamata beata. Se i falsi illuminati, così miseramente ingannati dal demonio perfino nell'orazione avessero saputo trovare Maria, e per mezzo di Maria, Gesù e, per mezzo di Gesù, Dio, non sarebbero caduti così miseramente.

Preghiera finale

Preghiera a Maria per i suoi fedeli

Io ti saluto, o Maria, Figlia diletta dell'Eterno Padre; io ti saluto, o Maria, Madre ammirabile del divin Figlio; io ti saluto, o Maria, Sposa fedelissima dello Spirito Santo: io ti saluto, o Maria, mia cara Madre, mia amabile padrona e mia potente Sovrana; io ti saluto, mia gioia, mia gloria, cuore mio ed anima mia! Tu sei tutta mia per misericordia e io sono tutto tuo per giustizia, però non lo sono ancora abbastanza; a Te, dunque, di nuovo interamente mi dono, come eterno schiavo, senza riserva alcuna, né per me né per gli altri.
Se scorgi in me qualche cosa che non è ancora tua prenditela, te ne supplico, in questo momento, e sii la Padrona assoluta di tutto quanto possiedo; distruggi in me, sradica, annienta tutto ciò che spiace a Dio, e in me pianta, innalza, opera tutto ciò che gli piacerà. La luce della tua fede diradi le tenebre del mio spirito; la tua profonda umiltà si sostituisca al mio orgoglio; la tua sublime contemplazione ponga un freno alle distrazioni della mia immaginazione vagabonda; la tua vista ininterrotta di Dio riempia la mia mente della sua presenza; l'incendio della carità del tuo Cuore dilati ed infiammi il mio, così tiepido e freddo; le tue virtù prendano il posto dei miei peccati; i tuoi meriti siano mio ornamento e mio supplemento presso Dio. Infine, o mia carissima e diletta Madre, fa', se è possibile, che io non abbia altro spirito che il tuo per conoscere Gesù Cristo e i suoi divini voleri; che io non abbia altra anima che la tua per lodare e glorificare il Signore; che io non abbia altro cure che il tuo per amare Dio con puro ed ardente amore come Te. Io non ti chiedo né visioni, né rivelazioni, né gusti, né piaceri anche spirituali. A te si addice di vedere chiaramente senza tenebre; a Te di gustare pienamente senza amarezze; a Te di trionfare gloriosamente alla destra di tuo Figlio in Cielo, senza umiliazioni di sorta; a Te di comandare in modo assoluto agli angeli, agli uomini e ai demoni senza resistenza alcuna, e infine di disporre, a tuo piacere, di tutti i beni di Dio, senza eccezione alcuna. Ecco, o divina Madre, l'eccellente porzione che il Signore ti ha fatto e che mai ti sarà tolta, ciò che mi causa grandissima gioia.
Per mia porzione quaggiù, altro non voglio se non quella che Tu avesti nel mondo, e cioè: credere puramente, senza nulla gustare e vedere; soffrire con gioia, senza consolazione di creature; morire, continuamente e senza tregua, a me stesso; lavorare molto per Te, fino alla morte, senza alcun interesse, come il più vile dei tuoi schiavi. La sola grazia che per pura misericordia ti chiedo, e che, tutti i giorni e i momenti del mio vivere, io dica tre volte: "Amen: Così sia", a tutto quello che tu facesti sulla terra durante la tua vita mortale; "Così sia", a tutto quello che adesso fai in Cielo; "Così sia", a tutto quello che fai nella mia anima, perché ci sia Tu sola a glorificare pienamente Gesù in me nel tempo e nell'eternità. Amen.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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